Le riflessioni del Gruppo Civico dopo la partecipazione all’assemblea pubblica sulla discarica del Cassero
SERRAVALLE. Dopo aver partecipato all’assemblea pubblica indetta dal Comitato di Controllo sulla gestione della Discarica del Cassero, a cui ha partecipato anche una rappresentanza dell’azienda, concludiamo quanto segue.
Occorre prima di tutto che la Discarica del Cassero, per dare informazione corrispondente al vero, si presenti e venga presentata come impianto di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi, come di fatto essa è (le discariche definite per legge come impianti di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi infatti possono accogliere anche rifiuti pericolosi).
In secondo luogo siamo favorevoli ad una revisione della convenzione tra Comune ed ente gestore della Discarica del Cassero, che a nostro avviso doveva essere stata già effettuata ad inizio mandato della attuale amministrazione, ma non per istituire un Comitato di cittadini deputato esclusivamente a intrattenere le relazioni con il gestore, bensì per aumentare il “potere” di intervento dell’attuale Comitato di Controllo, che ha il compito di rappresentare la cittadinanza e l’Amministrazione Comunale, affinché le sue funzioni corrispondano davvero al proprio nome.
Capiamo adesso perché nessuno sia intervenuto a richiamare ai suoi compiti di presidente il consigliere Agostini, nonostante si sia dimostrato vistosamente inadempiente riunendo pochissime volte il Comitato stesso.
Ci fa piacere apprendere dal sindaco che con Heracom il Comune intrattenga rapporti migliori di quelli che aveva con i vecchi gestori, ma si tratta sempre della stessa discarica, che, pur essendo gestita in modo più responsabile e avveduto, costituisce sempre per il territorio un potenziale pericolo.
La convenzione deve essere rivista non per demandare totalmente il controllo agli organi deputati a ciò per legge (Arpat e Asl), rifuggendo da ogni responsabilità, ma per aumentare la capacità di controllo del Comune e della cittadinanza, che deve essere esercitato attraverso un Comitato o organo equipollente.
Ricordiamo che il responsabile ultimo della salute e della sicurezza pubblica del territorio comunale è e rimane il sindaco. L’organo di controllo sicuramente non si può sostituire ad Arpat e ad Asl, che svolgono indagini tecniche, ma deve poter effettuare visite e sopralluoghi, inoltrare segnalazioni immediate alle autorità preposte in caso di necessità e poter commissionare all’occorrenza analisi ed esami a enti terzi a rafforzamento delle verifiche di routine di Arpat, di Asl e della stessa azienda, tenendo costantemente informata la popolazione. In caso di eventuali irregolarità chi subisce danni sono i serravallini (non altri), che l’amministrazione deve tutelare.
Siamo sconcertati di fronte a questa situazione: l’attuale amministrazione, che fin dall’inizio si era proposta di chiudere la discarica (ignorando però che si tratta di prerogativa che non le competete, se non in casi gravissimi), adesso si mostra addirittura favorevole a rinunciare ad ogni forma di controllo, con il beneplacito del Comitato, in nome dell’atteggiamento maggiormente disponibile dei nuovi gestori nei confronti dell’ente comunale.
Dove sono adesso coloro che (presenti anche nella squadra di Lunardi) con la sottoscritta nella passata consiliatura invitavano a maggiori controlli nei confronti dell’impianto da parte del Comune?
Fratelli d’Italia, che in altri comuni dove sono presenti analoghi impianti gestiti da privati si batte perché le amministrazioni ottengano più ampi spazi di intervento, a Serravalle tace. In nome della famosa linea “trasversale”.
Elena Bardelli
Referente Gruppo Civico-Serravalle Pistoiese