PISTOIA. Il mondo abitato è sempre più rappresentabile come un insieme di città e di infrastrutture che le collegano. Il paesaggio sonoro del mondo abitato è caratterizzato dalla presenza di suoni sgradevoli e disturbanti. E non è una questione legata al “progresso” e alla modernità.
La storia antica conta città piene di rumore, Roma imperiale ne è l’esempio più evidente: molte sono le storie narrate dagli scrittori più importanti che riguardano attività rumorose disturbanti e cittadini disturbati che si lamentano. Seneca, Marziale, Giovenale descrivono Roma come una rumorosa Babele di suoni fastidiosi, prodotti dal traffico dei carri, dal vicinato, da attività lavorative o ricreative.
Negli anni 20 del secolo scorso, con l’arrivo delle automobili, il rumore iniziò ad essere affrontato dalle amministrazioni delle grandi città del mondo occidentale, come vero e proprio problema ambientale e urbanistico. A Parigi e Londra, campagne giornalistiche e di opinione alzarono il livello di interesse e a New York, dove nel 1924 l’incrocio tra la 6th Avenue e la 34th Street fu dichiarato “il punto più rumoroso della città più rumorosa d’America”, venne insediata la Noise Abatement Commission, composta da funzionari del Comune, poliziotti, medici e ingegneri esperti di viabilità e di acustica che, nel 1929, dopo una campagna di misure fonometriche e una indagine sul disturbo da rumore percepito dai newyorkesi, classificò le sorgenti più inquinanti della città. Queste risultarono essere, come era prevedibile: traffico, vicinato, attività lavorative e ricreative. La Commissione di New York produsse una serie report che prevedevano azioni per il contenimento del rumore e per la progettazione di edifici e strade, poi con la grande depressione tutto fu accantonato.
Dagli anni del boom economico fino ai giorni nostri, numerose sono state le raccolte di dati che hanno evidenziato come il rumore prodotto dal trasporto stradale, ferroviario, aereo sia un fattore decisivo per definire la qualità della vita in ambienti urbani.
Negli spazi esterni e nelle case il rumore è un problema evidente, le persone percepiscono situazioni di disturbo acustico, anche a prescindere dal rispetto dei livelli limite previsti dalla legislazione nazionale ed europea. Vi è un parametro chiamato “annoyance”, riconosciuto dalla Organizzazione Mondiale della Sanità come indicatore del disturbo acustico percepito, che è molto elevato nelle zone abitate poste in prossimità delle diverse infrastrutture dei trasporti.
Il problema della corretta progettazione acustica degli spazi urbani e degli ambienti di vita che vi si trovano è pertanto centrale nel processo di riqualificazione delle nostre città. Particolare attenzione deve essere posta all’isolamento e alla qualità acustica degli edifici sensibili, quali sono le scuole, gli ospedali, le case di cura e di riposo.
Da molti anni la Regione Toscana finanzia gli interventi di risanamento acustico previsti dai comuni, con priorità per gli edifici sensibili e anche il recente piano per l’edilizia scolastica del Governo Renzi, ha tenuto conto di questo importante aspetto.
Spesso però la progettazione di opere rumorose come le infrastrutture dei trasporti e di opere sensibili al rumore, come le scuole, gli ospedali, ma anche come le nostre case, viene effettuata trascurando gli aspetti della qualità acustica e dell’isolamento dal rumore.
Pochi sono i progettisti, anche fra gli ingegneri e gli architetti più illustri, in possesso delle giuste conoscenze e competenze per affrontare correttamente progetti acusticamente delicati, che richiedono di organizzare e gestire misure fonometriche, usare modelli specifici e operare scelte progettuali corrette. Purtroppo anche i percorsi formativi proposti dagli Ordini e dai Collegi professionali ai loro iscritti, finora non hanno compreso formazione specifica per poter svolgere correttamente i suddetti incarichi.
