AMAZON LANCIA IL PRIME DAY, 48 ORE DI OFFERTE. FISMO PRATO: “IL GOVERNO DEVE INTERVENIRE”

Per i commercianti vige infatti il divieto di vendite promozionali in vista dei saldi

Lisa Salvatore

PRATO. Stesse regole per i negozi fisici e i grandi colossi dell’online è questa la richiesta che viene dal Presidente Provinciale di Fismo Confesercenti Prato, Lisa Salvatore. In un periodo dove per i commercianti, secondo normative regionali, c’è il divieto di vendite promozionali, Amazon propone ben 48 ore di offerte online.

“Assurdo – continua Lisa Salvatore — che noi commercianti giustamente dobbiamo sottostare alle disposizioni regionali ed invece i colossi del web possano impunemente operare a loro piacimento in barba a tutte le disposizioni normative sul commercio. È ora che chi governa prenda celermente dei provvedimenti se non vuole vedere sparire il commercio tradizionale”.

Quest’anno il via ai saldi estivi in Toscana scatterà da sabato 3 luglio e nei trenta giorni antecedenti vige il divieto di effettuare vendite promozionali per gli articoli di abbigliamento, calzature, biancheria intima, accessori di abbigliamento, pelletteria e tessuti per abbigliamento ed arredamento.

La Confesercenti  di Prato era ed è convinta che fosse più utile spostare al 17 luglio — come minimo — la data d’inizio delle promozioni per consentire ai negozianti di rifarsi delle perdite subite durante il lockdown. l’orientamento che è prevalso è stato invece  per il 3 luglio. Da parte nostra, pur riconoscendo l’importanza di rifissare la partenza dei saldi nello stesso giorno su tutto il territorio nazionale, conquista ottenuta con grande fatica, siamo convinti che la Conferenza delle Regioni avesse potuto fare la scelta chiesta dalla stragrande maggioranza degli operatori a livello nazionale e non dalla grande distribuzione, dalle grandi catene dell’online o da chissà quali altri interessi.

“Sappiamo – aggiunge la Presidente – che i saldi sono un appuntamento atteso dai commercianti che si lasciano alle spalle il lungo periodo di chiusura dovuto dai provvedimenti restrittivi di contenimento della pandemia con incassi a zero e altri mesi con vendite al minimo dovuti al calo dei consumi delle famiglie, particolarmente sentiti nel nostro settore: 1 € di spesa sparita su 3 riguarda il settore moda.

Pertanto la grande aspettativa sui saldi che rappresentano il momento clou per fare girare il magazzino risentirà pesantemente di questa iniziativa che di fatto anticipa i saldi. Questa iniziativa va quindi posticipata nel periodo dei saldi come avveniva negli anni scorsi, fatta così in questo momento ci preoccupa molto”.

“Chiediamo – conclude Lisa Salvatore – norme precise ed identiche tra tutti gli attori e che il pagamento delle tasse per le multinazionali dell online avvenga nel paese dove la singola azienda opera. Questi comportamenti non sono più tollerabili a maggior ragione in un periodo dove il nostro settore è stato pesantemente colpito dagli effetti della pandemia.

L’ evento viola la normativa e crea una pesante distorsione del mercato dal punto di vista della concorrenza, il Governo intervenga”.

[confesercenti prato]

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