Tutto come da copione: se Firenze chiama, Lamporecchio risponde presente.
LAMPORECCHIO. Il Consiglio comunale di lunedì scorso (seguito da alcune centinaia di persone su youtube) è stato l’ennesimo esempio della “fine” della politica locale. Un mondo che si muove al di fuori della condivisione delle scelte.
L’intervento della Consigliera regionale Silvia Noferi (M5S), di rappresentanti delle associazioni che si occupano della materia, di cittadini comuni, non hanno impedito, come previsto, alla politicamente peggior Giunta della storia di Lamporecchio di approvare gli atti che porteranno alla finanziarizzazione (e poi quotazione in borsa) dei servizi pubblici quali acqua, rifiuti, gas, ecc. Il solito grande e costoso apparato gestionale vendutoci come panacea dei mali creati dagli stessi che oggi propongono la falsa soluzione, la Multiutility, che genererà ulteriori inevitabili danni.
È sempre così: ogni tot anni “si cambia” e poi, alla fine, ciò che muta veramente, in peggio, sono i servizi, aumentano i costi, la gente è sempre più massacrata da tasse; queste società necessitano di sempre più denaro e puntano agli utili, al profitto, dimenticando sempre più i servizi.
I risultati li vediamo in questi giorni a livello internazionale e nelle nostre bollette, il ruolo decisionale della parte pubblica si è volatilizzato e chi ci rimette sono famiglie ed imprese. Si quota in borsa, si sta alla speculazione e la politica si lega le mani sempre più.
I piccoli comuni come il nostro verranno esautorati di ogni minima residua possibilità di scelta, di decisione, assisteranno masochisticamente compiaciuti alla loro completa e definitiva marginalizzazione e con essi i cittadini subiranno scelte non condivise, senza essere stati informati a dovere e senza poter più intervenire. Al Partito Democratico piace così tanto questo modus operandi che è stato capace di convincere anche quei partiti e certe amministrazioni di centro destra (si veda Pistoia), piegatesi con poco sforzo all’operazione.
A Lamporecchio, la totale inconsistenza politica del Sindaco, degli assessori Tronci e Bochicchio, (oltre il silenzio assordante degli altri) è stata così palese che il consiglio è stato visto veramente da tante persone stavolta, da cittadini e non solo, in presenza e video. Stavolta il carico da novanta è rappresentato dal consiglio aperto agli interventi del pubblico, richiesto e voluto dal sottoscritto, si badi bene.
Mentre comuni come Agliana votano contro questo progetto pieno di rischi ed insidie, finanziariamente pericoloso, contrario alla volontà popolare (referendum 2011), non democratico perché non condiviso dall’origine con i cittadini, il Consiglio sceglie di assecondare il volere della politica fiorentina, cui evidentemente non si può dire di no. È a dir poco incredibile sentir dire all’assessore Bochicchio che “loro” non hanno certe specifiche competenze per poter entrare nel merito della questione…ma allora con quale criterio ha votato? Chi le dovrebbe avere? Ma come fa un assessore e consigliere a dire certe cose?
Sindaco e vicesindaco hanno fatto, con molto imbarazzo dopo il mio intervento, una grande arrampicata sugli specchi, senza capo nè coda sul piano sostanziale, senza riuscire a dare una benché minima giustificazione del voto espresso. Vi invito ad ascoltarle, come tanti di voi avranno già fatto, basterebbe per mandarli a casa.
Le opposizioni (Lega assente, Centro Destra incapace, come sempre, di dire una parola contro la Giunta) non pervenute. La “mitica” società civile, quelli che si impegnano solo poco prima delle elezioni perchè hanno da fare, rigorosamente nella finestra del dissenso concessa dal sistema, erano tutti a casa, proprio oggi che avrebbero potuto dire qualcosa, mostrarsi in pubblico, prender parola. Chi ha parlato tra il pubblico non era di Lamporecchio, nessuno…sarà un caso? Qualche cittadino comunque c’era.
Dove volete andare lamporecchiani? Ditecelo, fateci capire se è così bello osservare il crollo dell’era renziana del partito democratico locale solo per il gusto, un po’ retrò, di sostituirlo con la “vecchia guardia” più qualche innesto nuovo…padri e figli hanno gli stessi debiti politici, le stesse responsabilità. Solo che in politica non si eredita con beneficio d’inventario, a queste latitudini.
Assurdo che ad invitare rappresentanti del consiglio regionale, associazioni informate sui fatti come Acqua Bene Comune, per informare i cittadini, sia stato il sottoscritto, il M5S e non il Sindaco oppure gli assessori, persino il PD avrebbe potuto farlo, i partiti di centro destra…. macchè. Tutte tessere dello stesso mosaico.
Una riunione pubblica sarebbe dovuta avvenire ben prima, non al momento del voto scontato e favorevole. Menomale che il PD vuole tornare tra la gente. I dibattiti loro evidentemente li fanno ai circoli, con tanto di bandiera alle spalle, tra pochi eletti. Come fecero per la questione passi carrabili provinciali col Sindaco; tuttavia il luogo deputato a ciò sono le sedi istituzionali come il Consiglio.
Vorrei sottolineare che le associazioni avevano mandato una PEC il 27 settembre scorso con tanto di disamina tecnica sulle criticità dell’operazione, chiedendo di consegnarle ai consiglieri affinchè votassero con maggior cognizione di causa…ciò non è avvenuto. Perchè?
La proposta del M5S Lamporecchio è stata quella, molto concreta, di un ricorso al TAR con richiesta di sospensiva urgente avverso il provvedimento. Chi la vorrà raccogliere trova il nostro appoggio.
Se quanto visto in consiglio è il modo di gestire la politica, il pubblico dibattito, di fare scelte che imbriglieranno i cittadini di Lamporecchio e della Toscana fino al 2100 (duemilacento), allora si battano bene il petto coloro che hanno alimentato questo modus operandi e che l agente se li ricordi uno ad uno. Chi ha voluto fortemente questa amministrazione al punto da riconfermarla nel 2019, coloro che hanno dato un mandato lungo dieci anni al Sindaco Torrigiani ed alla sua Giunta, dove sono? Si sono persi per strada dopo le primarie del 2014 e la riconferma del 2019? Incredibile Lamporecchio.
La soluzione è semplice: va azzerata questa classe politica locale (dentro e fuori le istituzioni) che ogni volta che agisce…fa danni. Vanno messi cittadini di buona volontà e competenza dentro le istituzioni, gente che con questo sistema politico non ha nulla da spartire.
Luca Parlanti — Consigliere Comunale M5S Lamporecchio