san marcello. SS12: BENVENUTI SU “FRANA E BASTA”

Tre frane in un mese sulla SS12. Tra semafori mobili, app inutili e deviazioni impraticabili, la sicurezza viaria si trasforma in un’odissea. E Anas ci ricorda: “Guida e Basta!” (ma magari, prima, riparate qualcosa)

Ss12: La strada delle Frane! Traffico bloccato, semaforo in pausa caffè e automobilista che controlla lo smartphone

SAN MARCELLO. L’ultima, ennesima frana sulla Ss12 al km 67,800 dell’Abetone del Brennero, avvenuta domenica 24 novembre, resta irrisolta. A tre giorni dall’evento, la strada rimane chiusa e l’importante collegamento verso Lucca è inutilizzabile. Sul sito di Anas, la comunicazione si è fermata all’evento stesso, senza notizie su una possibile riapertura, neppure parziale, magari con l’immancabile semaforo provvisorio.

In poco più di un mese, siamo al terzo episodio nello stesso tratto del Comune di San Marcello Piteglio. Il 18 ottobre, in località Mora (km 73,700), in direzione Abetone, la strada è stata chiusa a causa di una frana. È arrivato il semaforo, con le consuete file e disagi. Il 22 novembre, un’altra frana ha colpito tra il km 73,900 e il km 74,000. Di nuovo strada chiusa, altri disagi e… voilà, il semaforo è stato spostato di qualche decina di metri. Oggi è ancora lì, pronto a trasformare il weekend in un incubo di code infinite.

Non è certo un tratto nuovo a disastri. Qualche anno fa, un masso cadde da una parete, colpendo un’auto e causando una vittima.

Il cartello di chiusura della Ss12 in località La Lima nel Comune di San Marcello Piteglio

L’alternativa per raggiungere Lucca? Si può scendere a Pistoia oppure percorrere la Sp20 Popiglio-Fontana Vaccaia, che definire “strada” è generoso. Stretta, dissestata e così pericolosa che la Provincia – con un’elegante mossa alla Ponzio Pilato – l’ha dichiarata intransitabile ai mezzi a due ruote, piazzandoci sopra un limite di 30 km/h, ma forse il limite è pensato solo per ridurre l’inquinamento, come sta divenendo di di moda nelle grandi città, Mica la montagna può rimanere indietro!

E il Sindaco Luca Marmo funambolo della politica e delle cariche con ben tre cappelli in testa – Sindaco, Presidente dell’Unione dei Comuni e della Provincia – , titolare della strada alternativa Sp 20 con i limiti ecologici? Silenzio. È un uomo impegnato, ma sarebbe interessante sapere se intende fare qualcosa per questo desolante quadro viario. Magari potrebbe dedicare un minuto ai suoi cittadini, intrappolati tra frane e deviazioni.

E cosa dire ad Anas, che nei comunicati ufficiali dispensano consigli di guida illuminati:

“Anas, società del Gruppo Fs Italiane, ricorda che quando guidi, Guida e Basta! No distrazioni, no alcol, no droga per la tua sicurezza e quella degli altri (guidaebasta.it). Per una mobilità informata l’evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile anche su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all’applicazione “VAI” di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito 800.841.148.”

Un tocco di genio! Mentre le frane bloccano la strada, ci invitano a scaricare l’app per informarci in tempo reale che… siamo bloccati! Ma attenzione: se, durante l’attesa al semaforo, ti azzardi a consultare lo smartphone per verificare che sei ancora fermo, e una pattuglia ti sorprende, ecco pronta una bella contravvenzione. Il paradosso perfetto! E se poi, in un momento di ottimismo, ci venisse il dubbio che possa esistere un’alternativa, basterà chiamare il numero verde per ricevere la rassicurazione definitiva: no, non c’è.

Forse, a questo punto, lo slogan “Guida e Basta!” andrebbe rivisto nel più realistico: “Frana e Basta!”.

Marco Ferrari
[
marcoferrari@linealibera.info]

Aggiornamento/precisazione
La frana è a Popiglio, quindi scordatevi la “verde avventura” della Sp20 ecologica Fontana Vaccaia, dato che il suo innesto è molto prima della frana. Per raggiungere Lucca, l’unica opzione resta la gloriosa Sr 66: un viaggio tra crateri e pit stop obbligati ai semafori.

Per risolvere il problema, confidiamo nell’arrivo di: una brillante conferenza sulle prospettive della viabilità montana (con slide piene di frecce e cerchi rossi), gli imperdibili Stati Generali della viabilità provinciale (applausi garantiti) e, ovviamente, un elegantissimo Libro Bianco sulle strade di montagna, magari con tiratura limitata. Nel frattempo… buon viaggio!

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