Dal recupero di oltre 200 alloggi popolari alla rivoluzione dei collegamenti stradali che interessa una superficie di 532mila metri quadri. E poi la riqualificazione delle mura urbane e il recupero dell’area Ex Ricciarelli
PISTOIA. Tre su tre. Il Comune di Pistoia — ammesso al finanziamento di tutti e tre i progetti presentati al Pinqua, il bando per l’attuazione del “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – è al lavoro, insieme a Spes Scrl, la società pistoiese edilizia sociale, per dar corpo ai progetti che sono stati finanziati con il Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per un totale di 39milioni di euro.
Questa mattina in Sala Maggiore, il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, insieme alla giunta comunale, al presidente Spes, l’avvocato Riccardo Sensi, e ai tecnici del Comune, ha presentato i dettagli dei 3 progetti che saranno realizzati a Pistoia.
Si tratta del progetto 3X236X532544.Kintsugi, ammesso al finanziamento per 15milioni di euro (il massimo del finanziamento, 10 per le case popolari e 5 per la mobilità), del progetto Il Parco delle Mura Urbane, anch’esso ammesso per 15milioni di euro, e del piano di recupero dell’area ex Ricciarelli “fifth attempt”, ammesso per 9 milioni di euro.
Entro 8 mesi dalla firma del decreto del Governo, non ancora firmato, il Comune dovrà aver pronti i progetti definitivi.
Il progetto Kintsugi (letteralmente “riparare con l’oro”) riguarda 236 alloggi di edilizia residenziale pubblica da riqualificare e 532.544 metri quadri di superficie di area pubblica da rigenerare attraverso la ricucitura degli spazi di connessione, ovvero degli assi viari di collegamento — 9 in particolare per una lunghezza di circa 50 chilometri — tra le varie aree erp oggetto della riqualificazione.
È proprio questo l’aspetto innovativo del progetto che oltre a porre al centro l’ “abitare”, con un maxi piano inedito di rimessa a nuovo delle case popolari, valorizza la qualità della vita, che sta appunto nella possibilità di spostarsi in sicurezza verso i servizi collocati sul territorio, con strade di collegamento moderne grazie ad una riqualificazione che, in particolare, riguarderà marciapiedi, attraversamenti pedonali luminosi, nuove pensiline di attesa autobus, risanamenti stradali, nuova illuminazione a led. A tutto questo si deve necessariamente aggiungere la progettazione che il Comune, in collaborazione con Regione Toscana e Rfi, sta portando avanti per la realizzazione del terminal bus e parcheggio scambiatore in via Coluccio Salutati, a sud della stazione ferroviaria.
Per quanto riguarda l’edilizia popolare, il progetto del Comune e di Spes interessa prioritariamente il quartiere delle Fornaci, che sarà oggetto di un massivo intervento con la riqualificazione di 212 alloggi a cui se ne aggiungono altri 24 sparsi per la città, per un totale di 236 case a loro volta connesse attraverso la ricucitura degli assi viari con gli interventi previsti dal progetto.
Il Parco delle Mura Urbane è anch’esso un progetto di connessione attraverso la cinta muraria della città che permette non solo di recuperare il patrimonio delle mura ma anche di rigenerare le aree verdi e gli spazi vicini, lungo un percorso che coinvolge anche opere su cui già sono in corso interventi, come il Parterre, e che prevede – centrando pienamente le finalità del bando ministeriale – la riqualificazione di altri 6 alloggi Spes e di immobili di proprietà comunali da destinare al sociale e al sostegno alle fasce più deboli.
Al centro di questo progetto c’è sì il recupero e la valorizzazione dei beni culturali – le nostre mura storiche – ma in un indissolubile legame progettuale con l’abitare e la qualità dell’abitare, grazie ad aree verdi e servizi all’interno del Parco delle Mura Urbane, come ad esempio i servizi socio sanitari nell’area del Ceppo, ma anche attraverso la riqualificazione di due scuole (Arcobaleno e Melograno). Le mura dunque rinascono e saranno il centro di un parco urbano e di servizi connessi attraverso una rete per la mobilità sostenibile.
Infine c’è il piano di recupero dell’area ex Ricciarelli, che aspetta da oltre quindici anni una riqualificazione. La soluzione trovata dall’amministrazione guidata da Alessandro Tomasi e dalla Spes, sotto la presidenza di Riccardo Sensi, permetterà di realizzare in quell’area 32 alloggi di edilizia residenziale pubblica in bioarchitettura, con un efficientamento energetico di ultima generazione per favorire l’autoconsumo, oltre alle opere di urbanizzazione che prevedono un nuovo assetto viario, la creazione di zone di sosta e la realizzazione di un ampio parco da 4mila metri quadri nella parte centrale del lotto, su cui si affacciano gli edifici.
Con i 9milioni di euro finanziati, è prevista la demolizione dei fabbricati industriali ancora esistenti, l’acquisto da parte del Comune dell’area, di proprietà di Spes, e la realizzazione dei nuovi alloggi.
Da bando, come detto, entro 8 mesi dovranno essere pronti tutti i definitivi. Le tempistiche del bando sono legate ad un’inziale previsione di erogazione dei finanziamenti. In via generale, il cronoprogramma prevede la fase degli appalti negli anni 2022/2023/2024, dei lavori e collaudo negli anni 2023/2024/2025/2026/2027.
