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PISTOIA. Da atmosfere di cinema d’autore a laboratori musicali, di disegno e concerti internazionali: torna a Pistoia “Arca Puccini”, il festival realizzato e promosso dagli Istituti Raggruppati e curato dal nucleo culturale Nevrosi. Il filo rosso dell’edizione di quest’anno è l’opera dell’indimenticabile regista Rainer Werner Fassbinder. Ospiti speciali: il cantautore statunitense Tom Brosseau, lo sceneggiatore Maurizio Braucci, la scrittrice Anna Ruchat.
Dopo l’anteprima dello scorso 10 ottobre con il laboratorio-concerto di Enrico Gabrielli alla scuola di musica Mabellini, realizzato in collaborazione con l’Associazione Teatrale Pistoiese e con Casa in Piazzetta dell’associazione Arcobaleno in occasione della rassegna “Infanzia e città”, Arca Puccini entra nel vivo dal 31 ottobre al 3 novembre tra incontri, concerti, laboratori, interviste e mostre, tracciando un percorso che racconta a più voci l’immaginario del grande regista Rainer Werner Fassbinder.
Invenzione attorno all’immagine; laboratorio di Silvia Rocchi, dal 24 ottobre / Casa in Piazzetta, piazzetta Santo Stefano 13. Dal 24 ottobre, la disegnatrice Silvia Rocchi è in residenza a Pistoia per dieci giorni e conduce con gli adolescenti di Casa in Piazzetta (piazzetta Santo Stefano 13) un laboratorio per la creazione di lavori che interroghino l’immaginario del presente dei ragazzi partecipanti. I risultati del laboratorio saranno esposti in Casa in Piazzetta da sabato 1° novembre. Classe 1986, Silvia Rocchi è autrice delle graphic novel su Alda Merini Ci sono notti che non accadono mai (Becco Giallo, 2012) e L’esistenza delle formiche. Un fumetto su Tiziano Terzani (Becco Giallo, 2013) e contemporaneamente si occupa di autoproduzione di fumetti con La Trama, etichetta bolognese da lei co-fondata nel 2009.
Un giorno e un anno e una vita: un incontro intorno a Fassbinder, sabato 1° novembre / Casa in Piazzetta, piazzetta Santo Stefano 13. Sabato 1° novembre, presso Casa in Piazzetta, si tiene un incontro pubblico in cui si intreccia uno sguardo sulla Germania degli anni Settanta con le opere di Rainer Werner Fassbinder, e sull’Italia dei nostri giorni nelle parole e nelle creazioni di autori che fanno cinema e che si occupano di contemporaneità. Apre l’incontro il saluto del presidente degli Istituti Raggruppati Luca Maccanti, che inaugura la mostra di Silvia Rocchi (ore 16.30), per poi lasciare la parola alla scrittrice Anna Ruchat e allo sceneggiatore Maurizio Braucci (Gomorra, Reality, L’intervallo, Pasolini tra gli altri).
L’incontro (dalle 18) parte dalla presentazione di Un giorno è un anno è una vita (Il Saggiatore, 2014), avvincente biografia del regista tedesco scritta da Jürgen Trimborn (1971-2012), già autore delle biografie di Leni Riefenstahl e Romy Schneider, e tradotta in Italia dalla stessa Ruchat. Ne emerge l’immagine di un uomo tirannico e fragile, un grande artista, che non ha mai perso di vista il suo desiderio più intimo, lo scopo di una vita: fare film. D’altro canto Maurizio Braucci racconterà la necessità di storie, nell’Italia di questi anni, che aprano visioni su un presente in tilt. Diversi i registri narrativi utilizzati dallo scrittore napoletano, dalla tragedia alla commedia. I lavori di Braucci sono orticati dall’insoddisfazione per il continuo sfuggire, soprattutto agli oppressi, delle cose belle. Modera Federica Lukkesini, insegnante di scuola media e redattrice della rivista “Gli asini”.
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Piano sequenza, domenica 2 novembre / Casa in Piazzetta, piazzetta Santo Stefano 13. A partire dalle 15.30 di domenica 2 novembre, si dipana l’immancabile piano-sequenza musicale, un progetto che indaga i nuovi suoni di giovani band toscane. Gruppi nati nel sottobosco musicale di Pistoia, Prato, Firenze e altre città vicine si esibiscono in una serie di piccoli concerti-performance, susseguendosi l’un l’altro nella composizione di un originale e irripetibile concerto. Un andirivieni di giovani band, musicisti, rapper che negli ultimi mesi hanno infuso energie nella sala prove di Casa in Piazzetta e che per la prima volta – o per una delle prime volte – si espongono a una restituzione pubblica del lavoro che stanno portando avanti.
Si tratta di esperimenti il cui senso non è da cercare nella compiutezza ma nella reciproca compresenza, sforzandosi di scorgere tra gli elementi di una unica carrellata le temperature delle brucianti diversità che si mettono in scena. A queste ragazze e ragazzi al debutto si affiancano alcuni gruppi che, provenienti dalla città o da città limitrofe, hanno già cominciato a trovare una via sufficientemente sicura per la propria inclinazione di scrittori ed esecutori di musiche. Per tutto il pomeriggio della domenica questa sequenza di piccoli concerti, della durata massima di venti minuti l’uno, trasformerà le stanze di Casa in Piazzetta in un complesso di camere d’ascolto che cercherà aggiornamenti all’eterna domanda: what is behind that curtain?
Cosa c’è dietro il sipario? Si raccomanda la massima puntualità. Concerti di Aleph, Asmodai, Bigshadow, Brenda, Chameleon + Lele, Cosimo in qualche sua forma, Culture Zero, Draumar., Fallimiento, Ferro, G.ReyT & Familia, I’ve Been Here Before, Mars, Menstruophagist, Omega 1, Publich, Sif, SuperVixens, Syilvia, Teo + Gabri, Tommaso Tanzini. MC1: Blunt, MC2: Jaksta
Una serata al cinema, lunedì 3 novembre, Cinema Roma, via Laudesi 6. A conclusione del programma del festival, alle 21.30 del 3 novembre, in collaborazione con il Cineclub Mabuse si proietterà il film Liebe ist kälter als der Tod (L’amore è più freddo della morte), primo lungometraggio “ufficiale” firmato da Fassbinder, poco visto e frequentato sul nostro territorio negli ultimi anni.
[sirianni – funaro pt]