poggio. VUOI LA SALA COMUNALE? PRIMA VOGLIAMO SAPERE PER COSA E POI DEVI PAGARE

La minoranza consiliare di Poggio chiede l’intervento del Prefetto. “Una vessazione: tentano di ostacolare il nostro diritto di parlare con i cittadini”.

Le scuderie medicee

POGGIO A CAIANO. Volevamo organizzare un incontro pubblico. Avevamo scelto venerdì 25 ottobre. Avevamo chiesto una sala nelle Scuderie, ma siamo stati ostacolati dal Comune. Inizia così un racconto che Francesco Puggelli, capogruppo di “Poggio Insieme”, firma in una “segnalazione con richiesta di intervento” alla dottoressa Michela La Iacona, Prefetto di Prato.

Dal Comune – prosegue Puggelli – nessuna risposta. A seguito delle nostre sollecitazioni, lunedì scorso, a pochi giorni dalla data, ci è arrivata una comunicazione in cui chiedevano “maggiori dettagli”.

Al nostro ovvio rifiuto di dettagliare ci è stato risposto che la sala poteva esserci concessa, ma solo dietro pagamento (almeno 300 euro se non più). Il nostro Comune pretende, dunque, di considerare un gruppo consiliare come un qualunque soggetto privato soggetto a tariffe. Siamo stati costretti a rinunciare, a trovare uno spazio privato e a far slittare l’incontro (sulla piazza XX settembre) a martedì prossimo.

Tale decisione – scrive Puggelli chiedendo al Prefetto di intervenire “a garanzia del corretto funzionamento delle dinamiche democratiche poggesi” – “oltre a esserci stata comunicata tardi rappresenta un tentativo, purtroppo l’ennesimo, di ostacolare le nostre funzioni, oltre che un inaccettabile atteggiamento vessatorio circa la possibilità di interagire con la cittadinanza su temi rilevanti per la comunità”.

Il capogruppo di Poggio Insieme! Francesco Puggelli

Non solo ci hanno risposto dopo varie sollecitazioni, ma hanno dato ad intendere “che avrebbero concesso gli spazi delle Scuderie Medicee in base alla natura dell’iniziativa e del suo oggetto.”

Puggelli evidenzia un altro grave aspetto sul piano istituzionale: la richiesta di pagamento. Come se un gruppo di consiglieri comunali fosse considerato un’azienda privata a cui far pagare l’uso della sala.

“La cosa grottesca – prosegue Puggelli – è che nulla in questa richiesta economica ha a che vedere con il regolamento per la concessione delle sale comunali nelle scuderie medicee”. In tale regolamento, infatti, il pagamento delle sale nelle Scuderie è previsto per singoli privati, aziende, associazioni, gruppi. Ma nulla, come ovvio, si indica per organi del Comune. “Né sindaco né giunta nell’ovvio e legittimo svolgimento del proprio ufficio si vedono applicato tale regolamento negli eventi da loro stessi promossi”.

“La gratuità – prosegue Puggelli- è prevista anche per eventi promossi da soggetti terzi che non abbiano natura istituzionale purché siano valutati, ovviamente in modo del tutto discrezionale, dalla Giunta”.

Ostacolare l’attività di un gruppo consiliare, rispondere solo dietro sollecitazioni, tentare di entrare nel merito delle sue iniziative e alla fine pretendere addirittura di far pagare a consiglieri comunali l’uso di una sala pubblica, costringerli a ripiegare su spazi privati è comportamento grave per il quale la minoranza si appella al Prefetto.

In modo – scrive Puggelli – “da garantire il rispetto delle regole democratiche e l’equità nell’uso di spazi pubblici affinché tutti i gruppi rappresentati in Consiglio Comunale, inclusa da minoranza, possano avere pari opportunità di dialogare con i cittadini”.

“La democrazia si fonda sul libero accesso al confronto e sulla partecipazione – conclude Puggelli – ma questo atteggiamento appare in contrasto con questi principi. Vogliamo proseguire la nostra funzione di rappresentanza ma chiediamo di non essere costretti a ripiegare su luoghi privati e non istituzionali”.

Gruppo Consiliare

“Poggio, Insieme! – Centrosinistra”

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