pm & camelie. COME DUVAL: «UN’INTERVISTA SOLA… VI PIACE IL GORGONZÒLA?»

I potenti isterici (categoria cui appartengono anche i sindaci, specie se politicamente nani) odiano a morte coloro che li hanno aiutati: sono, infatti, l’emblema della loro nanità politica e vanno per la soluzione finale di Adolfo…


Sukate le minchiate sparate come testate manipolate e poi bene-sperate

CHI SOL MINKIATE SPARA DA INCOSCIEN-THÈ

FA FIGURE DA FESSO CERTAMEN-THÈ.

E IL BENESPERI CHE LO FA DI LUS-SO

PRIMA O POI PASSERÀ DA “LISCIO & BUS-SO”


Sognavo Agliana libera e pulita, ma ho toccato la cacca con le dita. Ora, aglianesi miei, vi parrà strano, ma mi puzzan le dita e anche la mano…

 

Ecco, leggendo quanto dichiarato – fin troppo in ritardo – dal Nerozzi alla Piera Salvi della Nazione, sembra di vedere una nota parodia della Signora delle camelie. C’è il tutto e il contrario di tutto, specialmente per quanto attiene all’idiozia politica di una giunta fondata con solare evidenza sulle menzogne di un sindaco che lascerà non una bava di lumaca per dove è passato, ma un vero e proprio disastro ecologico di marea nera, come quando una petroliera si schianta e va in pezzi. Non petrolio, però: cacca.

Se a Quarrata si tiene in giunta un topo come Simone Niccolai, beccato a costruire capannoni abusivi nel suo orto, ma lasciato indenne e poi riconfermato; se a Montale si tiene un atterratore con il sindaco Betti che, con il Carbonizzo di Fognano, leva di qua e mette di là e il Leonardo lo viene a salvà: ad Agliana si lasciano a piede libero personaggi come il Ciottoli (che aggredisce la gente per strada e in Comune, tanto che gli si leva il porto d’armi – almeno così dicono) e il Benesperi che, cagionevole di salute fin da ragazzetto, se ne esce, nel corso del 2020, accusandoci di avergli rovinato il tubo digerente e di avere scatenato in lui le più violente diarree della storia: non Piero di Cosimo de’ Medici, detto il Gottoso; non il famoso Nonio, lo scrofoloso di Catullo; ma il Bimbominkia della diarrea, ovvero il cacaiola (superblindato e difeso da Curreli e da Grieco), che ha fatto così tanto comodo ai dittatori del Terzo Piano della procura di Coletta che non intercetta la Lucia Turco perché a lui le «prossimità sociali» gli fanno un baffo dove ne ha un altro.

Rileggete bene le indicazioni contornate e sottolineate in rosso. Capirete quanta mellétta (scriveva la Blimunda: ma meglio merdétta) ci sia in Agliana. Uno «spórco sècco» che, a detta della Benedetta Parodi, può essere cancellato solo con Prill.

 

Noi, però, siamo più convinti che lo «spórco sècco» di questi sedicenti amministratori del bene comune debba essere trattato con acido nitrico, fortemente sanificante e capace, se non erro, di sciogliere anche il vetro.

In contemporanea, tanto per apprezzare la persona e la statura morale del Benesperi, tenete presenti questi parametri di riferimento oggettivo dei suoi primi 5 anni:

  1. la presidenza del con[s]iglio comunale era stata promessa a Nerozzi nel 2019. Arrivò il duo La Pietra-Pira, e il Nerozzi finì nel cestino come la famosa falce e il martello. La presidenza andò alla Milva Pacini e amen;
  2. poi fu la volta dei 6 mila euro-Covid dati a babbo morto a un solo parroco, ma potente, don Tofani, perché Agliana si apre e muore nel circondario di San Piero;
  3. poi fu la volta delle calunnie contro Linea Libera per violenza privata, tentata estorsione e stalking. Ci poteva credere solo un “coltivatore diretto” come Curreli con il benestare e l’appoggio del Coletta prossimo-esente di Luca Turco, e da Grieco, comunque approssimato, per anagrafe e anni di residenza a Pastoia, al quadriennio da Vpo di Andrea Alessandro Nesti. Ciò tramite la «prossimità sociale» Alessandra Casseri/Milva Maria Cappellini;
  4. poi venne l’ora delle lettere anonime alla segretaria Aveta e tutta la necessaria e susseguente storia da ubriachi dell’arresto di Lara Turelli, moglie del Nerozzi.

I potenti isterici (categoria cui appartengono anche i sindaci, specie se politicamente nani) odiano a morte coloro che li hanno aiutati: sono, infatti, l’emblema della loro nanità politica e vanno per la soluzione finale di Adolfo…

Chiunque di voi, a meno di non essere etimologicamente demente (de= fuori, mente=testa) avrebbe mai potuto fidarsi di un epigastràlgico con ruminazioni notturne, vomiti, diarree e quant’altro che se ne esce dicendo che «il Nerozzi ha rinunciato a tutto»?

Ultimo viene il corvo, è un racconto (poi trasformato in libro) di Italo Calvino, uscito su l’Unità a gennaio del 1947, quando la Schlein era di là da venire a giudicare i vivi e i Furfari.

Ad Agliana, da ultimo, è arrivata l’Ambra Torresi: la quale, pur incatenata alla sinistra cara a Antonio Gigliotti, s’è pappata il bilancio, con grande impegno e slancio.

Ci vuole altro per farvi capire il perché io possa affermare pubblicamente – e senza tema di smentita – che Benesperi è un falso, un inaffidabile, un calunniatore-diffamatore seriale molto apprezzato dai nostri dittatori Pm santi protettori dello status quo?

«Un’intervista sola: vi piace il gorgonzòla?»

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
© LineaLibera Periodico di Area Metropolitana


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