«La notizia – dice il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi — è che grazie al lavoro e alla volontà e alla tenacia nel voler presentare il numero massimo consentito di progetti, questi sono stati tutti e tre finanziati dal Governo con i primi fondi dell’Europa che stanno arrivando. Voglio ringraziare di cuore tutti gli assessori perché è stato un lavoro corale. Non era così scontato riuscire ad avere questi finanziamenti anche perché non tutti i progetti presentati li hanno ottenuti.
Quindi è motivo di orgoglio per noi essere stati ammessi con tre progetti su tre. Ringrazio il presidente Riccardo Sensi e tutto l’ufficio della Spes che, fino all’ultimo minuto utile, hanno lavorato al progetto dell’edilizia popolare perché, lo voglio sottolineare, il bando era prima di tutto rivolto a recuperare proprio il patrimonio edilizio, e al piano sull’area Ex Ricciarelli, una ferita aperta gravissima per la città e una vicenda che ritengo vergognosa, e che ha messo a repentaglio la società Spes.
Voglio poi ringraziare i nostri uffici. Grazie. Grazie per aver colto con lo spirito giusto la finalità di questo bando e di averlo tradotto in progetti. Con la qualità dell’abitare sarebbe stato limitativo fermarci alla riqualificazione delle case popolari, seppur necessaria e fondamentale. Noi siamo andati oltre e abbiamo unito agli interventi sugli alloggi Erp quelli sulla mobilità, perché ci sia davvero un’adeguata qualità della vita.
Finalmente rimettiamo a posto un patrimonio di case popolare sì, ma facciamo anche molto di più: interveniamo sui collegamenti, sugli spazi di aggregazioni. E poi sulle mura urbane, con il recupero della cinta muraria e lo sviluppo di aree verdi intorno alle mura. È un punto di partenza, perché ora c’è da trasformare tutto questo in progetti e opere, ma è anche un traguardo di cui tutta la città deve essere contenta perché arrivano a Pistoia 39 milioni di euro che miglioreranno il nostro territorio, la nostra vita e daranno lavoro. Mi auguro che sia l’inizio di un percorso che vedrà arrivare altri fondi in città, grazie alla capacità di progettazione. Ora inizia la vera sfida: dare gambe a questi progetti.
Infine – sottolinea il sindaco — occorre permettere agli enti locali di spendere bene e in modo rapido questi soldi, e credo davvero che si debba iniziare a pensare che la semplificazione possa andare a braccetto con la trasparenza, con un codice d’appalti più snello, perché gli unici capaci di spendere bene questi soldi sono proprio gli enti locali. Sono sicuro che il Governo si sia posto questo tema».
«Rispetto a quelli del “sì bene però…” – interviene l’assessore ai lavori pubblici Alessio Bartolomei — voglio dire che questa è una vittoria della città di Pistoia. Aver avuto il coraggio di partecipare con tre progetti su tre è stata una scelta di grande determinazione, che andava fatta. C’è stato un lavoro immane, affrontato con raro entusiasmo e generosa abnegazione da parte dei nostri uffici. Grazie alla Spes che è stata fondamentale, si è raggiunto un risultato eccezionale per Pistoia. Tra 5 anni questa città sarà più bella di come è ora».
«Spes – dice il presidente, l’avvocato Riccardo Sensi — ha contribuito a due bandi, Ricciarelli e Fornaci. Voglio ricordare che nel 2005 furono destinate all’area ex Ricciarelli 4 milioni e mezzo di risorse pubbliche senza ottenere alcun cambiamento. Era un rudere ed è un rudere. Ci sono stati quattro tentativi di vendita, nessuno dei quali andato a buon fine. Il compito mio e del nuovo cda di Spes è quello di risanare una società che, lo ricordo, si occupa di gestione e valorizzazione dell’edilizia pubblica, non di operazioni immobiliari.
L’intuizione avuta è stata proprio quella di realizzare Erp nell’area ex Ricciarelli. Abbiamo visto che il Pinqua dava questa possibilità, una possibilità composita, che abbiamo colto subito. Nasceranno quindi 32 nuovi alloggi di moderna e innovativa progettazione, grazie all’architetto Spes Valeria Pasquali. Dopo 15 anni di tentativi andati a vuoto, questo nostro progetto dà una risposta concreta a quello che è stato uno scandalo dal punto di vista sociale e urbanistico. E poi c’è il grande progetto di riqualificazione di 236 alloggi popolari e della complementare connessione degli assi viari. Il bando prevede che dal decreto ci siano 240 giorni di tempo per la presentazione del progetto definitivo, a cui poi seguirà l’esecutivo e la gara di appalto. È auspicabile che questi tempi si possano accorciare».
I servizi del Comune di Pistoia che hanno realizzato i progetti sono quelli dei lavori pubblici, guidati dall’ingegnere Francesca Nobili, delle infrastrutture, grandi progetti e mobilità, guidati dall’architetto Maurizio Silvetti, e dell’urbanistica guidati dall’architetto Giacomo Dardi.
[comune di pistoia]