quarrata. QUATTRO CONSIGLI COMUNALI IN OTTO MESI

Il gruppo consiliare Lega Salvini Premier chiede la convocazione dell’assemblea dei capigruppo: “Ordini del giorno troppo lunghi. Così viene a mancare la funzione di proposta e verifica

L’intervento di Stefano Nigi

QUARRATA. [a.b.] Pochi consigli comunali e con ordini del giorno troppo lunghi. La richiesta dello spostamento di un punto all’inizio dell’assemblea è stata l’occasione per Stefano Nigi (Lega Salvini Premier) per chiedere la convocazione di una assemblea dei capigruppo finalizzata a discutere di nuovo la modalità di portare avanti l’assemblea.

“Tutti i punti — ha detto Nigi — sono importanti, sia quelli amministrativi che le mozioni, interpellanze e interrogazioni. Con questo sistema di saltare dei mesi e poi ritrovarsi alle 19 per finire a tarda notte viene a mancare la funzione del consiglio comunale che è quella di proposta e di verifica anche perchè quello che possiamo fare noi dell’opposizione sono o mozioni o interrogazioni che sono atti di controllo o di proposta”.

Il capogruppo del Pd Gabriele Giacomelli da parte sua ha invitato le opposizioni a finalizzare le mozioni e le interrogazioni al consiglio comunale in atto nel mese in corso “così si fa consiglio ogni volta che c’è da farlo invece di mettere tutto insieme”.

“Siamo digiuni di consigli comunali — ha ribadito Irene Gori (Fdi) — per mancanza di punti amministrativi. Questa la spiegazione che ci viene riferita dal presidente (Mazzanti, ndr). Quindi potrei presentare anche dieci mozioni e interrogazioni che non verrebbe comunque convocato il consiglio comunale per mancanza di punti amministrativi e doversi ritrovare nella seduta successiva (questo è il quarto consiglio comunale che facciamo dall’nizio dell’anno) con 17 punti all’ordine del giorno.

Ribadisco che è nostro diritto presentare interrogazioni e mozioni e continueremo a farlo ma anche se ne presentiamo il consiglio comunale non viene convocato. Quello che voglio far notar è che alcuni punti di oggi sono datati inizio giugno e quindi si poteva fare già consiglio comunale a giugno per esaminare tre punti. Non penso che sia la paura di darci i 19 euro a gettone e ci va benissimo ma non possiamo neanche mettere i cittadini in condizione di farci ascoltare alle tre di notte perchè non è giusto per loro. Non per me. Io ci sto non è un problema”.

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