Edoardo Prestanti: “Le 42 telecamere installate su tutto il territorio comunale funzionano e sono continuamente sotto l’occhio vigile dei tecnici. Quella di piazza Battisti a Comeana è l’unica temporaneamente spenta perché in manutenzione”
CARMIGNANO. “Le nostre 42 telecamere installate su tutto il territorio comunale e continuamente sotto l’occhio vigile dei tecnici sono pienamente funzionanti e aiutano continuamente gli inquirenti a chiudere indagini delicate.
È persino difficile quantificare quante volte le forze dell’ordine acquisiscono dati e filmati dal nostro sistema, perché da tempo abbiamo concesso alla polizia e ai carabinieri delle città limitrofe di accedervi direttamente.
Da parte loro, infatti, non arrivano che sentiti ringraziamenti soprattutto per le caratteristiche dei dati e per la possibilità di inserire nel circuito black list di targhe sospette o ricercate, ottenendo di contro un segnale di allerta ogni volta che vengono inquadrate. Una serie di qualità che, a detta loro, rendono il nostro sistema fra i più efficienti supporti per gli investigatori”.
Il sindaco di Carmignano, Edoardo Prestanti, interviene per placare le polemiche scaturite dopo la spaccata avvenuta a Comeana nella notte fra mercoledì e giovedi, e scaturite per una videocamera di sorveglianza spenta per manutenzione.
“La telecamera di piazza Cesare Battisti, luogo in cui si sono concentrati gli atti vandalici, in questi giorni era spenta per un problema tecnico di connettività e di trasmissione delle immagini verso la centrale della polizia municipale, prontamente rilevato e in fase di risoluzione. Ma è l’unica, delle tante puntate su Comeana, ad essere stata temporaneamente abbuiata. Le altre funzionano e bene. Ricordo che furono proprio le varie telecamere a incastrare l’assassino di via Petrarca. Quindi, mi sento di rassicurare i comeanesi, che comprendo e a cui sono vicino, che questa maledetta coincidenza non impedirà ai carabinieri di capire la dinamica del 3 agosto, perché potranno contare anche su altri impianti video che contribuiranno di certo ad assicurare i colpevoli alla giustizia”.
“Vogliamo precisare – conclude – che nessuna legge ci impone di installare la videosorveglianza nel nostro territorio. La nostra è stata una scelta dettata dalla ferma convinzione che questi sistemi abbiano effetti positivi a caduta. Primo perché dovrebbero servire da deterrente ai malviventi, e in secondo luogo perché è una preziosa forma di collaborazione con gli organi di polizia per un paese più sicuro e vivibile. E infatti continueremo in questa direzione. Abbiamo, infatti, appena ottenuto dalla Regione Toscana i 25mila euro richiesti per installare altre tre, forse, quattro telecamere.
Non abbasseremo mai la guardia e saremo sempre pronti a collaborare con gli organi di polizia in nome della sicurezza pubblica. Abbiamo inoltre chiesto il Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica e organizzeremo incontri con i cittadini e le forze dell’ordine su tutto il territorio”.
[comune di carmignano]