FUSIONE DEI COMUNI DELLA VALDINIEVOLE

Monsummano e Pieve a Nievole uniti?
Monsummano e Pieve a Nievole Comuni in fusione?

MONSUMMANO-PIEVE A NIEVOLE. I gruppi comunali del movimento 5 stelle di Pieve a Nievole e di Monsummano Terme scoprono con piacere che il sindaco di Monsummano si è finalmente dichiarato favorevole al progetto di fusione tra comuni, al contrario di tutti gli altri suoi colleghi.

Speriamo quindi nell’inizio di un dialogo collaborativo sull’argomento, che porti tutti i vantaggi possibili agli oltre 100mila cittadini della Valdinievole. Vista l’unità d’intenti chiediamo quindi l’istituzione di un tavolo di lavoro e la programmazione di un percorso partecipativo con la cittadinanza!

A questa ipotesi il M5S sta lavorando da oltre un anno. In questo periodo abbiamo approfondito le diverse possibilità, seguito le fusioni andate a buon fine in altri paesi della Toscana, chiarito i punti focali e organizzato alcuni incontri con i cittadini; l’ultimo, a luglio, congiuntamente tra Pieve e Monsummano.

È per noi chiaro che l’alternativa alla fusione, cioè la unione, porterebbe soltanto ad accrescere la burocrazia che pesa sulle spalle di cittadini e imprese locali. “Unire” significa infatti istituire un ulteriore livello politico di coordinamento e cioè… nuove poltrone, con coordinatori che coordinano i coordinatori!

Invece la Valdinievole è senz’altro un comprensorio ideale da gestirsi con una sola amministrazione, tramite la “fusione” e cioè con la elezione di una sola amministrazione (dopo il necessario referendum consultivo) per avere così la grande opportunità di ottimizzare la gestione dei rifiuti, degli acquedotti, della depurazione dell’acqua, le mense scolastiche e molti altri servizi primari, per non parlare di promozione turistica, trasporto locale e sviluppo agricolo.

Come Movimento 5 stelle di Pieve a Nievole e Monsummano crediamo nella utilità di un passaggio intermedio di fusioni tra comuni limitrofi, ad esempio tra Pieve e Monsummano, per proseguire dopo qualche anno (5 anni ma anche prima se possibile) al passaggio successivo, quello della “Valdinievole comune unico”.

Le fusioni, al momento, sono premiate e finanziate in vario modo sia da un decreto ministeriale che dalla Regione, quindi tra questi aiuti e la notevole riduzione dei costi si guadagnerebbero notevoli risorse da investire per il rilancio del territorio. E non è vero che i servizi si “allontanerebbero” dai cittadini, come dice chi vuole mantenere il proprio apparato clientelare; anzi ogni servizio sarebbe potenziato e semplificato davvero, mantenendo tutte le sedi comunali attuali seppur con meno assessori e dirigenti.

Davvero servono quasi cento assessori in Valdinievole? E altrettanti dirigenti negli uffici tecnici? Noi crediamo che ne basterebbe un terzo. Pensiamo anche che chi dice che il risparmio sarebbe poco lo fa perché sta attingendo a piene mani dalle tasche dei cittadini.

[m5s valdinievole]

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