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UZZANO. [a.b.] Dal 1996 Uzzano dedica ogni anno al grande compositore Giacomo Puccini che nella villa Orsi Bertolini, oggi Villa Anzilotti, sulle colline uzzanesi, in località Castellaccio compose il secondo e il terzo atto della Bohème, una Serata Pucciniana. La manifestazione con le aree più famose eseguite dal tenore Gianni Mongiardino, dalla soprano Graziana Biondi accompagnati dagli archi della “Puccini’s Chamber Orchestra, diretti dal compositore uzzanese Antonio Bellandi, si terrà nel delizioso scenario di piazza Umberto I a Uzzano Castello venerdì 29 agosto alle ore 21,15 ad ingresso gratuito. Un appuntamento – spesso collegato al Festival Pucciniano di Torre del Lago Puccini – dove vengono rappresentanti quadri tratti dalle maggiori opere del maestro.
La manifestazione è organizzata dall’Accademia Musicale Uzzanese Giacomo Puccini di Uzzano con il patrocinio del Comune e vede la collaborazione del circolo Bardelli e del comitato Uzzano Castello. Sarà attivo anche un servizio di bus-navetta che partirà dalle ore 20,30 da San Lucia (Centro polivalente Amina Nuget) grazie alla disponibilità della Pubblica Assistenza-Avis e Misericordia presenti sul territorio. In occasione del concerto il Comune di Uzzano intende festeggiare anche le coppie di sposi con 50 e 60 anni di matrimonio alle spalle.
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GIANNI MONGIARDINO. Compie gli studi musicali presso il Conservatorio “Niccolò Paganini” di Genova dove si diploma con il massimo dei voti. Dopo aver vinto i Concorsi internazionali “Enrico Caruso” e “Rocca delle Macie”, debutta nel 1994 interpretando I Lombardi alla prima crociata di Verdi al Teatro popolare di Spalato. Da questo momento comincia ad ampliare il suo repertorio esibendosi in Macbeth al Festival verdiano di Parma, Madama Butterfly al Teatro del Giglio di Lucca e al Théâtre des Arts di Rouen, Falstaff al Teatro Carlo Felice di Genova, La Bohème a Lugano e Dublino, La Traviata a Bari e Lipsia, I Puritani all’Opera di Budapest, Jérusalem di Verdi nel New Jersey, Nabucco a Ravenna, Messa da Requiem di Verdi in Ungheria, all’Opera di Budapest e a Reykjavík con la Iceland Symphony, Rigoletto al Teatro Verdi di Busseto, Budapest, Ravenna e Arena di Verona. È stato diretto da importanti artisti tra cui Riccardo Muti, Anton Guadagno, Marcello Viotti, Massimo de Bernart, Aldo Ceccato, Vladimir Delman e ha cantato in teatri o sale concerto a Barcellona, Francoforte, Lione, Marsiglia, New York, Parigi, Stoccarda, Strasburgo.
ANTONIO BELLANDI. Laureato (Triennio Superiore) in Composizione, col massimo dei voti e lode, presso il Conservatorio “G. Puccini” di La Spezia, sotto la guida del M° Andrea Nicoli. Diplomato e laureato in Pianoforte, presso l’Istituto Musicale Pareggiato “L. Boccherini” di Lucca, sotto la guida della Prof. Clara Cesa. Laureato in Storia della Musica Moderna e Contemporanea, col Massimo dei voti e lode, presso la Facoltà di Lettere dell’”Università degli Studi” di Firenze, sotto la guida del Prof. Franco Piperno. Allievo per la Direzione d’orchestra del M° Silvano Frontalini. Ha svolto e svolge intensa attività concertistica, come Direttore e Pianista in vari centri italiani. Sue composizioni sono state eseguite in vari centri italiani ed europei. Nell’estate 2001 ha eseguito, in duo, sue trascrizioni per Pianoforte a 4 mani nell’ambito del “Todi Arte Festival”. Dal 2002 al 2007 è stato docente di Pianoforte e Teoria e Solfeggio presso la Scuola Comunale di Musica “G. Pacini” di Pescia (PT). Dal 2007 è docente delle stesse discipline presso la Scuola di Musica “Pescia – Laboratorio Musicale” e presso l’ “Accademia Musicale della Valdinievole” di Monsummano Terme (PT). Dal 2010 è docente di Teoria e solfeggio, Storia della Musica ed Armonia presso l’ Accademia musicale “F. Geminiani” di Altopascio (LU). Nel 2005 ha ricoperto l’incarico di Pianista accompagnatore per il Conservatorio “G. Puccini” di La Spezia. Dal 2002 al 2004 è stato Maestro sostituto nelle produzioni operistiche del Teatro “G. Pacini” di Pescia e, successivamente, Maestro del Coro nelle produzioni di Don Pasquale di G. Donizetti (nel 2005) e Barbiere di Siviglia di G. Rossini (nel 2006). Relatore di numerose conferenze di argomento musicologico (incentrate particolarmente sulla musica novecentesca) in vari centri italiani ha curato interventi per la University of Michigan State. Nel 2005, nella collana “I quaderni della labronica”, è stato pubblicato a Livorno il suo saggio “Carlo Della Giacoma e Pietro Gori”, sulla musica italiana a cavallo tra ottocento e novecento. Dall’estate 2006 è Direttore della “Schola Cantorum S. Martino” di Collodi. Dalla Primavera del 2007 al 2009 è stato Direttore della Corale “G. Arrigoni” di Ponte Buggianese.
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Dal 2008 è Direttore della formazione “Mondrian Ensemble”, da lui fondata. Selezionato dal M° Giorgio Battistelli ha partecipato alla Masterclass per Compositori del Festival di Musica Contemporanea della 51.a Biennale di Venezia. Compositore selezionato dall’Ostava Days 2009 Institute (Rep. Ceca), la sua musica è stata eseguita al Concert Hall di Ostrava durante il Festival di Musica Contemporanea “Ostrava Days 2009”. Nel luglio del 2011 con la sua composizione “La leggenda del nocciòlo e del caprifoglio”, per strumenti e voce recitante, ha vinto il “Premio Nazionale delle Arti 2011” (del Ministero dell’Università e della Ricerca) per la Sezione Composizione. Le sue partiture sono pubblicate presso la Casa Editrice musicale “Ars Publica”.
Uzzano – dicevamo – ha avuto l’onore di ospitare per alcuni mesi Giacomo Puccini, che proprio qui compose il secondo e il terzo atto della Bohème. Nella primavera del 1895, il maestro, già famoso a livello internazionale, scrisse infatti più volte da Milano alla sorella Ramelde e al cognato Raffaello Franceschini, che vivevano a Pescia, chiedendo loro di aiutarlo a trovare un luogo tranquillo dove poter portare avanti la stesura della suo nuova opera, tratta dal romanzo d’appendice Scènes de la vie de Bohème di Henri Murger. Dopo varie ricerche, la sistemazione adatta venne individuata in Villa Orsi Bertolini, sulle colline uzzanesi, in località Castellaccio. Circondata da ulivi, cipressi e da un grande giardino con al centro una bellissima vasca dove Puccini s’immergeva sovente, la Villa del Castellaccio si rivelò l’ambiente consono ad ispirargli il prosieguo del lavoro, come testimoniano le due scritte autografe che egli lascerà su una parete: “Finito il 2° atto Bohème 23-7-1895” “Finito il 3° atto Bohème 18-9-1895” Prima di lasciare Uzzano, Puccini iniziò anche il quarto atto. Successivamente il musicista continuò a frequentare la Valdinievole, in particolare Pescia e Montecatini.