sinagra&cuffaro 24. CAMILLERI AVEVA RAGIONE. IL COMUNE DI QUARRATA NON È AFFATTO UN COMUNE VIRTUOSO E DELLA LEGALITÀ

E non può logicamente esserlo perché i suoi comportamenti contraddittori sembrano due treni che corrono allo scontro frontale perché in corsa sullo stesso binario ma in direzioni opposte


Basta aver letto il regolamento edilizio di Quarrata per capire senza possibilità di errore che il sostituto Curreli non ha mai perso l’abitudine di nascondere gli elementi a favore dell’indagato. Da Padre Fedele Bisceglia in poi, lo scout perse il pelo, ma non il vizio…

CHI NON LEGGE E NON RIFLETTE,

AHI, D’ERROR PIÙ NE COMMETTE!


 

Secondo voi, lettori comuni, è normale che un Comune della legalità, che si appresta a dare la cittadinanza onoraria a don Ciotti (parlo di Quarrata)

  1. conceda due certificati di condono-sanatoria (grazie ai favorevoli “servigi” del geometra Franco Fabbri) a tre individui (Mara Alberti, Margherita Ferri, Sergio Luciano Giuseppe Meoni) che hanno ereditato le due pratiche che seguono Condono Nella Lapini – Via di Lecceto Montorio, Pratica n. 7149 in data 28 febbraio 1995, fasc. 354; e 2. Condono Alberi Bruno – Via di Lecceto Montorio, Pratica n. 5403 del 16.02. 1995, fasc. 126?
  2. che conceda questi due fondamentali documenti amministrativi sananti i contratti di compravendita, ma senza che il trio sopra rammentato abbia mai presentato le dovute dichiarazioni di assenso agli abusi da parte dei confinanti e dei condomini in comunione di una particella comune (foglio 44, n. 430)?
  3. che oggi, a distanza di 39 anni (tutti d’inferno per chi scrive e la sua famiglia), sempre il solito Comune della legalità stia negando la sanatoria – per gli stessi elementi che il geometra Fabbri sanò a piè pari… – e abbia costretto il trio (Mara Alberti, Margherita Ferri, Sergio Luciano Giuseppe Meoni) ad abbattere un “cesso aereo”, già ufficialmente contestato nel 1995-97, ma sul quale il famoso/famigerato Fabbri chiuse occhi, orecchie, naso e bocca?
  4. che, nonostante tutto questo, quel solito Comune della legalità si ostini a non voler riconoscere la nullità in radice dei provvedimenti fraudolenti firmati dal geometra Franco Fabbri, con ciò danneggiando coscientemente la proprietà ex-Bruna Lapini, che finora è stata costretta a subire ogni sorta di offesa, atti emulativi, stalking, mobbing, violenze private, molestie e quant’altro, tutte situazioni amorevolmente ignorate dallo stesso sostituto, il facente funzione Giuseppe Grieco, verosimilmente nemico giurato di chi scrive, poiché soltanto io, fra i “giornalisti” di Pistoia, osai narrare per filo e per segno il processo persecutorio Dell’Anno/Mancini, con cui si nascosero a tutti (ma non alla Corte dei Conti) le ruberie e le falsità del commendator-Cisl Mauro Gualtierotti, amico del pessimo procuratore Dell’Anno e dal medesimo salvato perché sua guida alla fungazione (= leggi raccolta dei funghi) nelle terre della Dynamo Camp di San Marcello?
Claudio Curreli. Sempre molto sicuro di sé e sicuramente protetto a Roma (ce lo scrive il presidente Barbarisi). Ma è davvero un magistrato terzo, imparziale e indipendente? O è solo fumo negli occhi della dittatura dei PM?

 

È normale tutto questo, per un Comune della legalità protetta dall’avvocata Mariavittoria Michelacci, o è, al contrario, il segno di una distonìa fra ciance e realtà, legalità e corruzione, malcostume e favoreggiamento di certi cittadini rispetto ad altri?

La domanda, oltre che ai lettori di questo giornale libero e perciò perseguitato, è rivolta, senza mezzi termini, alla procura di Coletta, particolarmente incline a credere alle fantasie interpretative di un sostituto (Claudio Curreli) che è:

  1. incompatibile a Pistoia perché al suo fianco lavora anche la moglie Nicoletta Maria Caterina Curci;
  2. in ipotesi reo di criminosi disegni in quanto pervicacemente lavora, con Terra Aperta, contra legem, dedicandosi all’opera di favoreggiamento dei clandestini che giungono in Italia?

 

Dica, il Pm Coletta, se queste osservazioni sono disegni criminosi e malafedose insinuazioni denigratorie finalizzate al tentativo di delegittimare uno o più magistrati pistoiesi; ovvero, al contrario, un esame lucido e logico delle condizioni reali in cui vive una provincia la quale – ex art. 21 Cost. – sembra essere ostaggio di una deviata concezione dei doveri della magistratura quale soggetta alle leggi, terza e imparziale.

Si comunichi – come scrivono di solito i nostri incustoditi custodi, che nessuno osa richiamare all’ordine costituito.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
© LineaLibera Periodico di Area Metropolitana


ASSESSORE MEARELLI, QUESTO

DILLO AL TUO SINDACO MAZZANTI!

Va’ a vedere i muretti a secco, la viabilità interpoderale-vicinale e la cementificazione di Lecceto. Poi parla con i tuoi uffici lavori pubblici. Poi studia il regolamento urbanistico.
E soprattutto telefona alla procura di Pistoia e al giudice Gaspari: digli che ho ragione, anche se non vi sto simpatico perché non sono simpatizzante del vostro partito. Ma confessate tutto questo anche a don Ciotti, prima di dargli la cittadinanza del “disonore”. Lui lo potete ingannare, me no!


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