Danni erariali: mi domando che cosa sarebbe successo se l’assessora al bilancio si fosse seduta, come avrebbe dovuto, dal momento che è arrivata terza nella tornata elettorale e come sarebbe sarebbe stato giusto, sui banchi dell’opposizione…
BASTA INZUPPARE NELLO STESSO PIATTO
E SI TROVANO I TERMINI DEL PATTO
Scorrendo sui social ho trovato questa lettera datata gennaio 2020, nella quale l’attuale assessora al bilancio del Comune di Agliana, Ambra Torresi, all’epoca cittadina attenta, sollevava, di concerto con altri, una questione di incompatibilità alla segretaria generale del Comune di Agliana, Paola Aveta.
La mia attenzione è stata catturata in particolar modo dall’ultimo capoverso, dove si evidenzia l’imbarazzo per il fatto che la segretaria abbia copiato e incollato un parere del Consiglio di Stato nel dare la sua risposta e condivido profondamente questa preoccupazione; è stato pertanto difficile per me credere che la stessa persona, così attenta e così critica nei confronti di questa segretaria e della sua amministrazione, oggi sia assessora al bilancio proprio all’interno della stessa identica giunta che tanto criticava; ma non solo: che difenda a spada tratta la stessa segretaria Aveta, nel riconoscimento di un debito fuori bilancio dovuto ad una sua colpa e a inerzia dei suoi uffici.
Solo pochi anni fa la Torresi denunciava un comportamento abbastanza simile. Mi domando che cosa sarebbe successo se l’assessora al bilancio si fosse seduta, come avrebbe dovuto, dal momento che è arrivata terza nella tornata elettorale e come sarebbe sarebbe stato giusto, sui banchi dell’opposizione.
Avrebbe votato favorevole a tale riconoscimento? O avrebbe sollevato un polverone motivando la sua decisione con una forte arringa, rafforzando ancora di più le sue precedenti convinzioni e, quindi, aumentando la sua credibilità di fronte ai cittadini e soprattutto ai suoi elettori?
Una credibilità che, invece, sta totalmente perdendo perché risulta evidente che l’attuale assessora non si sia mai realmente interessata del bene comune, ma solo al bene del suo.
E ora è “appollaiata” e felice su una poltrona che per anni ha criticato, accanto ad assessori verso i quali non risparmiava aspre critiche. Lo fa solo per percepire l’indennità economica spettante, sfruttando la situazione, prendendo in giro la gente, tradendo e, in certi casi, pugnalando alle spalle tutti coloro che la hanno aiutata e sostenuta al raggiungimento di tale moralissimo e prestigiosissimo scopo?
Il Testimone
di Hellana