Eppure la nostra legislazione prevede per l’effettuazione di prestazioni specialistiche in acustica una ben precisa figura professionale: il Tecnico Competente in Acustica Ambientale, per il quale alcune Regioni, la Toscana è fra queste, prevedono un Profilo Professionale regionale e un percorso formativo ad hoc.
Una positiva eccezione è costituita dal Corso di Formazione e Aggiornamento Professionale in “Acustica e Controllo del Rumore dei Trasporti”, organizzato presso UNISER, il Polo Universitario di Pistoia, dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pistoia e dall’Agenzia Formativa Vie En.Ro.Se. Ingegneria.
Il corso si svolgerà da settembre a dicembre 2014, articolato in moduli riguardanti l’acustica applicata all’ambiente, all’edilizia, ai luoghi di lavoro, con particolare attenzione al controllo del rumore dei trasporti.
Il Direttore del corso, Sergio Luzzi, docente a contratto dell’Università di Firenze e di altri atenei, membro dell’Executive Council della Eaa (European Acoustics Association), precisa che “abbiamo voluto organizzare un corso rivolto a professionisti ed esperti che operano in tutti i settori dell’acustica e i docenti del corso sono fra i massimi esperti nei rispettivi settori dell’acustica applicata. Il corso si propone di fornire ai partecipanti la formazione teorica e gli strumenti metodologici necessari per raggiungere livelli di competenza che consentano loro di operare nel campo della valutazione e della progettazione acustica ai massimi livelli”.
Spiega sempre Luzzi che “il corso è riconosciuto dalla Regione Toscana come percorso di Formazione Obbligatoria per Tecnico Competente in Acustica Ambientale e che saranno riconosciuti ben 120 Crediti Formativi Professionali agli Ingegneri.”
Proprio perché il rumore prodotto dai trasporti è la causa primaria di disturbo acustico, una parte significativa delle esercitazioni pratiche e degli stage in azienda è direttamente collegata ai trasporti, grazie alla collaborazione con Ansaldobreda, che produce treni ad alta velocità in modo sensibile alla qualità acustica e all’impatto ambientale, e con Ecopneus, il consorzio dei produttori di asfalti a bassa rumorosità e di altri materiali acustici sostenibili, da gomma riciclata.
Nell’ambito del corso, sono previsti anche due seminari internazionali sul Rumore nei Luoghi di Lavoro e sul Controllo del Rumore dei Trasporti, che si terranno rispettivamente a Firenze giovedì 8 ottobre e a Pistoia sabato 11 ottobre 2014, con la partecipazione di docenti ed esperti provenienti da importanti università Italiane e da atenei della Federazione Russa, quali la Ural State University of Railway Transport e la Samara State Technical University.
Come detto, il corso si terrà presso Uniser, il cui Presidente, Alessandro Pagnini, sottolinea come “il Polo Universitario Pistoia, è impegnato nel favorire e realizzare l’istituzione di corsi di alta formazione nel territorio della Provincia di Pistoia, forte della convinzione che la formazione di competenze accademiche e professionali di alto livello sia un bene pubblico e una pubblica responsabilità”. La missione di Uniser è incentivare i corsi di perfezionamento e l’impegno per la ricerca, attraverso collaborazioni internazionali e con le realtà produttive presenti sul territorio. In quest’ottica si inserisce il presente corso. Testimoniano il forte interesse per i temi dell’acustica e la necessità di nuove risorse professionali di alto livello, i numerosi patrocini e disponibilità a collaborare che gli organizzatori del corso hanno ricevuto da Comuni e Province della Toscana, come dalle maggiori Associazioni Professionali e di Categoria che operano sul territorio della Provincia di Pistoia e delle altre province della Regione Toscana, senza dimenticare il supporto al corso dato dalle maggiori aziende che operano nel campo dell’Acustica Applicata. L’esperienza di Pistoia, che vede coinvolte realtà accademiche e professionali insieme a un’agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana, può rappresentare un buon esempio di come si possa supplire alla necessità di aggiornamento che caratterizza alcune delle cosiddette nuove professioni, come quelle connesse alla progettazione acustica.
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