“Come cittadini avremmo preferito che la priorità venisse data ai servizi educativi e scolastici o comunque ai servizi alla persona”.
SERRAVALLE. Nel Comune di Serravalle ultimamente è tutto un susseguirsi di feste, sagre ed eventi di intrattenimento. Non siamo contrari alle manifestazioni di carattere folcloristico, culturale e fieristico. Anzi! Ben vengano i momenti di svago e di socializzazione — soprattutto dopo la pandemia — che hanno sempre ricadute positive sul commercio e sull’’economia del territorio.
Siamo anche favorevoli ai contributi elargiti ai comitati e alle associazioni per la loro organizzazione, a patto però che il Comune abbia la disponibilità economica necessaria e non aumenti le tasse.
L’Amministrazione Comunale però, in sede di presentazione di bilancio preventivo, si è lamentata per le ristrettezze economiche che l’avrebbero costretta ad aumentare l’addizionale IRPEF. Qualcosa non torna.
Visto che il Comune ha comunque soldi da spendere (prelevati dalla busta paga dei cittadini?), ci chiediamo: perché non ha pensato prima a rendere gratuito il prescuola e il postscuola, come avviene in molti comuni toscani e italiani? Oppure ad abbassare le tariffe per accedere a tali servizi e a permettere le riduzioni in base all’ISEE, come avviene per tutti gli altri servizi?
Perché non ha provveduto ad eliminare il versamento di 40 euro per l’iscrizione alla mensa scolastica?
Come cittadini, interpretando il pensiero di molti genitori lavoratori, avremmo preferito che la priorità venisse data ai servizi educativi e scolastici o comunque ai servizi alla persona.
Questa era la nostra posizione quando militavamo in Fratelli d’Italia, che era all’opposizione —condivisa peraltro dai vertici provinciali del partito —e tale rimane anche adesso.
Non siamo certo noi ad aver tradito quella che era la linea politica del centrodestra a Serravalle Pistoiese.
Serravalle Civica