CORMIO: «AVVICINIAMOCI PURE ALLA PIANA, MA SENZA ESSERNE IL DORMITORIO!»

Silvia Maria Cormio Sindaco di San Marcello Pistoiese
Silvia Maria Cormio Sindaco di San Marcello Pistoiese

SAN MARCELLO. Sulla questione nuovi progetti di viabilità montana e non solo, il Sindaco Cormio risponde a Felice De Matteis con la lettera che segue:

Gentilissimo De Matteis, circa l’incontro pubblico tenutosi a Cutigliano con l’Europarlamentare Simona Bonafé, ho ascoltato attentamente l’onorevole che con entusiasmo e passione ha parlato di Europa, di Stati Uniti e fondi disponibili sulla base di progetti.

Ho recepito eccome il messaggio, tanto che avendo potuto scambiare qualche battuta con lei a fine dibattito, le ho rappresentato le difficoltà che i piccoli comuni come i nostri hanno nell’avere personale formato per fare progetti di accesso ai fondi europei, ma soprattutto una volta ottenuti, l’impossibilità nel reperire danari per l’integrazione.

Difatti il vero problema è che i finanziamenti erogati, necessitano sempre di una percentuale aggiuntiva che molto spesso non abbiamo.

Ritengo comunque che dovremo concretamente adoperarci attraverso l’Unione dei Comuni per creare un ufficio apposito che si occupi solo di progettazione bandi con personale formato.

Relativamente alla viabilità in montagna e la prospettiva di un’alternativa all’attuale, penso come affermato in più occasioni, che gli interventi fatti dalla Provincia abbiano migliorato la percorribilità della Sp 66, e che comunque se si avverte l’esigenza di un miglioramento e c’è la possibilità di reperire i fondi per attuarlo, va benissimo, ma che non sia un alibi per giustificare il decadimento dell’economia montana o la panacea a tutti mali.

Per il rilancio del nostro territorio bisognerà che i Comuni montani insieme lavorino con impegno su più fronti.

In merito alle mie affermazioni circa il progetto presentato qualche anno fa dal consigliere La Pietra, in commissione provinciale infrastrutture, confermo quanto dichiarato in quell’occasione, relativamente al maggior utilizzo di mezzi pubblici per l’accesso alla montagna, e mi riferisco in particolare all’integrazione tra diverse modalità di trasporto. Inutile parlare della valorizzazione della ferrovia Porrettana, se non se ne incentiva l’uso.

A tal proposito non credo ci sia nulla di scandaloso nell’affermare che questi luoghi debbano essere preservati il più possibile da elementi inquinanti, visto che la qualità dell’aria e della vita in montagna sono le peculiarità maggiori su cui puntare per chi sceglie di abitare o investire nel turismo verde e bianco di questo territorio.

Credo allo stesso modo non ci sia nulla di sconveniente nell’affermare di voler tutelare il patrimonio collinare, preservando il più possibile il paesaggio, valorizzando l’ambiente e il territorio rurale.

Pertanto avvicinarci alla piana bene, ma non da diventarne la periferia o un “dormitorio”, lavorare e consumare in città e dormire in montagna! Meglio splendere di luce propria!

Silvia Maria Cormio
Sindaco di San Marcello

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4 thoughts on “CORMIO: «AVVICINIAMOCI PURE ALLA PIANA, MA SENZA ESSERNE IL DORMITORIO!»

  1. CHE DIRE? Questa donna mi stupisce ogni giorno di più! anche se in questo caso dovrei dire che a stupirmi, è chi gli scrive i comunicati stampa! non posso infatti credere che chi scrive così (anche se cosa scrive è MOLTO discutibile),che mostra un minimo di preparazione (nell’impreparazione), si possa mettere in crisi con due domande, anche semplici, quando te la trovi davanti di persona, salvo poi fare le bizze come i bambini piccini.
    Questo comunicato stampa è la solita sequela di giustificazioni, che è sempre un tema ricorrente della giunta Sanmarcellina, che è incapace di fare qualcosa e che tante occasioni ha perso, non riuscendo a conseguire alcun risultato, se non quelli personali, come ad esempio la recente nomina a vice-presidente della casa della salute della Cormio…

  2. Partendo dal presupposto che siamo d’accordo con la Cormio che la strada non è la soluzione di tutti i mali della montagna, ci sembra che la Montagna Pistoiese sia già da tempo il dormitorio di lavoratori che scendono verso Pistoia, Prato, Firenze o vanno verso Fornaci di Barga (causa smantellamento e mancata vendita dell’Europa Metalli di Campo Tizzoro) e Lucca. Una strada che permetta di arrivare a Pistoia in tempi minori consentirebbe anche un uso maggiore dei mezzi pubblici (pulman e treno, quando e se riaprirà la tratta Pracchia – Pistoia, ormai chiusa da novembre 2013), dato che allo stato attuale ci vogliono 45 minuti per coprire la tratta Campo Tizzoro – Pistoia (vedere orari Copit). Inoltre, visto che la maggiorazione di prezzo dei prodotti che arrivano in montagna dipende soprattutto dai tempi e dal chilometraggio per arrivarci con i TIR, il miglioramento della viabilità avrebbe sicuramente dei riscontri positivi anche sulla competitività di quelle poche aziende che ancora sopravvivono.
    A questo proposito, vorremmo far notare alla Cormio che quando nevica è quasi impossibile effettuare le consegne ai clienti, visto che spesso le strade non sono praticabili dai mezzi pesanti e gli stessi vengono fermati a Ponte Calcaiola a salire ed alle Piastre a scendere. Se non abbiamo capito male, il progetto di cui si parla così tanto prevederebbe lunghi tratti in galleria che eviterebbero questo problema. E’ ovvio che nei tratti “scoperti” si dovrebbe continuare comunque con la spalatura e la salatura; questo è uno dei fronti sul quale i Comuni montani dovrebbero fin dalla prossima stagione invernale lavorare per migliorare il servizio, facendosi dare come Unione dei Comuni la delega ed i finanziamenti per la gestione dello stesso.
    Se la strada fosse stata realizzata dieci anni fa, il CII sarebbe fallito? O forse qualche ditta della Piana sarebbe stata interessata a decentrare/trasferire la propria attività? Chissà…

    Irene Nucci

  3. “Pertanto avvicinarci alla piana bene, ma non da diventarne la periferia o un “dormitorio”, lavorare e consumare in città e dormire in montagna! Meglio splendere di luce propria!”
    Oh mio Dio, ma cosa sta dicendo??? Forse che le strade vanno solo in discesa? O forse pensa che isolandosi dal resto d’Italia si favorisca il ripopolamento della Montagna? Cosa intende con “splendere di luce propria”? Se la Montagna fosse maggiormente interconnessa col resto della provincia forse chi adesso consuma in città potrebbe benissimo dormire E consumare a S.Marcello come a Gavinana, a Piteglio come a Cutigliano, e magari portarci pure un po’ di lavoro. “Pertanto avvicinarci alla piana bene, ma non da diventarne la periferia”: ah, bene, forse pensa che sia Pistoia la periferia di S.Marcello? Da pistoiese temporaneamente emigrato in montagna posso affermare che se la viabilità fosse stata migliore forse avrei potuto dormire (e consumare, visto che questo sembra il problema che la angustia) al fresco e all’aria pulita. Per favore, scenda dal suo trono dorato e guardi fuori dalla finestra, vedrà che la realtà è ben diversa da quella che le hanno riferito.

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