pinocchi. SU VIA TOBAGI FRANCESCHI HA MENTITO, MA ANCHE I SINDACI SONO RETICENTI

Con un ritardo di dieci giorni, l’Azienda Usl ci conferma che l’inceneritore è stato chiuso per evitare un sequestro. Questo non fu spiegato ai Sindaci che devono “restare al buio”: sul gioiellino di via Tobagi, meno cose sanno e meglio è. Ripartiamo dal comunicato video su Tvl, fatto – anch’esso – con un occhio bendato e svegliamo l’attenzione del f.f. Grieco e del capo scout Curreli che apprezzano tanto il giornalismo montanelliano…


L’Asl ci ha messo 40 giorni per rispondere che “non può rispondere”. Un vero problema per le “autorità costituite”?

 

PIANA. Franceschi ha mentito, ma noi lo sapevamo: ci siamo abituati alle sue uscite, ottime per intortare i vari personaggetti anonimi dei tre consigli comunali, primi i padroni Sindaci, la Presidente soubrette e i colleghi giornalisti della carta stampata che non vedono oltre al proprio naso e, soprattutto, non fanno domande uncorrect.

Noi non siamo comprensivi: altri sono dei conigli e si sono fatti spaventare dal processo politico tenuto contro Linea Libera con le condanne ai due giornalisti che hanno tenuto la “schiena diritta”, e che però non sono rieducati (e nemmeno premiati).

Nell’articolo del 7 giugno scorso, abbiamo denunciato a chiare lettere che il presidente Franceschi faceva delle dichiarazioni inverosimili, perché in contrasto con la relazione predisposta internamente per farsi finanziare 3 milioni di euro dai tre sindaci “sottomessi e ingannati”.

“Sottomessi” perché prendono atto delle indicazioni che provengono dall’azienda da loro partecipata in modo incompetente, acritico e remissivo; “ingannati” perché vengono sistematicamente esclusi dalle principali problematiche che investono, a vari livelli, l’impianto di via Tobagi al grido di non disturbare il manovratore.

A Franceschi il “Pinocchio d’oro” prenotato al festival delle Piastre

Franceschi ha dunque conquistato – a piena ragione – il titolo di “Pinocchio d’oro”, perché è ridicola la sua intervista a Tvl (vicenda su cui i giornalisti non hanno fatto domande utili e che sono ancora in attesa di risposte) per avere dichiarato una versione fasulla dei fatti.

Diciamo pure falsa: l’impianto non è stato “sospeso” per manutenzioni straordinarie, è stato – ben diversamente – chiuso, a nostro parere, su indicazione della polizia giudiziaria dell’Asl TC, per evitare la complicazione di un ben peggiore sequestro, poiché tutti sapevano – e anche in Asl lo sanno bene – che quando si appongono dei sigilli, la loro rimozione è cosa assai difficile: ci sono da riattivare le conformità impiantistiche ed un vero problema.

La risposta al nostro accesso-atti era prevedibile, ma ci ha confermato la plausibile tèsi del “sequestro all’ovatta” di comune concerto tra Asl/Cis/Procura.

Speriamo che la Polizia giudiziaria dell’Asl sia altrettanto clemente e comprensiva quando si presenta dalle aziende dei comuni cittadini (ristoranti o cantieri) e che usi la stessa mano morbida usata il 5 giugno scorso con il Pinocchio di Pistoia: “sospendi i lavori” che così non ti “sequestro l’impianto”. Fosse così, vedremmo affermato in modo corretto l’articolo 3 della Costituzione: uguaglianza per tutti e non solo per chi è turco, almeno di cognome.

E adesso che anche i sindaci Tanacca (l’usciere di Quarrata), Bimbominkia (quello di Agliana) e il montalese Don Ferdinando saranno avvisati di questa problematica risposta ufficiale, che cosa faranno? Richiameranno il pinocchissimo di via Tobagi alla Verità, e faranno delle necessarie azioni di risarcimento del danno per l’indebita chiusura dovuta a errori di gestione (mancate manutenzioni) o faranno ammùina come solito da quarant’anni a questa parte?

E il procuratore capo Coletta che dice? Aprirà un altro fascicolo per tenerlo un lustro sulla scrivania del nuovo sostituto delegato all’ambiente (riguardatevi quì l’archiviazione-Gambassi, tenuta al chiuso, in attesa della prescrizione tecnica incombente dopo 7 anni e mezzo) o manderà i luogotenenti Salvatore Maricchiolo e Massimiliano Moncini a farci perquisire la casa, sequestrare i device alle 4 della notte per lesa maestà e offese ai sindaci “rappresentanti dello stato”?

Lo hanno già fatto! Ci dobbiamo, forse, preparare ad altri 104 giorni di arresti domiciliari disposti dalla Gip Martucci su raccomandazione del Claudius Agesci?

Ci può smentire il Pm scout Curreli?

Alla Direttrice dell’UFC Spill Beatrice Senese, vogliamo dire che il suo invito “a fare richiesta alla Procura della Repubblica di Pistoia” è semplicemente struggente e ridicolo: non lo sa che in Procura c’è un Procuratore capo Tom Col che, non intercetta i Turchi, ma che anche “valorizza” la legge sulla trasparenza, negando gli atti?

A.R.
[alessandroromiti@linealibera.info]


PM & COMPLEMENTO DI SPECIFICAZIONE

Tommaso Coletta

 

Per Coletta se non si specificano le specifiche ragioni come specificato dalla specifica legge 241/90, la risposta è specificamente specificabile in un ben specificato «no».

Allora, però, perché non ci specifica – lui per primo – gli specifici motivi per cui specificò specificamente al luogotenente Cappelli che lui, Coletta, come sostituto fiorentino, non intendeva intercettare, come già specificàtogli in precedenza, la Lucia Turco sorella di Luca Turco?

In altri termini: perché Coletta non ci specifica qual è il peso specifico specificamente specificato per le differenze specifiche tra una «prossimità sociale» delle sue e un magistrato terzo, imparziale e specificamente indipendente?

e.b.



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