Un ospedale sempre più Pet Friendly quello pratese che potenzierà l’aspetto terapeutico degli animali da compagnia nella cura e riabilitazione dei propri pazienti
PRATO. Oggi mandiamo in scena la gioia. La gioia di una paziente ricoverata presso il reparto di Neurologia dell’Ospedale di Prato che potrà avere al suo fianco il suo piccolo cane, Biro, durante il percorso di cure e riabilitazione. Il barboncino di due anni potrà infatti venire a trovarla durante l’orario del passo. Un’emozione unica per la signora poter finalmente stringere forte un pezzo della sua famiglia.
Il ricovero ospedaliero genera sempre ansia e tristezza e soprattutto la sensazione di un profondo allontanamento dagli affetti più cari, tra questi affetti troviamo sicuramente quello al proprio animale domestico. Èvper tale motivo che ieri mattina, la direzione dell’Ospedale, seguendo il Regolamento interno che permette la presenza di un animale da compagnia nei casi di ricovero, si è mobilitata per fare venire il piccolo barboncino a fare visita alla sua padrona, ricoverata all’Ospedale Stefano di Prato.
“Da qualche anno esiste una procedura che norma infatti l’ingresso ai reparti degli animali da affezione, ma fino ad oggi il solo reparto di Geriatria ne aveva beneficiato. Oggi siamo contenti e molto felici nell’aver organizzato questo incontro, che siamo sicuri aiuterà la signora nel proprio percorso di riabilitazione.
Dati i benefici dei pazienti nell’avere vicino un animale domestico e considerando l’importanza “terapeutica” che svolge la Pet Therapy, lavoreremo come ospedale e come reparto potenziando questo aspetto.” – afferma la direzione sanitaria dell’Ospedale di Prato sottolineando come: “Ovviamente, gli animali domestici possono entrare in ospedale soltanto rispettando alcune condizioni di sicurezza, che vengono fissate da ciascuna struttura.
Nel caso del nostro ospedale si richiede che l’animale sia coperto da tutte le vaccinazioni nonché da assicurazione e si chiede disponibilità alla persona che condivide la stanza con la paziente in questione a ricevere la visita, altrimenti si cercano luoghi e soluzioni differenti per poter realizzare l’incontro, nell’ottica di rispondere in maniera efficace a tutte le esigenze.”.