Una passerella esilarante per gli straccetti sfilacciati del Pd pistojese con un Mazzanti che ha avuto una presenza di oltre 300 aficionados, ma solo perché si è trattato di fare quello che il Pd sa fare meglio: battere la cosiddetta ganascia. Il tuffo in Arno ha portato bene al presidente con la lisca, una bella pancetta che non va giù nonostante la nuotata nell’acqua gelata
L’ERRE MOSCIA OPPUR LA LISCA
PURCHÉ DIO VI “BENEDISCA”
Un ringraziamento speciale a Tvl che ci informa puntualmente sulle attività della sinistra pistojese e che ci fa sapere, dalle sue stesse labbra, che il Mazzanti lavorerà (qualche volta tocca anche a lui) per il sol dell’avvenire: e chi non lo può, lo lasci ire.
Avrebbe fatto molto meglio, il sindaco dei favori, a ripulire il suo ex-Comune di Quarrata da tutta la gromma della corruzione che lo pervade, anche se sinora se l’è cavata solo per i giochetti impudìchi di una procura di Pistoja benevola verso il malaffare e perseguitatrice-stalker dei cittadini che non hanno «prossimità sociali» degne del patron Tommaso Coletta. Ma – è certo – siamo solo all’inizio della fine…
E acciocché nessun patisca, lode a Giani e alla sua lisca!
Edoardo Bianchini
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