Non avrei mai creduto che la procura della repubblica di Pistoia fosse un covo di sostanziale illegalità perpetrata ai danni del cittadino senza difese; che certi pubblici ministeri si lasciassero trascinare dai fiumi di melma che esondano portando via ogni parvenza di legalità…
Alla fine la realtà è quella che è, non quella che decidono i giudici
CHE LOGICA INFERNALE
SE A FAR LE SPESE È IL CITTADÌN NORMALE
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Per poter fare ciò che vogliamo senza correre rischi di sorta, forse l’unica via di fuga è prendere la cittadinanza dei rifugiati di Aboubakar Soumahoro e scrivere libri di rivolta laureandosi, come altri campioni ben noti, all’Università Federico II di Napoli, sfornatrice da sempre di menti eccelse targate Antonio Gava, pur’egli figlio della Federico II.
Saremo certi che, se ci prendono a rubare, prima ci fermano, ma poi ci lasciano andare con una pacca sulle spalle, una manciata di € e anche del cibo da sgranare.
Resto allibito della superficialità con cui i giornalisti di oggi (tutti sistemati per tessera o religioso silenzio) trattano certi temi, pronti a schierarsi non con chi è buon cittadino, ma con chi fa apologia di tratta di schiavi. E se fossimo in un paese serio, i poliziotti “buoni” sarebbero già sotto commissione di disciplina.
Non avrei mai creduto che in vecchiaia mi dovessi trovare dinanzi a politici e amministratori di cacca. E la fila è interminabile: da Marco Mazzanti, alla Sabrina Sergio Gori, al sindaco baccalà/stoccafisso Ferdinando Betti, troppo legato a personaggi mitologici della Misericordia, in comuni rossi come Montale guidati da legali – penso all’avvocato Guido Giovannelli, un prezzemolo radicato dappertutto: curia pratese compresa e mal-traffico delle cooperative di accoglienza –; a tipi come quel disturbato epigastràlgico ruminante di Luca Benesperi, malguidato dal senatore La Pietra, ma capacissimo di essere un sublime calunniatore.
Non avrei mai creduto che la procura della repubblica di Pistoia fosse un covo di sostanziale illegalità perpetrata ai danni del cittadino senza difese; che certi pubblici ministeri si lasciassero trascinare dai fiumi di melma che esondano portando via ogni parvenza di legalità; che giudici, cancellieri, impiegati, preferissero decidere non studiando i casi con attenzione, ma stando a sentire certi colleghi poco credibili, Curreli in primis, ma anche Giuseppe Grieco in secundis.
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Insomma: tra abusi d’ufficio, favoritismi, occhi chiusi, invenzioni di reati che non esistono e volontà di far tacere chi zitto non starà mai, da una quindicina di anni non fo altro che vomitare per il disgusto che suscita una nostra amministrazione giudiziaria che può essere solo sistemata in un unico modo: un’aratura a taglio profondo del campo e una semina di sale, per almeno 50 anni di infertilità del terreno.
Le vittime sarebbero i rifugiati? Non esiste, cari salvatori del mondo. Le vittime siamo noi, i cittadini normali che, anche solo per aver chiesto che la giustizia facesse il suo corso imponendo l’applicazione della legge sulle strade vicinali e le interpoderali, vista l’ignoranza macroscopica di magistrati come Curreli, Grieco, Gaspari, Martucci; e vista l’assoluta non volontà di affrontare il problema, finiamo ai domiciliari per 104 giorni e poi veniamo condannati a 2 anni e 10 mesi.
La domanda è questa: ma Luca Gaspari, impreciso, parziale, chiaramente impreparato, cialtronesco nel suo lavoro d’indagine, non si vergogna di aver fatto quello che ha fatto solo per non deludere un sostituto avvezzo fin dall’inizio a fare sparire interi fascicoli…?
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]