covid. A PESCIA LA 56ESIMA VITTIMA. IN PROVINCIA PIÙ DI 90 POSITIVI

Secondo il report sanitario la provincia di Pistoia, ad eccezione di quella di Firenze sta registrando numeri preoccupanti. L’appello del sindaco di Pieve a Nievole a vaccinarsi. Lutto a Pescia per la scomparsa di Lorenzo Merciai

Bandiere a lutto a Pescia

PISTOIA. Nell’ultimo bollettino Covid la provincia di Pistoia sfiora i 100 nuovi casi registrando due nuovi decessi collegabili al virus. Uno di questi, Lorenzo Merciai, di Pescia  — come comunicato da Oreste Giurlani — era titolare di una nota azienda agraria e punto di riferimento di Pesciamorta. 

È la 56esima vittima registrata da inizio pandemia nel comune di Pescia.

I contagi odierni sono stati precisamente 96. Un anno fa furono 59. Con i due decessi odierni il numero totale in provincia di Pistoia sale a 694 mentre i contagi totali sfiorano di poco i 29mila 450. I nuovi contagi rilevati nelle ultime 24 ore in provincia di Pistoia sono così distribuiti: Larciano 10, Sambuca Pistoiese 2, San Marcello Piteglio 6, Chiesina Uzzanese 3, Serravalle Pistoiese 7, Monsummamo Terme 9, Uzzano 2, Montecatini Terme 7, Pistoia 31, Ponte Buggianese 3, Pieve a Nievole 3, Buggiano 2, Montale 2, Quarrata 4, Lamporecchio 1, Pescia 2, Agliana 2.

In Toscana i casi registrati oggi sono stati 831, individuati sulla base di 31.401 test (10.661 tamponi molecolari e 20.740 test rapidi). Il tasso dei nuovi positivi è 2,65% (9,6% sulle prime diagnosi). In tutto compresi i due della provincia di Pistoia i decessi collegabili al virus sono stati 5, quattro uomini e una donna con una età media di 73,6 anni.

“Da giorni  — scrive il sindaco di Pieve a Nievole Gilda Diolaiuti — la provincia di Pistoia è la peggiore per nuovi contagi di tutta la Toscana fatta eccezione ovviamente per la provincia di Firenze, la più vasta. Ieri in provincia di Pistoia i nuovi casi rilevati sono stati 120, oggi 96 contro una media giornaliera delle altre province di gran lunga inferiore, circa la metà.

I dati oggi in Toscana

Anche Pieve è interessata dalla crescita di casi in particolare tra i giovanissimi ma anche tra persone più avanti con gli anni, anche vaccinati. Spesso l’infezione parte dai ragazzi per poi interessare tutta la famiglia o quasi, almeno riguardo Pieve a Nievole”.

“Il dato interessante però  – continua il sindaco – è che tra i vaccinati anche ultraottantenni, si rileva la positività ma senza sintomi o con sintomi lievi, poi può esserci sempre l’eccezione che conferma la regola, ma è un dato di fatto che l’assenza di sintomi o sintomi lievi, si rilevano in misura residuale in assenza di vaccino sopratutto dai 50/60 anni e oltre”.

“Recentemente a Pieve a Nievole tra i casi covid tra bimbi i e ragazzi, abbiamo avuto un caso abbastanza critico tanto da aver bisogno del ricovero al Meyer di Firenze per un discreto periodo e ciò a significare che nessuno, a nessuna età, pur non avendo patologie particolari, è immune da rischi importanti da covid”.

“La provincia di Pistoia – conclude —avrebbe numeri da zona arancione che ad oggi possiamo scongiurare grazie al ridotto bisogno di ricoveri rispetto al passato, circostanza che garantisce ad oggi la tenuta del sistema sanitario grazie sopratutto ai vaccini che di norma ci salvano da forme gravi dell’infezione. Ma se i casi continuano ad aumentare, potrebbero aumentare anche i ricoveri con tutte le conseguenze del caso.

Invito chi ancora è titubante riguardo il vaccino, a fare un atto di coraggio ma sopratutto di responsabilità verso se stesso, la propria famiglia e la società tutta. E invito altresì chi può già fare la terza dose, a farla, ne va del futuro di tutti”.

Andrea Balli

[andreaballi@linealibera.it]

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