Contro lettura del Marmo-pensiero sull’ennesimo servizio trasferito a valle
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SAN MARCELLO. In Comune a questo giro non cascano dal famoso pero su cui notoriamente albergano i politici di professione.
Sapevano infatti dello “smottamento” a valle della pediatra da un tempo non precisato di qualche settimana, quindi dalle due alle quattro, diversamente avrebbero parlato di mesi.
LO SMOTTAMENTO
Scrive il Primo cittadino Luca Marmo e prima autorità sanitaria del territorio su la pagina Facebook Luca Marmo Sindaco Insieme:
“L’ennesimo smottamento in termini di servizi si sta riversando sulla montagna in queste ore.”
Azz!, Non bastavano le frane dei mesi scorsi dovuti, dicono, al maltempo, ora hanno iniziato a smottare anche i pediatri.
“Come ormai abbondantemente noto – lo sappiamo tutti rassegnatevi n.d.a. –, la pediatra Dott.ssa Perone, ha optato per una sede di servizio ubicata su Pistoia. Sapevamo questa cosa da qualche settimana e, da subito, ci siamo mossi con l’azienda perché si mettesse in moto con le idonee procedure sostitutive.”
Bocche cucite, quindi, per settimane. Si sa, in queste situazioni, meglio non pigolare e attirare l’attenzione, c’è sempre la possibilità che il tutto passi inosservato, specialmente in una comunità abituata e assuefatta a ben altre perdite.
Tempi imprecisati e azioni non meglio specificate: “idonee procedure sostitutive”.Talmente idonee che non hanno permesso la sostituzione della pediatra, figuriamoci se le azioni messe in campo non fossero state idonee.
E quando c’è da dire, dire il meno possibile e rimanere sul vago, in modo da poter controbattere con tutto e il contrario di tutto.
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LA PREMURA DEL SINDACO
Premura sì nei confronti del “padrone del vapore” e il Sindaco scaglia la prima lancia a favore della Asl.
“L’azienda stessa ha attivato le procedure del caso”. Forse è il minimo, cosa avrebbe dovuto fare?
IL FATO AVVERSO
“Ma – ahi me n.d.a – come spesso accade – è così non è una novità, si legge fra le righe vergate dal primo cittadino, il fato avverso e meschino si è messo di mezzo – e ultimamente – ma è una cosa ultima o come spesso accade? n.d.a – , nessun medico pediatra ha risposto alla chiamata”. E si potrebbe continuare la flagellazione con: di noi poveri miseri infelici costretti ad abitare in terre desolate.
GRASSO CHE COLA
“La soluzione recentemente comunicata dalla Asl (comunicato qui), soluzione che, sottolineo, si deve alla gentilezza della Dott.ssa Perone, è ovvio che non ci soddisfa e non è adeguata alle esigenze di servizio del nostro territorio.”
Non disperate quindi, siamo all’opera ormai ininterrottamente da oltre 70 per risollevarvi da questa infelice condizione. La soluzione c’è, non è il massimo ma c’è: tre ore di ambulatorio in montagna alla settimana. Tutto grasso che cola.
IL SECONDO ENDORSEMENT
“Nel frattempo l’azienda continuerà a cercare professionisti disponibili a coprire la sede.”
Il primo cittadino con fare sodale sottolinea, e siamo a due, che l’Azienda Asl continuerà con il suo solito impegno nel potenziamento della sanità portato avanti da 2012 per cercare, in questo caso, professionisti disponibili per la montagna. Applausi.
AUTOFLAGELLAZIONE-EMPATICA
Poi l’auto flagellamento-empatico del Sindaco: “Questa situazione mi amareggia una volta di più perché rappresenta l’ennesimo smottamento – ancora ‘sta storia degli smottamenti n.d.a – di servizi fra quelli che hanno a che fare con la professione medica”.
Si ricorre alla locuzione generica “professione medica” per sottacere le perdite sanitarie degli ultimi anni in virtù del settimo comandamento: “Non pronuncerai invano Pronto soccorso e Ospedale tuo, perché il partito non lascerà impunito chi li pronuncia invano”.
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NON C’È NESSUNO CUI DAR LA COLPA
Ma c’è di più: “quello che è più avvilente – continua il Sindaco – è che non c’è un nemico da combattere”.
Ecco il problema: addossare la colpa ad altri, un vero peccato, magari ci fosse che so: un Berlusca dei bei tempi del conflitto d’interesse, un leghista da accusare di razzismo, un fascistello qualsiasi da manganellare verbalmente, un Cinque Stelle da additare come incompetente (ops, ora stanno con loro). Niente non hanno appigli, il “re è nudo”.
