FUSIONE A QUATTRO, PERCHÉ TANTA FRETTA?

FUSIONE-IN-CORSOMONTAGNA. Come mai i manovratori del Comunone hanno tanta fretta?

La vicenda della fusione, riesplosa con fragore e polemiche a metà dello scorso mese di ottobre a seguito della manifestazione di volontà espressa dai Sindaci di Abetone e Cutigliano, di voler fondere i rispettivi comuni, si è caratterizzata per i tempi eccessivamente frettolosi con cui i sostenitori della grande fusione si sono mossi.

La settimana appena conclusa ha visto riunirsi tutti i Consigli Comunali delle quattro amministrazioni interessate al processo di fusione (vedi qui). San Marcello e Piteglio, anticipavano i tempi dei già annunciati Consigli Comunali di Cutigliano e Abetone, rispettivamente convocati in sessione ordinaria per il 29 e 30 giugno e indicevano i propri consigli in sessione straordinaria per il 27 e 29 ottobre.

La notizia della convocazione dei consigli Comunali di Piteglio e San Marcello, veniva comunicata nella conferenza stampa, tenutasi congiuntamente dai due Sindaci, sabato 25 ottobre e indetta, con brevissimo preavviso, solo il giorno precedente (vedi qui).

L’unica via percorribile dalle due amministrazioni per anticipare i tempi e recuperare strada al duo Danti-Braccesi, autori dello strappo dell’appennino, era quella di convocare il proprio Consiglio Comunale in sessione straordinaria ed avvalersi dei tempi più brevi di convocazione, tre giorni, previsti per tale modalità rispetto ai sette di quella ordinaria. Evidente la necessità di anticipare i tempi ma non chiara la motivazione, se non quella di dimostrare di essere arrivati primi: ma primi in cosa?

Il documento approvato in Consiglio da San Marcello e Piteglio, anticipato nella conferenza stampa, fa riferimento ad una non meglio precisata “iniziativa intrapresa da parte dei Consiglieri Regionali Pistoiesi (Venturi, Morelli, Benedetti e Gambetta Vianna – n.d.r.) a sostegno di una proposta di legge orientata alla fusione dei comuni di Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello Pistoiese”. Tre righe con cui si vuol dare peso legislativo al documento ma senza specificare i dovuti riferimenti di cui gli atti della pubblica amministrazione sono intrisi e che spesso rendono gli stessi documenti faticosi da leggere, tanti sono i rimandi a leggi, articoli, commi, regolamenti, statuti ed altro. Le amministrazioni parlano per e con atti formali e la forma diviene parte imprescindibile della sostanza. Ma in questo caso si rimane nel vago, si accenna ad una proposta di legge ma non si specifica né la data né gli stremi di questa “iniziativa”.

La proposta di legge che alla data del 2 novembre (vedi qui) non risultava ancora disponibile sul sito istituzionale della Regione Toscana è ora fruibile e scaricabile (scarica da qui). La proposta di legge regionale è la numero 365 del 30 ottobre 2014, protocollata il 29 ottobre.

Il documento per la fusione a quattro, votato a San Marcello il 27 e a Piteglio il 29, fa riferimento a un proposta di legge ancora non formalizzata e i consigli hanno votato un qualcosa che ancora non esisteva, se non nelle teste dei nocchieri della montagna.

Perché, e si ritorna alla domanda di apertura, tanta fretta, tanto da anticipare con atti formali altri atti che non erano ancora formalizzati?

Perché essi vogliono, intensamente vogliono, il comune a quattro, tanto da spingerli non solo a non rispettare tempi e forma, ma anche a redigere e votare un documento – la mozione passata a Piteglio e San Marcello – che rappresenta una anomala ingerenza amministrativa nei confronti dei due Comuni, Abetone e Cutigliano, che liberamente hanno scelto di intraprendere la strada della fusione a due?

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2 thoughts on “FUSIONE A QUATTRO, PERCHÉ TANTA FRETTA?

  1. PERCHE’ TANTA FRETTA………………..
    domanda che si può fare in generale perchè tanta fretta nel chiedere la fusione di Abetone e Cutigliano ?

    perchè nessuno dei sindaci sia vecchi che nuovi non hanno interesse anche se la legge impone a breve di fare l’unione dei servizi a far funzionare l’unione dei comuni?

    perchè le delibere da quando è nata l’unione dei comuni non sono reperibili da nessuna
    parte?

    perchè invece di fare assemblee informative capillari sul territorio si è pensato bene di baipassare la popolazione e passare subito alla richiesta di referendum?

    ma se nel 1936 è nato il comune di Abetone quando faranno la fusione e il motivo è tornare alle origini rederanno il territorio che èra dell’Emilia all’Emilia?

    perchè prima di distruggere non viene riformato lo statuto dell’unione in modo serio e fatto funzionare? visto che comunque tempo decidere se fare la fusione o no c’è?

    purtroppo constato che di furia sia da una parte che dall’altra ce nè troppa e come dice un proverbio la gattina che ebbe tanta furia di partorire fece i gattini cechi

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