Domani venerdì 6 gennaio cucina, drink, musica e arte si uniscono grazie a due grandi artisti: Estmode e Simone Papion
PISTOIA. Dal 15 dicembre, il centro di Pistoia si è arricchito di una nuova esperienza. Bhash, il nuovo cocktail bar creato dal designer Fabio Madiai e realizzato grazie all’investimento degli imprenditori fiorentini Enrico Simoncini e Costantino Colonnna, anche ex calciatore delle formazioni giovanili di calcio di Pistoiese e Fiorentina, sta infatti riscuotendo un grande successo.
Un mix tra le culture occidentali e orientali, e un impatto estetico importante, sono alcune delle caratteristiche di questo nuovo spazio che sorge nei locali della ex chiesa sconsacrata di Santa Maria del Giglio.
Una bella ventata di novità per la città che, nel centro storico, oltre alla vastissima offerta enogastronomica, oggi presenta anche una proposta in chiave internazionale.
Bhash, infatti ha azzerato le regole canoniche del food e del drink, facendole riscriverle dal comportamento delle persone, dalle loro scelte, i gusti, la libertà di essere loro stessi. Perché nel nuovo locale pistoiese cucina, drink e musica si accostano in maniera raffinata, senza una sequenza prescritta, nel tentativo di generare nuove emozioni sulla scia dei grandi locali internazionali.
Ne è prova la serata in programma venerdì 6 gennaio: Elevation, esperimento polisensoriale con una cucina che viaggia lungo le terre della Toscana, i cocktail che spaziano sul banco degli american bar delle capitali europee e una musica di visione mondiale.
Momenti assolutamente da non perdere che vedranno protagonisti in consolle due grandi artisti di fama internazionale: Estmode e Simone Papi, già collaboratore come tastierista, produttore e arrangiatore di Francesco Nuti per le colonne sonore di Willy Signori e vengo da lontano, Caruso Paskosky, di Raf, Marco Masini, Laura Pausini e molti altri. Insieme hanno fondato il progetto Vidre Production che ha spinto i confini di quello che si può fare con un EP. Una proposta musicale sperimentale, totalmente in vinile, con dischi che sono pezzi unici, vere proprie opere d’arte disegnate e incise a mano.
“In un momento storico dove la musica underground diventa per lo più business — hanno dichiarato — dove tutto è uguale, dove il mercato decide cosa produrre, abbiamo voluto dissociarci e creare una serie unica dove la musica è al centro. Le copertine disegnate a mano tutte diverse tra loro, con vinile inciso a mano, numerato per l’incisione come un diamante. Non è solo un disco da suonare ma un pezzo unico da custodire con cura come una cosa preziosa. Vidre è per sempre”.
Appuntamento assolutamente da non perdere Venerdì 06 gennaio al nuovo locale di via del Giglio, Bhash.
[andrea spadoni]