Completata la mappatura di tutti gli Istituti scolastici. L’80% ha un buon grado di connettività, ma persiste un problema di qualità nella connessione
FIRENZE. “La scuola ce lo insegna. Ormai quello alla connettività è diventato un diritto costituzionale. Quindi l’obiettivo della Regione in questi cinque anni sarà quello di sviluppare al massimo la connettività. Con la didattica a distanza i nostri studenti hanno la necessità di essere garantiti quanto al loro diritto di accesso alla didattica. Diventa questo un loro diritto fondamentale, come lo è per ogni cittadino. Quindi non devono esserci disparità o zone a bassa o nessuna connettività.
È per questo che abbiamo stanziato 2 milioni di euro per migliorare la connettività degli istituti scolastici e 500.000 euro per favorire quella degli studenti. Si tratta di un primo passo, perché per noi sarà questo il pungolo per i prossimi cinque anni: far sì che tutta la Toscana sia connessa e ben connessa alla rete internet”.
È questa la promessa che il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha fatto nel corso della conferenza stampa che ha tenuto questa mattina, insieme agli assessori Stefano Ciuoffo e Alessandra Nardini, per illustrare i provvedimenti rivolti a favorire il collegamento alla banda larga da parte di scuole e studenti.
“C’è stato un prezioso lavoro degli uffici della Giunta — ha aggiunto l’assessore all’innovazione e alle infrastrutture digitali, Stefano Ciuoffo — che ci ha consentito di mappare tutte le scuole della Regione in un sistema geo-referenziato dove, oltre alle caratteristiche strutturali degli edifici, sono state riportate anche quelle sulla connettività internet disponibile.
Pur non essendo compito dell’ente Regione abbiamo stanziato risorse proprie del nostro bilancio per 2,52 milioni di euro e continueremo in questo lavoro di affiancamento e assistenza anche nei prossimi mesi. Dall’indagine che abbiamo condotto emerge che c’è un buon grado di innovazione digitale nel sistema scolastico toscano, ma che adesso è il caso di accelerare per le nuove esigenze dettate dalla pandemia e di mettere tutti all’altezza delle nuove esigenze.
L’80% dei plessi scolastici hanno dotazioni adeguate o soddisfacenti. Ciò significa però che il 20% non le ha. Vogliamo quindi garantire a tutti gli studenti un buon diritto di accesso agli strumenti indispensabili per la loro formazione scolastica. E anche per l’80% c’è una questione di qualità delle connessioni, che va quindi implementata”.
È stata poi la volta dell’assessora all’istruzione, Alessandra Nardini, che ha sottolineato come “sappiamo bene che le studentesse e gli studenti stanno pagando un prezzo altissimo a causa della pandemia e che c’è il rischio che le disuguaglianze socio economiche, territoriali e di opportunità, aumentino.
La didattica a distanza è uno strumento oggi necessario per permettere la prosecuzione dell’insegnamento, pur sapendo bene che non può sostituire la didattica in presenza; per rendere possibile alle studentesse e agli studenti toscani questa modalità di didattica è necessario garantire a tutte e tutti dispositivi e connessione di qualità.
Da questo punto di vista l’intervento della Regione sulla connettività degli istituti scolastici che stiamo presentando, ha proprio l’obiettivo di superare le criticità e disparità territoriali che ancora permangono; questo è un investimento per scuole più moderne che sarà un ulteriore valore aggiunto per tutto il sistema scolastico regionale che resterà anche dopo la pandemia.
Non vogliamo lasciare indietro nessuna studentessa e nessuno studente: quello alla connettività fa parte del diritto allo studio”.
[carradori/ceccarini – toscana notizie]