QUARRATA. Per tanti quarratini, anche per me, fino al 1992, rappresentava la figura del medico condotto per antonomasia. Un altro personaggio della vecchia guardia di Quarrata, nonostante non fosse nato qua.
Goffredo Dini, medico chirurgo, specializzato in pediatria, è morto nella giornata di ieri, sabato 1° novembre, all’età di 92 anni all’Ospedale San Jacopo di Pistoia, assistito dalla moglie Doriana Spinelli, dai figli Marco e Enrica e dai nipoti.
In pensione dal 1992 è morto dopo un lungo periodo di malattia a seguito del peggioramento delle condizioni di salute dovute anche all’ictus che lo colpì nel 1996 ma dal quale era riuscito a riprendersi mostrando una grande voglia di vivere, tanto che fino a 2-3 anni fa era solito fare brevi camminate nel centro cittadino accompagnato sempre dalla moglie Doriana a cui si era unito in matrimonio nel 1978 dopo essere rimasto vedovo qualche anno prima.
Originario di Firenze, Goffredo Dini era giunto a Quarrata per delle sostituzioni. Ha operato come medico di medicina generale aprendo diversi studi, l’ultimo dei quali in via Corrado da Montemagno, ma ero solito visitare i propri pazienti anche nella sua abitazione in via Galilei dinanzi alla “Casa del Popolo”.
“Mio zio – ci ha detto Donatella Spinelli – era una persona spiritosa, dalla battuta facile per tutti; è stato una persona brillante, molto curiosa ed attenta. Medico di grande esperienza aveva instaurato con i propri pazienti un rapporto più che amichevole”.
I funerali di Goffredo Dini saranno celebrati domani, lunedì 3 novembre alle 14:30, nella chiesa di Santa Maria Assunta di Quarrata.
La salma rimane esposta nelle cappelle del Commiato dell’Ospedale San Jacopo di Pistoia. Alla famiglia le più sentite condoglianze del nostro giornale.
Così viene ricordato il dottor Dini da Sabrina Sergio Gori, ex sindaco di Quarrata, medico a Quarrata:
Ciao, dottor Dini! Avevi 92 anni, ma sei rimasto lo stesso, solo con meno energia di prima, ma con la lucidità e la gentilezza del signore di un tempo. Hai curato molti quarratini, nel tempo in cui non c’erano computer e burocrazie, per tua fortuna. Ora tutto é cambiato, ma non può cambiare l’ approccio ai pazienti, curare in scienza e coscienza, pensando solo al loro bene, senza credersi onnipotenti. Ti ricorderò con affetto e stima e non sarò la sola!
Sabrina Sergio Gori