ASSOLUZIONE CON FORMULA PIENA
Segue, e con questo siamo a tre, l’assolvimento con formula piena della Asl perché l’unica cosa certa è che “non c’è l’azienda che non vuole riassumere il pediatra”, ma solo il libero mercato e “Le sacrosante libere scelte dei professionisti che – nella sanità pubblica n.d.a. – legittimamente, scelgono le sedi di servizio che preferiscono”.
E tutto questo cosa è: “L’ennesima riprova del fallimento di una politica ultretrentennale di pianificazione delle professioni che ha sistematicamente scoraggiato i giovani che volevano fare i medici. Il risultato è questo: le esigenze di servizio sono le stesse, se non di più, e il numero dei medici di meno.
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LA STORIA CHE SI RIPETE
La storia che si ripete ciclicamente: “Dopo l’esperienza dello scorso anno, che ci ha visti impegnati a lungo per risolvere il problema della sostituzione del Dott. Vivarelli, oggi si ripresenta la stessa difficoltà sotto altra forma. Ma l’origine del problema è sempre quella: la carenza numerica dei medici.”
E se c’è da tagliare si taglia dove i numeri, come visto, non ci sono, perché per la politica contano i voti.
COSTANTEMENTE ADDOSSO ALL’ASL
“Si riapre una fase di ricerca che ci vedrà costantemente addosso all’azienda”
Mi sembra di vederli, in fila con il cappello in mano a elemosinare qualche briciola e accettare come sempre qualsiasi cosa venga loro data
“Affinché si addivenga, anche in questo caso, ad una soluzione strutturale.”
Che, per le logiche viste negli ultimi anni, si traduce nel far assuefare le persone alla strutturale mancanza dei servizi, spacciando come “oro” e vittorie “accordichi” vari sottoscritti al ribasso o imposti e poi sempre sconfessati, vedi “Protocollo Rossi”.
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FUTURO A TINTE FOSCHE
“Ma – e qui il Sindaco impone le mani avanti e avverte, non vi lamentate poi n.d.a. – non possiamo nasconderci, stante lo scenario, che i prossimi anni ci esporranno al rischio ripetuto di queste problematiche”.
Rassegnatevi e pentitevi: gli smottamenti saranno destinati a continuare.
LA SCOPERTA DELL’ACQUA CALDA
“Qualche settimana fa ho trasmesso all’assessorato regionale una traccia di lavoro che punta all’istituzione di meccanismi idonei di incentivazione per i professionisti che decidano di operare in montagna”.
Da come è formulata già sembra complicata figuriamoci l’attuazione, inoltre era la stessa azienda, che per sopperire alle strutturali mancanze dava e forse da ancora, incentivi per chi si sposta in montagna, niente di nuovo e innovativo.
“Non so se sia una soluzione risolutiva. Certamente contribuirebbe a dare maggiore stabilità. Per farlo non basta la regione: bisogna intervenire su norme e contratti che sono di livello nazionale.”
ANCHE LA REGIONE-PD VA ASSOLTA
“La regione non può farlo ma può proporlo. Di qui il senso della traccia di lavoro all’attenzione dell’assessorato.”
La montagna ha bisogno di un piano Marshal, dovete prendere coscienza che è una zona economicamente depressa che va resa tax-free.
STIAMO LAVORANDO PER VOI
“Domani stesso – 30 aprile n.d.r. – invierò la stessa nota, facendo presente la situazione, alle commissioni regionali sanità e aree interne.”
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MAL COMUNE MEZZO GAUDIO
“Quello che sta accadendo da noi non accade solo da noi purtroppo. Nelle aree periferiche e montane si ripete di continuo.”
Essendo l’Italia prevalentemente montuosa, collinare e insulare, la situazione rappresenta la maggioranza del territorio, che sempre meno persone rimangono a gestire.
MANTENERE I SERVIZI
“Se davvero vogliamo governare i cambiamenti climatici e risvegliare quella sacrosanta sensibilità ambientale di cui tanto si parla, il presidio umano nei nostri territori è fondamentale. E per mantenerlo bisogna sviluppare una strategia per mantenere i servizi. Bisogna farlo. Modificando con coraggio norme e contratti.”
Beh! Che ne dite se intanto come presidio riportate su l’ospedale, sarebbe già un inizio.
Marco Ferrari
[marcoferrari@linealibera.it]
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One thought on “san marcello-piteglio. IL PEDIATRA “SMOTTA” E IL SINDACO ASSOLVE TUTTI”
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