MILONE: LA MAFIA CINESE IN CITTÀ

Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “La mafia cinese a Prato. Come può esistere un sistema di illegalità cinese in città senza la presenza di un’organizzazione mafiosa?”

Aldo Milone

PRATO. La Direzione Distrettuale Antimafia, anche a seguito della famosa operazione “China Truck” del gennaio 2018 portata a termine dalla Squadra Mobile di Prato, continua a insistere sull’ipotesi di una presenza della mafia cinese a Prato contestando ai 78 indagati il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Come non si può dar ragione alla DDA che continua a ritenere i 78 indagati dei personaggi mafiosi, anche alla luce delle modalità operative come dimostrano anche alcune riprese televisive?

A Prato esiste un sistema di illegalità, così definito in più occasioni dalla Procura della Repubblica di Prato, che opera nell’ambito del distretto “parallelo”, o meglio cinese. Un sistema che si fonda sullo sfruttamento dei clandestini, dei lavoratori al nero e sull’evasione fiscale e contributiva. E inoltre a questi reati bisogna aggiungere il traffico di sostanze stupefacenti, soprattutto droghe sintetiche, lo sfruttamento della prostituzione e anche l’estorsione.

Questo sistema non può esistere se non c’è un’organizzazione che tira le fila. E credo che sia anche molto facile dimostrarlo. A Prato esistono più di 4.000 aziende cinesi, quasi tutte individuali, iscritte alla Camera di Commercio. I titolari di queste ditte provengono da alcune Regioni cinesi, come lo Zhejiang o Fujian, quest’ultima anche molto agricola, e sicuramente non sono imprenditori affermati che decidono di spostare la loro attività a Prato.

Tra l’altro hanno bisogno di un capitale iniziale per comprare i macchinari, pagare l’affitto del capannone e di abitazioni dove far dormire i propri operai, che è il vero costo fisso come le utenze. Pertanto la domanda nasce spontanea: chi fornisce loro questo capitale iniziale?

Come dicevo poc’anzi, questo sistema per poter reggere ha bisogno di un un’organizzazione mafiosa che deve incutere terrore e deve ricevere obbedienza. È lo stesso sistema su cui si regge il potere del Governo cinese.

Pertanto, e concludo, trovo molto strano pensare che non ci sia a Prato, ma anche in altre città in cui la comunità cinese opera con le medesime modalità, la presenza delle Triadi o mafia cinese. Capisco che la magistratura giudicante abbia bisogno di prove per condannare determinati soggetti però non si può non fare un’analisi del fenomeno che porta a conseguenze come la contestazione del reato di associazione mafiosa ai 78 indagati da parte della Direzione Distrettuale Antimafia.

Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana

[forza italia toscana]

Print Friendly, PDF & Email