Domani venerdì 11 novembre 2022 ore 21:00 cinema teatro “Ambra” Poggio a Caiano. Per 17 anni tennero una missione nella città da dove 40 anni dopo Xi Jinping iniziò a scalare il potere
POGGIO A CAIANO. In materia di PIL, oggi è una fra le prime 20 aree regionali del mondo e ogni anno una sua città, Xiamen, ospita uno fra gli appuntamenti chiave per tutte le aziende che vogliono entrare nel mercato cinese. È la regione cinese del Fujian, quella dove 90 anni fa arrivarono dalla Toscana sei suore “Minime del Sacro Cuore” per aprire una missione cattolica.
Allora il Fujian era realtà molto povera, con grandi difficoltà nei collegamenti interni: oggi è una fra le realtà più dinamiche della Repubblica Popolare Cinese. La città di Ningde, dove le suore francescane svolsero la loro missione, oggi conta 3,3 milioni di abitanti e ospita il quartiere generale di uno fra i maggiori gruppi al mondo per la produzione di batterie per le auto elettriche.
Lo scrive Giorgio Bernardelli, coordinatore editoriale dell’agenzia giornalistica “Asia News”, in un testo che sarà presentato a Poggio a Caiano questo venerdì 11 novembre (ore 21, cinema teatro “Ambra”) durante un incontro per ricordare la partenza, 90 anni fa, di queste religiose francescane verso la Cina.
Nel nome della loro fondatrice, la Beata Margherita Caiani, si imbarcarono a Brindisi e raggiunsero la terra che allora si chiamava Funing, nel nord est del Fujian, dopo due mesi di faticoso viaggio. Lì restarono per 17 anni, fino al maggio 1949 quando il regime di Mao le costrinse a fuggire abbandonando una missione, un asilo, una scuola dove si erano fatte ben volere dalla popolazione, in particolare dai più poveri.
Organizzata dall’Istituto delle Suore Minime, che ha la Casa Madre proprio nel comune mediceo, la serata ruoterà attorno a due pubblicazione: una (“Estamos en China”, curata da Emilio Giovanneschi) tratta dai diari delle suore e l’altra (“Con gli occhi puntati lontano”) per approfondire e attualizzare la vicenda anche con riferimento ai rapporti odierni fra Repubblica Cinese e Stato del Vaticano.
Centrali i due scritti di Bernardelli sul fatto che questa regione sia “snodo cruciale per la Cina di oggi”. Due elementi lo confermano: fra il 1988 e il 1990, a capo degli organismi locali del partito comunista c’era l’attuale presidente cinese Xi Jinping che iniziò la sua ascesa proprio nella città dove decenni prima risiedevano le Minime. Va poi ricordato che le coste del Fujian sono molto vicine, appena 126 chilometri nel punto più stretto, dall’isola “ribelle” di Taiwan. Un territorio oggi strategico.
Moderato da Gianni Rossi, direttore di TVPrato, l’incontro ruoterà sulle pubblicazioni (l’ultima contiene anche uno scritto di don Pietro Wang sacerdote cinese che in diocesi di Prato è cappellano della comunità cattolica locale) e su un video con foto inedite sulla presenza delle suore fra il 1932 e il 1949.
Previsti i saluti di suor Annalisa Colli, madre generale delle Minime, del sindaco Francesco Puggelli, del vescovo di Pistoia Fausto Tardelli. Verranno anche presentate le schede di queste sei religiose (Giacomina, Salvatrice, Edvige, Bruna, Teobalda, Salesia): donne coraggiose che spesero buona parte delle loro giovani vite a servizio del Vangelo e della promozione umana.
Il ricavato della serata sarà devoluto alle attività missionarie svolte oggi dalle “Minime” (presenti anche in Brasile, Egitto, Betlemme, Giordania) nella difficile realtà dello Sri Lanka.
[banchini — minime sacro cuore]