LA TERZA PISTA A PERETOLA E LE FAVOLE

Aeroporto di Firenze
Aeroporto di Firenze

PISTOIA. Fino a che non ho letto, il 7 novembre, un articolo sulla pagina fiorentina di Repubblica intitolato “Un investimento da trecento milioni. Accoglieremo i voli di Stato del G7” dedicato alla questione della costruenda terza pista dell’aeroporto di Peretola, non avrei mai pensato di dover confondere “Repubblica” con “Alice nel Paese delle Meraviglie” o con Pinocchio nel Paese dei Balocchi (quello nel cui calendario settimanale esistevano tre giovedì e quattro domeniche e non si andava mai a scuola).

Bene! Da quanto si legge, la nuova pista da 2400 metri, con annessi terminal, piazzali, parcheggi ecc., per un totale stimato di euro trecento milioni di spesa (salvo inevitabili revisioni prezzi ed altre amenità varie) permetterà di far arrivare a Peretola, per magia, fino a 4,5 milioni di passeggeri annui, insieme ai sette milioni che, si stima, arriveranno a Pisa; si volerà per 132 destinazioni con 160 voli giornalieri, saranno coinvolte 45 compagnie in luogo delle attuali 32, il giro d’affari collegato al traffico eroportuale sarà più che triplicato e, udite, udite! si creeranno duemila posti di lavoro in più a Firenze e diecimila a Pisa (chissà perché, poi, cinque volte di più a Pisa, visto che l’aeroporto potenziato sarebbe quello di Firenze!).

Ed allora, stando così le cose, la strategia migliore per contrastare questo profluvio di discorsi campati in aria è semplicemente il mettere tutti questi signori ed il loro mondo virtuale con le spalle al muro (ammesso che sia possibile) e chiedere loro, nel dettaglio, da dove, come e perchè vengono fuori queste cifre, e chiedere altresì di dimostrarne la attendibilità.

Si rendono conto, ad es. che buttare là una cifra di undici milioni di passeggeri previsti nell’anno, quando tutto sarà a regime, significa parlare di una media di trentamila passeggeri al giorno, magari con punte, in alcuni momenti, anche di cinquantamila? Ma da quale sfera di cristallo hanno tratto una previsione del genere?

E, tanto per arginare questo diluvio di farneticazioni, perché Rossi e chi altro ne abbia titolo, non ci spiegano come mai l’unica cosa comoda, razionale ed intelligente che c’era in questa giungla di megalomania, ovvero il treno veloce Firenze Santa Maria Novella-Pisa aeroporto è stato da tempo soppresso?

E poi, questi signori, lo sanno che in trentasette minuti, con un treno ad alta velocità, da Firenze si arriva a Bologna Centrale? E che esiste, anche se non siamo più in Toscana, un ottimo aeroporto chiamato Bologna Borgo Panigale?

Solo in un regime di campanilismo miope e fuori da ogni logica, come viviamo in Italia ed in Toscana in particolare, si può pensare di “pigiare” tre aeroporti di elevato livello in poco più di cento km, cosa che sarebbe inammissibile in qualunque paese civile; e questa è una cosa ancor più stupida e ridicola in un momento in cui, senza tanto pensarci, si tagliano i servizi alla sanità ed in cui, grazie all’incuria ed all’insipienza di troppi qualunque torrentello (Carrione, Parmignola, Elsa di Maremma, ma anche quelli della piana pistoiese) può tranquillamente permettersi di esondare e seminare distruzione e talvolta morte quando più gli fa piacere.

Piero Giovannelli

P.S. Casomai l’operazione “Terza pista a Peretola” non andasse in porto, inviterei comunque tutti gli attuali fautori della medesima, Matteo Renzi in testa, a “stare sereni” ed a “farsene una ragione”.

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