Ancora a proposito delle spese raddoppiate per i lavori di ristrutturazione degli spogliatoi del campo sportivo Barni
SERRAVALLE. Alla questione sollevata circa le spese raddoppiate per I lavori di ristrutturazione degli spogliatoi del campo sportivo “G. Barni” (da 550 mila euro a oltre un milione di euro) per ora nessuno ha risposto in maniera ufficiale.
Il vicedindaco è intervenuto con un commento FB al comunicato di Serravalle Civica, dove ha citato la sottoscritta, anche se il comunicato non era a mia firma. Ormai non mi scandalizzo più: a Serravalle la giunta parla attraverso FB, maltrattando pure i cittadini interessati alla cosa pubblica, che invece dovrebbe lodare e incoraggiare.
Siccome il vicesindaco ha fatto esplicitamente il mio nome, ho deciso di intervenire, ma, a differenza di lui, attraverso strumenti ufficiali e accreditati, perché i cittadini possano essere informati e possano riflettere.
Lasciando da parte la marea di fandonie dette sul mio conto, che lasciano il tempo che trovano (tattica ormai nota per distogliere l’attenzione su un problema vero e scomodo), vorrei concentrarmi sul tentato abbozzo di risposta (aumento spropositato del prezzo delle materie prime), per invitare il vicesindaco a rispondere ad una ulteriore domanda.
A me interessa il nocciolo della questione: le sue accuse infondate e le sue supposizioni non mi riguardano, sono un problema suo; non a lui devo rendere conto del mio agire politico, ma solo ai cittadini.
Confrontando i quadri economici delle due previsioni di spesa, la voce che riguarda il prezzo dei materiali non viene neppure contemplata, per cui il costo relativo non può essere quantificato. Appare invece molto più che duplicata la somma preventivata per gli interventi tecnici e amministrativi, per le spese di segreteria e per pareri e autorizzazioni, per imprevisti e arredi, che, secondo le sue affermazioni, avrebbe dovuto rimanere inalterata.
Invitiamo pertanto il vicesindaco a motivare pubblicamente nel dettaglio l’aumento complessivo della spesa per l’opera in questione.
Nelle relazioni private chiedere è lecito e rispondere è cortesia. Nel rapporto con le istituzioni per i cittadini chiedere è legittimo e per le amministrazioni rispondere è doveroso. Vediamo se il vicesindaco continuerà o meno a disconoscere i propri doveri istituzionali e a confermare pure la sua personale maleducazione.
Elena Bardelli
Referente Serravalle Civica
Segretario Movimento Aurora