Il noto giornalista italiano ha partecipato varie volte alla Marcia per la Giustizia promossa dalla associazione internazionale quarratina. Minà conobbe Lula grazie a Antonio Vermigli
QUARRATA. [a.b.] A 84 anni è morto oggi una delle icone del giornalismo: Gianni Minà. Un amico di Quarrata grazie al forte legame instaurato negli anni con Antonio Vermigli della Rete Radiè Resch di Quarrata.
Fu lo stesso Vermigli “un generoso ex postino di Quarrata che tiene in mano da molti anni la Rete Radiè Resch (una rete della sinistra cattolica)” – come ha scritto recentemente Minà – a presentargli il presidente del Brasile Lula “prima che diventasse presidente”.
“–. Ogni anno mi portava a casa questo interessante metalmeccanico brasiliano e con lui stavamo interi pomeriggi a parlare. Finchè divenne presidente del Brasile e fu naturale intervistarlo. Le grandi amicizie e le grandi interviste, per quanto mi riguarda, sono spesso iniziate così”.
Nel 2018 Minà partecipò per l’ultima volta alla marcia per la giustizia Agliana Quarrata, un appuntamento a cui ha presenziato varie volta sin dai primi anni. Nel 2003 in occasione della decima edizione su “I diritti degli altri” in piazza Risorgimento era a fianco di Beppe Grillo, Gherardo Colombo, Gian Carlo Caselli, Gino Strada e Alex Zanotelli non mancando mai agli inviti di Antonio Vermigli e della Rete Radiè Resch.
Da giornalista Gianni Minà ha spesso contribuito con i suoi articoli alla pubblicazione redatta dall’associazione di solidarietà internazionale che trova a Quarrata uno dei gruppi più attivi.
Giornalista, scrittore, conduttore televisivo Gianni Miná soffriva di una malattia cardiaca.
“Non è stato mai lasciato solo, ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari”.