LA FESTA DEL PARCO LETTERARIO PETROCCHI: BILANCI E PROSPETTIVE AD UN ANNO DALLA NASCITA

A Castello di Cireglio tre giorni di eventi, dal 2 al 4 settembre, fra trekking, musica, mostra mercato e molto altro. Nel programma la presentazione delle attività e dei progetti futuri, il confronto con le esperienze di altri Parchi letterari e l’esposizione di una ricerca sulla storia del paese attraverso le testimonianze

Autorità davanti alla casa natale di Petrocchi (foto Maurizio Pini)

PISTOIA. È in programma per il primo fine settimana di settembre, da venerdì 2 a domenica 4, la seconda festa del Parco letterario Policarpo Petrocchi di Castello di Cireglio (Pistoia), piccolo borgo sulla bassa montagna pistoiese, a poco più di un anno dall“inaugurazione ufficiale del 20 giugno del 2021.

Si inizia venerdì 2 con una camminata sui luoghi di Petrocchi nella città di Pistoia e si chiude domenica con una serie di appuntamenti fra trekking, yoga, musica, animazione, giochi, mostra mercato e altro ancora. Il clou dell’evento sarà però il sabato con la presentazione delle attività e dei progetti futuri, a cura del sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi e del presidente del Parco, Giovanni Capecchi, un dibattito con l’ospite della manifestazione, Claudia Baldin, presidente del Parco Letterario Francesco Petrarca di Arquà (Padova) insieme al presidente nazionale dei Parchi Letterari, Stanislao De Marsanich, oltre alla presentazione di una ricerca sulla storia del paese attraverso le testimonianze orali curate da Giovanni Contini, esperto della materia, alla presenza di Enzo Menchi, vice presidente di Uniser Pistoia e dello storico Claudio Rosati.

Il programma della festa del parco

LA NASCITA DEL PARCO PETROCCHI – L’istituzione del Parco letterario Petrocchi, dedicato al famoso scrittore, filologo e lessicografo di Castello di Cireglio (1852 – 1902), è stata formalizzata nell’Aprile del 2021 con la convenzione fra Giunta comunale di Pistoia e Paesaggio Culturale Italiano, la società che gestisce il marchio dei Parchi letterari, ed è stata possibile grazie all’iniziativa di tre associazioni del territorio, Onore e Lavoro, Amo la Montagna e Storia e Città.

“I Parchi letterari creano un nesso tra letteratura, territorio ed economia – spiega Giovanni Capecchi, docente di letteratura italiana all’Università per Stranieri di Perugia e presidente del Parco Petrocchi –. L“aspetto culturale è rilevante, ma fondamentale resta la ricaduta del progetto in termini di salvaguardia e di promozione del territorio.

Nel caso del Parco Petrocchi la memoria dello scrittore e lessicografo si sposa con progetti di recupero territoriale, con iniziative di valorizzazione delle produzioni tipiche, con attività che rafforzino in montagna un turismo sostenibile legato al verde e alla cultura”.

Il taglio del nastro nel 2021 (foto Maurizio Pini)

LE ATTIVITÀ DEL PARCO – Il Parco letterario prevede diverse possibili attività: camminate lungo i luoghi “raccontati” da Petrocchi, presentazione di libri e letture, mostre mercato dei prodotti tipici locali e degustazioni, rappresentazioni teatrali, musicali, spettacoli ed eventi culturali in genere. Tutto ciò andrà di pari passo con l’istituzione di un sistema di ospitalità diffusa, mettendo in rete le strutture ricettive esistenti, oltre alla realizzazione di un vero e proprio percorso museale espositivo su Petrocchi.

COSA SONO E CHE OBIETTIVI HANNO I PARCHI LETTERARI – I Parchi letterari, ideati nel 1992 da Stanislao Nievo, pronipote dello scrittore risorgimentale Ippolito Nievo, sono oggi 30 in tutta Italia, alcuni con alle spalle una storia ventennale, altri di più recente costituzione, mentre il progetto ha iniziato a diffondersi anche in Europa.

Gli obiettivi sono la valorizzazione del territorio nel suo insieme, partendo da uno scrittore e/o da un testo letterario, la promozione di un turismo consapevole e sostenibile, che faccia consolidare o nascere forme di micro-imprenditorialità legate all’ospitalità e alle produzioni tipiche e la tutela del territorio, preservandone la storia e le caratteristiche.

[paolo vannini]

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