ostaggi. I VICOFARINI COSTRETTI A CHIEDERE AIUTO ALLA CITTÀ PERCHÉ CHI DOVREBBE VIGILARE DIRIGE IL TRAFFICO DEGLI ILLEGALI

Abbiamo ricevuto la richiesta di pubblicizzare questo appello dei residenti di Vicofaro. E lo facciamo subito, come subito pubblichiamo (contrariamente a altri organi di stampa) tutto ciò che ci viene sottoposto all’attenzione



 

Il sostituto Claudio Curreli per chi lavora? Per lo stato, per i migranti clandestini o per sé? E perché nessuno dei suoi superiori dice niente? Sono forse tutti d’accordo e quindi felici e corrèi?

 

Visitate questo link e, se credete, firmate la petizione che contiene.

Pistoia, la grande capitale della cultura italiana 2017, ha una sua comunità ostaggio degli irregolari: così definiti da don Biancalani stesso che, quando ci ha scritto, ci ha fatto sapere che i suoi ospiti sono tutti fuori del pentagramma; giovani che sono usciti dai circuiti regolari dell’accoglienza.

Noi possiamo fare davvero poco contro il blocco monolitico della autorità – civili e religiose – che determinano, contro ogni logica e ogni principio di legalità, la vita di un intero rione della città.

Alla fine tutti se ne lavano le mani: da una parte Tomasi ordina e, dall’altra, chiesa – e soprattutto – magistratura fanno in modo da bypassare il problema anche con una Regione Toscana che foraggia questa istituzione extra ordinem, ma più importante di tutte le altre istituzioni dell’ordinamento.

Non si tratta di essere cattivi contro altri che, invece, sono buoni. Si tratta, siamo convinti, di dare a ciascuno il suo. A Pistoia, al contrario, il suo tocca agli estranei, mentre i cittadini diventano ostaggi delle famose, inefficienti, inconcludenti, dannose «autorità costituite» così decantate in procura.

Don Biancalani ha ragione quando ci parla di Cristo, di cristianesimo e di accoglienza. Ha torto, però, quando io non vedo in nessuna parte delle sacre scritture, un Cristo che butta fuori di casa gli abitanti della sua terra per consentire a invasori irregolari (perché di questo si tratta) di installarsi per obbligo e per forza da qualche parte, condizionando la vita degli ebrei suoi contemporanei.

Ma le «autorità costituite» li risolvono i problemi o li creano?

L’unico esempio che mi viene in mente, a questo proposito, è un Cristo che, in quanto uomo, incazzato della presenza dei mercanti nel tempio, piglia una bella frusta e con essa libera dall’obbrobrio quella che lui stesso considera la “casa di suo padre”.

Allora viene da pensare alla discarica del dormitorio di Santa Maria Maggiore, che ha preso il posto della chiesa di cui alcuni residenti rivendicano, giustamente, l’uso appropriato.

E nient’altro possiamo fare che grattarci in testa per lo sconforto nel vedere che, appunto, chi dovrebbe garantire la legalità gira tranquillamente gli occhi dall’altra parte e lascia che gli italiani di Vicofaro siano trattati da negri da parte non solo dei neri, padroni di fatto di Vicofaro, ma perfino della procura più che padrona delle nostre vite e non di rado perfino con diritto di vita e di morte.

A forza di libertà e di Costituzione abbiamo costruito davvero una bella Italia!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


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