TICKET-ASL 3, PAGAMENTO PIÙ FACILE E VELOCE: MA LA RISERVATEZZA?

Asl 3: impegnative molto... liberali
Asl 3: impegnative molto… liberali

PISTOIA. Davvero c’è da chiedersi in che mondo si viva.

La normativa sulla privacy, sacrosanta in sé, in Italia fa paura da tante le regole (e le relative tegole) che impone.

Le imprese, i professionisti, ognuno di noi ogni volta che voglia fare qualsiasi cosa deve attenersi scrupolosamente alle capziosissime norme in materia.

L’art. 1 del D.Lgs. 196/2003 recita: “Chiunque ha diritto alla protezione dei dati personali che lo riguardano”, si tratta di uno dei diritti della personalità; e all’art. 2 “Il presente testo unico… garantisce che il trattamento dei dati personali si svolga nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, nonché della dignità dell’interessato, con particolare riferimento alla riservatezza, all’identità personale e al diritto alla protezione dei dati personali”.

Il diritto alla riservatezza quindi, riguarda tutti gli aspetti della vita di un individuo, fino a quelli più gelosi.

Insomma lo scopo della complessa normativa è di garantirci che il trattamento dei dati non avvenga senza il consenso, ovvero in modo pregiudizievole per la persona.

Eppure, nella civilissima Toscana, nel 2014, l’Asl3 modifica il sistema di pagamento del ticket e annuncia trionfale che dal 1° settembre i cittadini potranno usufruire di mezzi di pagamento più semplici e rapidi!

Sì infatti si tratta di andare all’ufficio postale o dal tabaccaio e presentare l’impegnativa su cui in bell’ordine si leggono nome cognome indirizzo e prescrizione medica.

Ma di che si parla? All’Asl hanno mai visto una copia di un’impegnativa? Noi intanto gliela pubblichiamo qui…

Print Friendly, PDF & Email

2 thoughts on “TICKET-ASL 3, PAGAMENTO PIÙ FACILE E VELOCE: MA LA RISERVATEZZA?

  1. L’articolo è davvero stimolante. Mi ricorda bene di quando, nella primavera del 2013, sono stato intrattenuto dai vertici del Dipartimento Prevenzione (della stessa Usl 3) che ci hanno ben spiegato – nel perfetto rigore del burocratese sapientemente illustrato dal molto esperto Dott. Simone Fini- le limitazioni imposte dalla medesima legge sulla “Privacy” per lo svolgimento del famoso lavoro di indagine denominato “Indagine epidemiologica” sul quale abbiamo già espresso le nostre critiche, nient’affatto risolte o chiarite dal Dott. Roberto Biagini, responsabile del procedimento.
    Con la questione della riservatezza del trattamento dei dati, il lavoro di ricerca è stato “congelato” per un paio di anni….
    http://linealibera.it/indagine-epidemiologica-nella-piana-nuovo-coordinatore/
    Il lavoro di indagine è stato BLOCCATO, per ovvi (a loro, certamente, ma non a noi cittadini utenti) motivi di “privacy, che, a parere del Comitato, è ben utile a rallentare le attività conoscitive della criticità di salute dei cittadini residenti nella piana Pistoia/Prato. Non aggiungo altro, segnalo il link del caso.
    http://linealibera.it/inceneritore-lindagine-epidemiologica-e-forse-una-bufala/
    Diceva un brocardo latino: proporre eccezioni, non risolve l’argomento!
    E così è stato.
    Complimenti alla collega Paola Fortunati.
    Alessandro Romiti
    portavoce del Comitato per la Chiusura dell’inceneritore della Piana

Comments are closed.