sinagra&cuffaro 64. CAMILLERI AVEVA RAGIONE. «TROMBONES» O LA PROSOPOPEA DA TRE SOLDI


«Vedi là Farinata che s’è dritto: da la cintola in sù tutto ’l vedrai» (Dante). E, parodia agrumiènse, «Vedi là il Benesperi che si vanta: so’ avvocato e te spiego come sta!»


Anche Benesperi è un non-avvocato come un Perrozzi è un non-dottore e un Nesti è un non-comandante. Pistoia città della gioia e dei non-qualcosa protetti in procura

A FORZA DI NON-QUALCOSA


Trombóne sostantivo maschile [accrescitivo di tromba]. – 1. a. Strumento musicale a fiato del genere degli ottoni, simile a una tromba ma più grande… b. Registro dell’organo che produce un suono affine a quello del trombone. c. figurato. Persona (spec. oratore, scrittore, o intellettuale in genere) piena di sé, che si esprime in modo enfatico e retorico, esagerando la propria importanza e servendosi di parole ricercate ma vacue (e analogamente, di attore che recita con enfasi esagerata); comune specialmente l’espressione vecchio trombone. Anche, chi abitualmente assume toni da smargiasso; spaccone. Così in Vocabolario Treccani.

 

Divertitevi con il “danno erariale” della segretaria generale

Ritorno, a sera, a parlare dell’oscenità dell’amministrazione di Agliana che, per salvare il mai-comandante Andrea Alessandro Nesti – come avete visto in questo mio intervento – ha fatto addossare una gravis culpa di Madame Aveta ai “cittadini da tosa” di Agliana.

Intendo la soccombenza dinanzi al Tar della Toscana per una decisione presa a bischero dalla segretaria generale: quella di coprire la nefandezza che la mia corrispondenza personale e riservata fosse utilizzata per querelarmi sempre per il solito motivo ossessivo-compulsivo insussistente: io diffamerei il mai-comandante, mentre è il Nesti (e solo lui) che, pur reo di averne combinate di ogni colore in 15 anni di comando illegale voluto dalla sinistra illuminata; e pur colpevole di aver perso tutte le cause al Tar, al Consiglio di Stato, dal giudice del lavoro e in penale (sentenze Cerrone; e, ieri, Bizzarri), continua ancora a querelare a tutta randa, con l’ostinazione della tartaruga che sbatte incessantemente il proprio carapace contro un plinto di acciaio. E mentre Curreli gli tiene pure bordone.

La parola trombóne è perfettamente attillata all’intervento del sindaco Bimbominkia-Benesperi che, appunto, in modo enfatico e retorico, ha spiegato a Giovanni Iorio, del Pd, che la questione della privacy non è poi così netta, manichea (ecco il tono enfatico e retorico), da potersi spiegare con l’alternanza del bianco e del nero e basta.

 

E il trombone suonò…

Occorre – questo il senso della “trombonata” di Minkiolìn – passare anche attraverso i grigi. E quanto a grigi e grigiori, il Comune di Agliana ha un ben più che 50 sfumature di grigio!

La sostanza della trombonaggine (calco dalla frociaggine di Bergoglio) sta nell’affermazione del Luca, che al buio finisce in buca, ben chiara nello streaming del con[s]iglio: «perché io sono avvocato». Come Oui, je suis Catherine Deneuve!

No, Minkiolìn. Tu non sei avvocato. E non sei neppure Catherine Deneuve. Tu non sei proprio un cazzo-nulla: e dovrebbe fartelo capire la tua MèntorA Elena Augustin che, da avvocata, avrà ben chiaro in testa che chi non ha superato l’esame di stato di una certa professione, non è il professionista che vorrebbe far credere che è.

Signori si nasce, diceva Totò. Professionisti si diventa. Io, modestamente, se non lo nacqui, almeno lo diventai (anche se la procura si sbattezza e mi perseguita in quanto cronista che non si cheta neppure dinanzi alla dittatura dei Pm).

La definizione di Bimbominkia compare in una chat della vigilA Claudia Vilucchi a Silvio Buono. Ma lei, consegnando la password e favorendo il picchiatore, non violava il segreto d’ufficio, no? Che ne dice De Gaudio?

Tu, che millanti di essere ciò che non sei, sei soltanto quel povero Bimbominkia come ti chiamava, nelle chat con Silvio Buono, la signorina Claudia Vilucchi, vigilA che non adorando te, ma il tuo bastonatore Ciottoli, gli asserbava (toscano di Lucciano) il disco delle registrazioni delle telecamere del Comune, oggetto di secretazione per indagini della procura, rassicurando Segatura che insieme c’era anche la password per aprire il Cd e guardarselo con calma in salotto sotto l’albero di Natale.

Vedi trombon-Benesperi… È grazie a gente come te e come l’Aveta, che va agli arresti domiciliari (e col Ciottoli che mi dileggia chiamandomi carcerato a sfottò!) gente che, come me, quando parla sa quel che dice, quello che vuole e quello che fa.

Cioè l’esatto contrario della procura “disturbata” di una Pistoia da ladri in cattedrale.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
© LineaLibera Periodico di Area Metropolitana


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