pirabole leghiste. PARODIANDO DE ANDRÉ: «FILA LA LANA, FILA I TUOI GIORNI, ILLUDITI ANCORA CHE LEGA RITORNI»

«Sono stata nominata per la prima volta nel 2019 e riconfermata, durante questi anni, da altri due commissari regionali – dichiara Sonia Pira –. Ho portato avanti il mio mandato, con passione e con il massimo impegno, fino alla fine delle elezioni, perché c’era una sfida importante e non avrei lasciato il partito in difficoltà». In effetti… si vede bene



I PISTOIESI NON VOLEVANO VIVERE

SOTTO LA “PIRANNIA” DELLA SONIA


 

Pira nel gruppone pria dell’impatto…

 

Nel 2017, la Lega a Pistoia raccolse 2.097 voti. Così ebbe un assessore e 4 consiglieri.

Nel 2022, ha raschiato appena 1.524 voti; e ha ottenuto un assessore (nemmen della Lega) e un consigliere (per caso?).

E, tanto per fare un confronto, a Lucca nel 2017 la Lega aveva 2.001 voti e quest’anno ne ha presi 2095.

Cari leghisti, storici (Lolini e Pira) o non tanto storici (Carrara), a casa mia, di perseguitato politico dalla procura e dai giudici di Pistoia, i numeri dicono:

Pistoia Lega in calo (meglio in tonfo): -573 voti corrispondenti al -27,32%, grazie al programma Pira. Se le finanze di una azienda calassero del 27,32%, sono certo che si dovrebbe parlare di flop e chiusura immediata.

Lucca Lega in crescita di 94 voti: incremento modesto (+4,69%) ma pur sempre incremento in un momento in cui la Lega, comunque, è destinata a sgonfiarsi, anche perché Salvini, oltre ad aver perso il rosario per le Avemarie, è costretto, dai fatti, a “tirar solo resìe” per l’insipienza anche di certa sua politica di appoggio a un governo di attentato costituzionale gradito a tutti gli italiani coglioni.

Forse uno dei temi e problemi più tipici di questa nostra in-civiltà politica attuale, è il bastardismo disinvolto con cui la decrepita Dc si è riciclata dappertutto senza un minimo di pudore e di rispetto ideologico. I cattolici hanno fatto schifo e continuano a farne a ogni piè sospinto, dato che niente sanno del Vangelo e puzzano solo di soldi.

Mi spiego. Tutti vanno dappertutto senza rispetto di neppure una regola una, in nome della greppia. Una volta messo – come si diceva quando eravamo poveri ma in crescita, anni 60 – il culo alla finestra, lo sbraco o la sbottacciata, come si dice a Pistoia, non li regge più nessuno.

Il primo passo lo fece vedere quel grand’uomo di Baffino, comunista sopraffino che citò Forattini per una vignetta e gli chiese due miliardi (allora) di risarcimento danni. Il nuovo valore mondiale del globo, che si apprestava alla globalizzazione, era, appunto, lo stercus diaboli o merda del diavolo o quattrino (oggi euro).

La bastardizzazione ideologica (tutti dappertutto pur non essendo un nulla di nulla) si misura anche da qui. Siete tutti (grazziaddìo me ne escludo) comunistizzati fino al midollo osseo secondo l’indice-Cirinnà/cuccia del cane.

Da cosa si riconoscono? Dalla capacità di sgranare prima, durante e dopo

Tutti aggreppiati, apolitici, apartitici, apatici, antipatici, lunatici e coglionatici fino al punto in cui nessuno di questi “semidei di cacca”, che girano ovunque saltellando da un’area a un’altra, accetta una tirata d’orecchie, una battuta, un richiamo alla ragione. Scatta subito la querela: voglio quattrini e para la mela.

Don Baronti, gran buon prete che aggredisce gli arbitri durante le partite di basket, se la rifà con me perché pubblico una lettera di gente che non chiude occhio per la sua chiassosa Capannina di Bottegone (e Claudio Curreli gli dà ragione, proprio lui che favorisce i clandestini con tutti i casini di Vicofaro); la Daniela Ponticelli, che tutto è fuorché una giornalista, mi querela perché io racconto le vergogne della sua vita deontologicamente inammissibile e sconquassata dall’amor smisurato per il Pd e del Pd che l’ha salvata per 3, 4, 5 o chissà quante volte; la Sonia Pira querelona perché si sente offesa dell’epiteto d’oca che le è toccato…

Ma dite voi, -27,32% di ex elettori Lega (o -573 voti leghisti scappati): come dobbiamo definire chi sa raccattare un sì gran risultato di gestione?

Lo dobbiamo definire un’aquila, una volpe del deserto alla Rommel o, più giustamente e razionalmente, un esemplare dell’ordine degli Anseriformi e della famiglia degli Anatidi, che ha disfatto un partito che andava?

Sonia Pira con Matteo Salvini. «Ecco, grazie! Ora mettiti a lato, per favore…»

La Sonia Pira non crederà mica di cavarsela così a buon mercato solo perché lei è giovine, normanna e bella e io che scrivo – come dice la mia avvocata Pamela Bonaiuti – anzianotto e (aggiungo) bruttacchiòlo?

«La Lega in provincia adesso è radicata (-27,32%) e forte (-573 voti) ed è, quindi, pronta ad affrontare un nuovo corso»: a Lolì… ma che cazzo sta’ a ddì’? A radicata t’è scappata una S: volevi certamente scrivere s-radicata.

Invece di legare la Sonia ha sciolto più di un quarto del partito. Anche i pòeri condannati dal Curreli, dal Grieco e da Gaspari come me, sanno leggere i numeri, gente!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


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