LA MONTAGNA DEI COMUNI “A PICCIA”

Tommaso Braccesi, Sindaco di Cutigliano
Tommaso Braccesi, Sindaco di Cutigliano

MONTAGNA. In fondo l’idea è “intrigante”. Cutigliano-Abetone e Piteglio-San Marcello: due Comuni con eguali caratteristiche, uno votato alla neve, l’altro al turismo e al commercio. Con buona pace del Comunone/Dynamone. Un comune di alta (?) montagna che guarda per naturale collocazione verso Modena ed uno che guarda verso la piana.

Vista da questa prospettiva verrebbe fatto di dire “se po’ fa’!”, anche perché, una volta per tutte, territori e obiettivi potrebbero essere ben chiariti e i finanziamenti erogati in base al territorio, la sua ampiezza, le sue strade, i suoi residenti. Senza furbate e logge di supporto.

In tal senso la proposta Braccesi-Danti, pur se viziata da una certa mancanza di rispetto verso il Presidente dell’Unione dei Comuni, che si è ritrovato la proposta già preconfezionata, potrebbe essere una salutare scossa nel riordino del territorio e nell’uso razionale delle risorse dello stesso.

Se Cutigliano e Abetone sono geograficamente correlati fra loro da Campolino, Piteglio e San Marcello lo sono tramite la riserva, pardon, oasi naturale della Kme che abbraccia tutti e due i Comuni.

Siamo solo a una proposta al “momento” sulla carta (Cutigliano-Abetone) e già ci siamo slanciati forse troppo avanti ipotizzando una fusione anche fra Piteglio e San Marcello. D’altronde, come disse Pier Capponi, “Se voi suonerete le vostre trombe, noi suoneremo le nostre campane!”.

Talvolta certe idee, anche se lo ri-sottolineiamo, pubblicizzate senza il dovuto rispetto per gli altri partners, possono produrre un oggettivo beneficio.

Giampiero Danti, Sindaco di Abetona
Giampiero Danti, Sindaco di Abetona

Tanto più che i vecchi tromboni della politica, che mai volessero incunearsi nel nuovo “piatto”, dovrebbero sapere che le vicende della ex Comunità Montana non sono ancora concluse perché qualche politico potrebbe caderci dentro: e se ci cade dentro qualche politico, anche i loro “padrini” politici in superiori gradi allocati, con contorni vari, difficilmente potrebbero avere la faccia di ripresentarsi alle prossime elezioni. Anzi, loro , i padrini, la faccia ce l’avrebbero sicuramente ma la gente saprebbe poi come fare…

Ci fermiamo qui. Prendete queste righe come considerazioni spontanee e “di pancia” con una preghiera a qualcuno che poi ci rinfaccia di essere pistoiese (e non lo siamo perché noi siamo leccesi) e quindi di non conoscere i veri problemi della Montagna.

Lasciamo il giudizio a chi ci conosce. Per quello che ci riguarda, mettiamola con il Danti-pensiero: ho un’abitazione in Montagna super deprezzata e voglio un recupero di valore per venderla convenientemente.

Va bene così?

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