sindaci violati. EPIGASTRALGÌE, RUMINAZIONI, TOPI D’AUTO E ORA ANCHE HACKER SUL FACEBOOK. SINDACO, MA CHE SCULO!

La penultima avventura “chiavica” è stata la squallida storia della denuncia della vigilA Traversi al luogotenente Maricchiolo dei CC di Quarrata


E lui non si è appropriato indebitamente della poltrona da sindaco?


LUCA, CIÒ CHE PIÙ TI GRAVA

È LA COSA DETTA CHIAVA!


 

Luca Benesperi ha un che di attore. Per questo senza Facebook non vive…

 

Diventare sindaco non ha portato bene a Luca Benesperi. Dopo i primi passi – non aveva ancora smesso di gattonare come primo cittadino di Agrùmia – gliene sono successe di tutti i colori.

Hanno iniziato i giornalisti di Linea Libera a tormentarlo, ricattarlo, estorcerlo, violentarlo privatamente fino a farlo ammalare e a renderlo mutante facendolo passare da uno stomaco umano ai quattro che hanno i vitelli (rùmine, reticolo, òmaso e abòmaso) e fino a muovergli le ruminazioni.

Oltre a questo una sera è andato a cena a Prato e gli hanno svaligiato l’auto giallo-ovo schicchirillènte – se non sbaglio. Forse è stato lì che gli hanno rubato il portafoglio e gli hanno razzato le chiavi di accesso alla sua pagina Facebook: ammenoché, come il presidente Scrocco di Balle spaziali, Benesperi non abbia utilizzato come password la super-intelligente sequenza 1.2.3.4.5 oppure la propria data di nascita.

C’è da dire anche, però, che Benesperi non ha fortuna con le chiavi. Quand’era consigliere di opposizione dètte le sue chiavi di accesso al database comunale a Romiti, con una mossa corretta quanto una coppiola di calci di ciuco.

Poi le chiavi sono diventate il suo martirio, la sua ossessione, la sua più tremenda ruminazione.

La penultima avventura “chiavica” è stata la squallida storia della denuncia della vigilA Traversi al luogotenente Maricchiolo dei CC di Quarrata. Ora è arrivata la violazione della sua vita su Facebook sempre per via di una chiavA.

A essere nei suoi piedi, la miglior soluzione sarebbe tentare di spingere la sua avvocata a presentar denuncia al Maricchiolo contro due pericolosi stalker: la coppia Bianchini-Romiti.

Come minimo si muovono sùbito due o tre sostituti di Coletta. Ordinano intercettazioni telefoniche e ambientali per un anno, con 18 mila pagine di trascrizioni come nel caso del Turel-Vilucchigate, e poi qualcuno i violatori a giudizio anche senza prove.

Far sega a scuola era uno dei passatempi preferiti da Pierino-Vitali

Nessuno ha pensato che al Comune di Agrùmia nel 2020, giugno, qualcuno dei dipendenti comunali violò il sistema informatico dell’ente, violò la segretezza della corrispondenza (anche di chi scrive) e scrisse perfino una lettera ricattatoria a Donna Aveta: che pensò bene non di denunciare l’hackeraggio del sistema, ma la comandante Turelli – forse perché non le era mai stata simpatica fin dal primo giorno.

Se a Pistoia, nella procura che lavora per le «persone comuni» si affibbiano 15 giorni di carcere per schiamazzo notturno come ha fatto il giudice Alessandro Azzaroli ascoltando l’autorevole rabbino Giuseppe Grieco, chissà che – mentre i neri di Vicofaro lisciati e coccolati giorno e notte dal sostituto Claudio Curreli fanno i loro bisogni, anche sessuali, e in pubblico, senza freni – agli unici due giornalisti che meritano un tal nome non possano essere inflitti almeno 50 anni di carcere (ovviamente a carico dei contribuenti).

Tanto per cercare di piegarli, i disubbidienti che non ossequiano le «autorità costituite» della Gip Martucci, e farli passare sotto le forche caudine – nella speranza che in tribunale sappiano cosa sono quelle forche e non le sbaglino per le molto più famose «seghe a scuola» di Pierino/Vitali.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


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