In occasione della festa dei lavoratori, in onore del suo brillante risultato quale membro in Rsu, l’agente Laschi si sarebbe fatto un bel viaggetto in Giordania in buona compagnia
m
AGLIANA. Ci hanno informato che l’agente Laschi era all’aeroporto in buona compagnia. Le talpe aglianesi non hanno solo il vizio di scrivere lettere anonime ricattatorie alla sergetaria Aveta, che si mette subito sugli attenti afgli della camorra comunale e come Garibaldi obbedisce. Hanno spettegolato che la buona compagnia era ••• (vi piacerebbe saperlo? Chiedetelo alla segretaria che è la prima a rispettare l’amministrazione trasparente come l’acqua della cava Briganti. Chissà dove andava quella buona compagnia ia-ia oh!
L’agente Laschi è conosciuto come esperto fotoamatore amante degli animali selvaggi e dei paesaggi; un vigile che va in Africa come volontario in una riserva, già candidato per Rifondazione Comunista, che sembra essere in rapporto simbiotico con il fu comandante Nesti come entrambi impegnati in un piano di sovversione del centro destra aglianese.
Oddìo, non ci vuole poi tanto per buttare all’aria chi era partito intenzionato a buttare all’aria il mondo e poi si è fermato alla spiaggia della Versilia a buttare all’aria il castello di sabbia che si era costruito come immagine di robusto decisionismo minato alla radice dalle epigastralgìe diarroiche del sindachino, vittima del malconsiglio Aveta-Ciottoli.
Un cane – direbbe Jonesco – non può sonare la tromba per far credere di essere un elefante: lo riconoscono subito. E sarebbe l’ora che lo capissero anche in procura, dove, a forza di voler sostenere l’insostenibile, le cose stanno andando a tiritómboli.
Curreli ha preso più granseole dei pescatori della laguna di Venezia; Coletta s’è dilungato in chiacchiere sulla «gente comune», ciance che, come sappiamo, non fanno farina; Grieco ha dato a vedere di avere una spiccata antipatia personale per me. Evidentemente non mi perdona di aver raccontato le vergognose tesi dei suoi interventi in aula nello squallido processo-persecuzione contro il luogotenente Sandro Mancini: io, il ribelle, unico fra tutti gli pseudogiornalisti di Pistoia che chinarono la testa al diktat del silenzio lanciato dalla procura… Ma qui siamo a Sarcofago City.
I due, Laschi-Nesti, uomini pubblici, viste le loro molteplici vicende anche tribunalizie, vengono rappresentati come frequentatori del bar Super Olmi. Vi ricordate la storia del Nesti e della Caramelli al tepore primaverile con Rino Fragai? Incontri ad alto livello, ci soffiano all’orecchio, con il segretario del Pd aglianese Andrea Acciai, quello che usava la macchina di servizio a Km “0” e serbatoio pieno con i soldi pubblici. Lo ricordate? Altrimenti guardate questo servizio cliccando quì. È proprio vero: il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Lo dice anche il sostituto Giuseppe Grieco che il destino è segnato… Anche per i figli che sono costretti a subire la mannaia di 15 giorni di carcere… per le colpe dei padri.
Un trio inquietante, se permettete. Considerato che Nesti era il direttore dell’orchestra che affidava incarichi pubblicitari a Tvl per il Giugno aglianese durante mandato del Sindaco Magnanensi mentre la figlia, Serena Magnanensi, era dipendente di don Manone Luigione;e che il Laschi è un dipendente comunale che non risiede ad Agliana, ma è legato chiaramente alla sinistra da sempre.
Quali saranno gli argomenti in comune tra i tre che si trovano impegnati in queste sessioni degustando il gelato al sapore di “falce e martello”? Che forse l’agente Laschi si sta attivando per delle protezioni in vista di ciò che lo attende come protagonista di una serie di furti ai danni dell’Euronics di Prato, prima di giungere ad Agliana instradatovi – pare – proprio dall’amico Nesti?
Il Lgt Maricchiolo, che ha rincorso la Vilucchi per mezza Italia, passando dal Piemonte alla Lombardia per rientrare in Toscana, con tanto di decreti di esibizione della Procura pistoiese, salirà le scale per farsi dare un altro decreto di esibizione dei ruoli di assunzioni dell’agente Gianluca Laschi, prima a tempo determinato e poi di ruolo, ritornato ad Agliana da Signa?
Come ha potuto, Laschi, fare i concorsi per agente di polizia municipale mentre su di lui pendeva un procedimento per furto, un reato aggravato anche dal fatto che era dipendente del negozio che gli dava lavoro?
E l’Agnellone/Cianchettatore in questa situazione di deregolamentazione dei dipendenti, agevolati dalle spensierate colazioni con la Paola Aveta, sarà il caso che faccia tre passi indietro e che si ritiri a fare i “cambi di olio” dal fratello meccanico? Sono cose che gli riescono bene: lo sanno anche i funzionari della Prefettura che si rivolgono a lui con tanta fiducia e risparmio. Sono cose note a tutti: regolarmente invisibili alla procura di Pistoia, in tutt’altre faccende affaccendata.
Lo sa Agnello di Dio dei danni di immagine che ha causato all’amministrazione di Agrùmia – come la chiama la Blimunda?
Buon primo maggio, aglianesi! W la festa dei lavoratori e dei loro diritti, ma anche dei loro doveri (primo: non rubare. Secondo: non fare atti falsi e falsa testimonianza).
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
La verità viene prima
della Procura
È per questo che domani, 2 maggio, la Procura potrebbe ballare di gioia facendomi condannare dal giudice Luca Gaspari solo perché, come don Biancalani, disobbedisco e accolgo ma solo la verità, non le menzogne del potere che esige obbedienza cieca alle «autorità costituite»…