la bella[?] montagna. I GIARDINI PENSILI DI SAN MARCELLO

San Marcello come Babilonia. “Una meraviglia della natura che da tempo nasce e si sviluppa giorno dopo giorno sul tetto della biblioteca comunale”

Sì, vi vergognerete delle querce di cui vi siete compiaciuti. Arrossirete dei giardini che vi siete scelti – Isaia 1, 29

SAN MARCELLO.

Indubbiamente bisogna riconoscere che l’amministrazione di San Marcello Piteglio, in determinati campi è all’avanguardia, quel magnifico giardinetto pensile che da tempo nasce e si sviluppa giorno dopo giorno, naturalmente, sul tetto della biblioteca comunale, una meraviglia della natura da esportare come esempio, senza alcun dubbio e sotto certi versi richiama alla lontana, ma molto alla lontana, i giardini pensili di: oh pardon, chiedo venia, la foga mi stava trascinando nel dire uno sfondone “di Babilonia”; ma volevo dire, invece, alcuni innovativi grattacieli di Milano.

Ora bando alle facezie, e torniamo alla realtà dei fatti, ho atteso dei mesi prima di uscire con questo scritto, nella speranza, vana, che qualche responsabile dell’amministrazione comunale, si rendesse conto di quello che succede quando piove e del perché la canala di gronda, lato nord, della biblioteca, che sporge davanti all’ingresso dell’ufficio Servizi Sociali, non riesce a ricevere l’acqua della pioggia, per cui c’è uno scroscio continuo di acqua piovana che non fa altro che creare danni, sia ai travetti di legno sottogronda che alla porta d’ingresso dell’ufficio suddetto, con l’aggravante che può, sotto un temporale di forte intensità, staccarsi tutta la parte di “giardinetto “ che sporge dal tetto stesso, facendo piombare a terra, speriamo non accada mai, sulla testa di qualche passante.

I giardini pensili della biblioteca comunale di San Marcello Pistoiese

Come si può configurare questo disinteresse, questa apatia? Eppure la biblioteca comunale è un bene pubblico da mantenere in tutta la sua efficienza, tra l’altro basterebbe poco intervenire subito, per ripulire la parte di tetto invaso dal “giardinetto” che poi non sono altro che erbacce, e non aspettare che si producano danni maggiori, per poi essere costretti a risanarli con costi di una certa entità e soprattutto, con soldi pubblici da gestire con la massima attenzione, che poi altro non sono che le tasse pagate dai contribuenti, tasse che pesano molto sulle famiglie, specie in questo momento storico, dove l’inflazione altissima, i costi elevati dell’energia, fanno sì che il carrello della spesa si assottiglia sempre di più, visto i prezzi dei generi alimentari andati alle stelle, per non parlare di tutte le altre spese che i cittadini devono sostenere per un menage familiare dignitoso.

Michele Giannini

Dal programma elettorale di Nabucodonosor II
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