“Troviamo improprio, non degno di un sindaco, che Palandri accusi cittadini danneggiati da sue scelte di far perdere soldi pubblici al Comune. Difficile trovare reazioni così scorrette da parte di un sindaco. Se il TAR ci dovesse dare torto, le spese, salvo decisioni diverse, saranno tutte a nostro carico. Sarebbero invece a carico del Comune, come ovvio, se il TAR ci desse ragione. Ma in questo caso, avendo il TAR riconosciuto la non legittimità di una ordinanza firmata dal sindaco, potrebbe essere il sindaco stesso a dover rimborsare il Comune. Tutte cose che rientrano nella normalità di uno Stato di diritto”.
La controreplica prosegue. “Profondamente deludente è invece la reazione del sindaco. Da essa trapela una sorta di tentativo intimidatorio contro cittadini che, senza dover chiedere permesso al sindaco, hanno piena libertà di presentare un ricorso davanti a un atto da loro contestato.
“Quanto al numero dei firmatari – prosegue la nota – il sindaco tace sul fatto che accanto a noi, firmatari del ricorso, ci sono centinaia di cittadini che hanno firmato la petizione. Non è bello, per un sindaco che dovrebbe essere sindaco di tutti, polemizzare sul numero dei cittadini in disaccordo su sue scelte. E non è serio, da parte sua, dimenticare il motivo per cui agli incontri ci siamo presentati in pochi”.
Qui i firmatari del ricorso aggiungono un dettaglio. “Eravamo pochi perché ci era stato detto di non partecipare in più di 4 (quattro): questo, insieme alla presenza della Polizia Municipale, la dice lunga sul timore di confrontarsi con i cittadini. Perché, signor sindaco, invece di incontri a numero chiuso nel chiuso delle stanze, lei, su un tema così importante e che tocca tutti i poggesi, non ha mai convocato quelle normalissime assemblee pubbliche che in casi simili ogni sindaco, di qualunque colore politico, convoca e riconvoca per ascoltare e per spiegare?
Infine – così chiude la nota – “a questo punto non siamo né noi né il sindaco a giudicare. Il giudizio di merito spetta ai giudici amministrativi. In loro abbiamo piena fiducia. Dal sindaco ci attendiamo non polemiche né minacce più o meno velate ma lo stesso atteggiamento: piena fiducia nella giustizia”.