scheiße pandemie. PANDEMIA DI MERDA, QUATTRO SALTI IN PADELLA SULLA STUPIDITÀ UMANA E L’INDIGERIBILE SCHIFEZZA DEL POTERE

Don Firindelli, non se la pigli con me, perché io non ce l’ho con lei, ma con tutti quei sant’uomini di chiesa, di destra, di sinistra e pure di centro, che hanno adoperato l’ignoranza del popolo per renderlo sempre più scemo, coglione e impotente…


 

Il fallimento del socialismo reale e la caduta del muro di Berlino chiedevano, necessariamente, una restaurazione per riaffermare il potere di chi comanda davvero. Dio è morto? Inventiamo la pandemia e siamo a cavallo…

 

FRATELLI ORSÙ, BATTIÀM LA PANDEMIA

SEPPELLITEVI IN CASA E COSÌ SIA!

 


 

C’è una logica o no…?

 

HO VISTO che don Firindelli ha annullato la cena d’agosto per i fedeli di Montale. Di una tavolata – ha detto – si può fare a meno.

È vero. Ma si può fare a meno di tutto, don. Il sudario – disse il vostro papa – non ha tasche. A questo punto si può tranquillamente fare a meno anche della religione che ognuno di voi parroci manipola, maneggia e usa come meglio crede. Non di rado senza ascoltare niente e nessuno a iniziare dal vescovo o dallo stesso Vangelo.

È conoscendo voi (e molto bene, perché io sono quasi nato in chiesa) che quel dubbio che si era acceso in me tanto tempo fa, è diventato certezza: voi, cattolici/progressisti, siete non dove c’è bisogno di voi, ma dove c’è odor di guayaba direbbe Márquez, e per guayaba occorre intendere mammona.

La frutta dolce attira le mosche come mammona (che non è una mamma grande, ma una grande mammella da succhio, sì) attira irresistibilmente i soldati dell’esercito di Cristo.

Almeno quando gli uomini erano scemi e coglioni, ignoranti e cafoni, la religione poteva dare a intendere anche che dio s’incazza e punisce tutti, indistintamente, con le pestilenze e le (false) pandemie come quelle del Covid-19.

Ma oggi, tempo in cui il 90% della chiesa è popolar-comunista, dopo che i teorici del comunismo ci hanno spiegato che la religione era l’oppio dei popoli e che altro non è che una sovrastruttura di potere atta ad inculandum, vedere che Roma è ancora in piedi fa obiettivamente impressione.

Chissà cosa avrebbe fatto il sindaco di Montale, don Ferdinando, se invece di dire che si comportava da baccalà, gli avessimo chiesto se si faceva o no le seghe, come il Vernacoliere a Fassino… Avrebbe scomodato il Tribunale di Norimberga? O perché, invece, non ci racconta (anche a Leonardo De Gaudio e alla procura di Pistoia) che cosa ha davvero fatto con quel pasticciaio del Carbonizzo di Fognano?

Soprattutto se unita a esternazioni tipo-Fassino quando se ne uscì con un: «Io, insomma, via…, ho sempre creduto in Dio». Ma vaffanculo! Proprio tu, brutto segaiolo, secco come un uscio e fissato con le banche e i quattrini!

Don Firindelli, non se la pigli con me! Se la prenda con la sua chiesa che è una chiesa ingannatrice; attaccata ai beni terreni più delle mignatte alla ciccia; fedifraga; pronta ai compromessi in cambio di moneta; raccontaballe come l’elemosiniere del papa che spalma le spese di chi vive a ufo sulle spalle di chi paga regolarmente le bollette Enel. Quel popolo italiano preso a calci in culo da una Lamorgese infamia di se stessa per l’immigrazione, lo ius soli e le regole schizofreniche sulla prise de cul del Green Pass.

Don Firindelli, non se la pigli con me, perché io non ce l’ho con lei, ma con tutti quei sant’uomini di chiesa, di destra, di sinistra e pure di centro, che hanno adoperato l’ignoranza del popolo per renderlo sempre più scemo, coglione e impotente.

Anche voi, preti-comunisti in senso lato, siete solo dei presi per il culo da chi, i miliardi, li macina e li ciuccia davvero, come i sardi alla Becciu. Anche voi, che credete di essere liberi, siete solo delle piccole rotelline – peraltro sdentate – del sistema-mammona o palamara o  vaticano, vaticulo, vatt’a cuccà o quel che volete.

Fatto fuori Napoleone, seguì il Congresso di Vienna, cari storici marxisti!

La pandemia – di cui lei, don Firindelli, come moltissimi altri, parla – è, non c’è dubbio, una forma diversa di quel dio con cui ci avete sagagnato i maroni dalla nascita del vescovado di Roma fino alla rivoluzione d’ottobre.

Lì ci fu una boccata d’aria, ma il fallimento del socialismo reale e la caduta del muro di Berlino chiedevano, necessariamente, una restaurazione per riaffermare il potere di chi comanda davvero. Dio è morto? Inventiamo la pandemia e siamo a cavallo.

In questo modo voi-chiesa, i politici, i loro padroni magistrati – non di rado corrottissima congrega –, tutti federali e nazis-kapò del quattrino, avete svuotato le zucche del popolo con la post-ideologia del «Si muore tutti! Attenti!».

E il bello è, Don, che non si può nemmen dirvi «Dio vi fulmini!».

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


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