Si inizia con la notizia-delizia per palati alla liquirizia e si finisce culo-a-strisce con l’indignazione-abiezione dedicata al popolo coglione. Ecco i risultati dell’indottrinamento del 68 che urlava “Uccidere un fascista non è reato: la resistenza ce l’ha insegnato” e che ha elevato al ruolo di politici gente come il Santori di Bologna…
QUALCUN CHE GLIELE SUONI GLI CI VUOLE
A QUESTI PAPPIGIÀN DELLE BRACIOLE!
Il post della Maestripieri da Pistoia, che ci parla di donne stuprate dai partigiani, non mi fa né caldo né freddo. La domanda che, da “essere penZante”, mi pongo è invece questa: vero o falso quello che dice l’attivista lapidata di FdI?
Il nòcciolo della questione sta qui. Fatto è che di penZanti oggi, al mondo, ce n’è più pochi. E per questo basta vedere tutti i deficienti (governo compreso, filoeuropeista: bella giravolta, Giorgina!) che inneggiano alle armi all’Ucraina: per difendere, ovviamente, la democrazia amerikana da Bidet, più che da Biden.
Furfaro si inalbera come un serpe incazzato. Il suo cognome dovrebbe derivare da un soprannome dialettale basato sul termine calabrese furfarèddru che significa “discolo, ragazzo troppo vivace”, detto di chi si accende come un fiammifero (vedi qui).
Vivace, però, non mi sembra poi tanto, specie sotto il profilo logico-deduttivo. E spiego.
Se Furfarèddru avesse le prove che la Maestripieri spara cazzate vergognosamente false, dovrebbe dirlo e mostrarne la giustificazione documentale.
Ma lui no: si limita – come tutti, indistintamente, oggi – a schleineggiare (ecco un mio nuovo neologismo) con il significato di «parlare a vuoto tipico non di Madame de Staël, ma di Donnaccola de Vogue».
Il giudizio è sempre e comunque di marca moralistico-impositoria: perché, finita la chiesa dei preti normali, il gaysmo pervadente, che ruota e incula fra gli altari e le sacrestie, permette ai dem-piddì, di prendere il posto dei “correttori morali” di un tempo: proprio loro che non sanno nemmeno sbianchettare una mosca su una battuta di Olivetti Lettera 22 o 32. O il buco del culo di Crocetta, per fare un altro esempio.
Furfaro che interviene, non si rende conto che lui è solo un Turista per caso. Che è passato deputato perché era un pomodoro che si è trovato, casually, nel passatutto al momento giusto perché generato (non coscientemente: per ignoranza) dal disorientamento del suo adorato PD, o Passato Dipomodoro (o di Soumahoro, dipende). E pensare che dovremo anche mantenerlo con la penZione da deputato, maledetta l’ItaGlia…
A forza di suonare il solito petofono dal 68 ad oggi; a forza di infarcire la pubblica amministrazione di ideologizzati di sinistra; a forza di creare una giustizia fatta di militi rossi formati in Russia e trapiantati in Italia alla conquista del podere; a forza di rimpinguare la scuola di docenti somari perlopiù di sinistra (docenti del nulla, ovviamente, che non sanno); a forza di creare dirigenti scolastici che poi rubano perfino il burro dalla mensa dei ragazzi di Palermo, ma sono cavalieri antimafia; a forza di giornalisti leccaluco che hanno scelto quello dei politici e dei poteri diversi, per spalmarsi le papille gustative di Merdella al posto della Nutella: ecco come siamo stati ridotti.
L’Europa ci piglia per il culo e ci manda Di Maio nel Golfo: film appropriato? Scemo e più scemo. Macron ci piscia in capo e ci affoga di schiavi negri portati a barconate in Italia per troncarci le gambine; la Germania vola per i suoi venti, perché ha ancora il culo di avere il vento in poppa dal punto di vista economico-neonazis; gli uomini della destra, infinocchiati (presto anche di fatto) dalla sinistra, si stanno già accomodando sul tappeto da preghiera in attesa della Profetessa di Vogue che imponga di prenderlo in culo con grazia e rassegnazione perché incularsi fa bene al clima e non solo: e questo è il futuro.
C’è solo da chiedere, a questi campioni di cazzarole, sia di destra che di sinistra che di centro: ma se vi faceste delle analisi del sangue per scoprire se avete l’HIV e il medico vi scrivesse sopra che siete sani come delle sardine pur sapendo che siete impestati, glielo fareste un bell’applauso a chi vi sta inculando a sangue o vi incazzereste a morte perché vi ha taciuto la verità e vi manda a morì ammazzati?
Lo stesso è quando sbraitate e date di pezzi di merda fascisti a chi parla di 25 mila donne violentate dai partigiani.
Chiedetevi, campioni della post-ideologia, democratici e antifascisti della beata minchia, se è vero o no.
E anche voi tutti insieme – destre, centri e sinistre condizionati dal refrain rossastro da condilomi post-sessantottini –, vergognatevi di essere come siete.
In altri termini: stronzi senza dignità.
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Quando non c’è libertà di espressione, quando sono vietate certe parole, quando è vietato pensare, quando si cerca di imporre alla gente il finocchismo gayo di stato: chi chiama le cose col proprio nome, chi dice ciò che pensa, chi sceglie la normalità naturale del sesso, chi è espressivamente scorretto ,a profondamente rispettoso degli altri e delle loro scelte, rappresenta davvero ciò che si festeggia (ma solo bestemmiando) il 25 Aprile schleinoso, cioè l’unica autentica
RESISTENZA