quarrata. UNA VIA O UNA PIAZZA AL DRIVER VIVALDO BALDI

Lo chiede il gruppo consiliare della Lega Salvini Premier in una mozione all’ordine del giorno del consiglio comunale del 26 aprile. Il noto driver originario di Casini scomparso nel 2008 ebbe una carriera dai numeri stratosferici

Vivaldo Baldi

QUARRATA. [a.b.] “Entro la fine della legislatura si avviino tutte le procedure necessarie secondo legge per intitolare una via, una piazza o comunque un luogo pubblico o un impianto sportivo a Vivaldo Baldi nell’ambito del territorio comunale e possibilmente nella natia frazione di Casini.

La richiesta del gruppo consiliare della Lega Salvini Premier di Quarrata fa parte di una mozione all’ordine del giorno della seduta consiliare fissata per il prossimo 26 aprile alle ore 20,45.
“Vivaldo Baldi — afferma il consigliere comunale Giancarlo Noci, anche lui residente a Casini — come il padre Omero è stato un notissimo guidatore del trotto italiano. Nato nel 1924 a Casini e morto a Firenze nel 2008 ha vinto nella sua lunga carriera iniziata nel 1942 quando era appena diciottenne oltre 5mila corse, 94 Gran Premi (tra cui 5 edizioni della Lotteria d’Agnano, sette Gran Premi Città di Montecatini, sei Campionati europei a Cesena). È stato anche campione olimpionico a Roma nel 1960 alla guida di Rubello della Scuderia Val Serchio”.

Una foto d’epoca

“Tra le tante vittorie conseguite — ha aggiunto — molte sono quelle internazionali (Stoccolma, Parigi ecc). Ha dato lustro al trotto e a tutto lo sport italiano facendo conoscere il nome di Quarrata in tutto il mondo. Tra i tanti episodi famoso è quello della vittoria sfiorata per un soffio con Crevalcore, detto anche Diavolo Nero nell’international Trot del 1960 al Roosvelt di New York.

Con lui alla guida sono saliti alla ribalta delle cronache dell’ippica numerosi cavalli tra cui mi piace ricordare Borgoplin, Mincio, Eliano, Checco, Prà, Birbone, Crevalcore, The Last Hurrah, Rubello, Enriquillo, Scrivia e molti altri”.

“Con la mozione intendiamo impegnare il sindaco e la giunta a dare il giusto riconoscimento alla memoria di Vivaldo Baldi, tra i grandi driver della storia italiana del trotto”.

Vivaldo Baldi era conosciuto con il soprannome di Diecione, per i 10 centesimi di lire che chiedeva al nonno Donatello quando da ragazzo accudiva i cavalli nella sua scuderia.

Vedi anche: https://www.facebook.com/watch/?v=1939604996104480

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