Cinzia Cerdini (Lega) sul cambio del nome al Liceo scientifico Amedeo Savoia Duca D’Aosta
PISTOIA. Sia chiaro, la cancellazione ideologica della storia è un vezzo che piace da sempre ad una certa classe intellettuale che, sul presupposto di una apodittica ed indimostrata superiorità morale, vorrebbe piegare ogni avvenimento realizzato dagli uomini e dalle donne che hanno segnato le varie epoche del nostro Paese — anche i più celebri — alla censura della più miope visione di parte.
Così interviene Cinzia Cerdini esponente della Lega di Pistoia.
Lo abbiamo visto di recente con gli aerei intitolati ad Italo Balbo che fu si’ protagonista del periodo fascista (seppure fu sempre contrario all’entrata in guerra e morì nel 1940) ma che è tutt’oggi celebrato a livello internazionale per le sue storiche trasvolate che resero l’Italia famosa nel mondo, orgoglio delle nostre comunità all’estero e pioniere dell’arma aeronautica cosè come lo vediamo in mille altre occasioni dove le polemiche divampano puntuali ad ogni strada, piazza, statua o cittadinanza onoraria venga proposta a vantaggio di personaggi che hanno segnato la storia italiana ma che, per un motivo o per un altro, non sono riconosciuti come vicini se non organici ad un certo pensiero culturale supposto politicamente corretto dai soliti benpensanti.
Indro Montanelli, Oriana Fallaci, Bettino Craxi, ne fanno le spese tutti i giorni, ma gli esempi potrebbero continuare al’’infinito.
E questa volta è successo a Pistoia, più precisamente al Liceo Scientifico del Comune dove qualcuno ha manifestato la volontà di voler cancellare la sua intitolazione ad Amedeo di Savoia, Duca d’Aosta perchè anch’esso legato al periodo storico fascista.
Una variazione sul tema — il protagonista non è fra i più consueti al tiro al bersaglio — ma la radice del ragionamento è sempre la stessa.
Peccato che sull’eroe dell’Amba Alagi il sangue davvero ribolla a più di un cittadino, a più di un Italiano che ha a cuore e tiene particolarmente alla storia degli atti gloriosi dei nostri uomini e ciò a prescindere da ogni connotazione storico-politica e da ogni nostalgia che nessuno di noi ha e che non c’entra nulla con quello che ha fatto Amedeo Savoia Duca di Aosta, difendendo la nostra Patria e meritando l’onore delle armi da parte degli Inglesi che sono stati il Popolo più fieramente accanito contro il regime fascista.
Una storia di fulgido eroismo che non si è manifestata solo sulle alture dell’Amba Alagi ma che è proseguita nei campi di prigionia dove il Savoia è morto e che anche in precedenza aveva già dato prova di sé in più occasioni.
Un personaggio —Amedeo d’Aosta — che non si contraddistinse certo per una visione fascista e non fu mai annoverato fra i fedelissimi di Mussolini, anzi manifestó più volte distanza e contrarietà al Duce.
Invece di pensare a cancellare la memoria del nostro Paese — conclude l’esponente della Lega — come se bastasse cambiare una intitolazione di un Liceo per nascondere gli eventi del corso della vita delle generazioni italiane, provvediamo ad insegnare la nostra storia, spieghiamola ai ragazzi, ai giovani che studiano a scuola, senza condizionamenti di parte, con quanto c’è di bello e di buono e quanto c’è di brutto e di cattivo.
Se faremo così avremo fornito alle nuove generazioni gli strumenti per giudicare e farsi le loro idee, le loro opinioni, al contrario contribuiremo solo a maggiore ignoranza e maggiore divisione.
[cinzia cerdini]