PISTOIA. In tutto il territorio della provincia di Pistoia i consigli comunali stanno realizzando in questi giorni progetti di unione dei servizi tra enti, i quali risultano funzionali a possibili sviluppi che potrebbero portare, nel medio-lungo periodo, alla fusione degli stessi.
Questo si verifica nell’evidente ottica di creare un fronte comune funzionale all’abbattimento dei costi che, a seguito dei continui tagli agli enti locali operato da tutti i recenti governi (non ultimo il taglio previsto dal governo Renzi con la manovra “Sblocca Italia” di 4 miliardi di euro alle regioni) sono divenuti ormai insostenibili per i comuni, in particolare per quelli di piccole dimensioni, con evidenti ripercussioni sulla popolazione, in particolare per la fasce deboli che più abbisognano del pubblico.
La federazione di Sinistra Ecologia e Libertà di Pistoia, nonostante l’origine di questa necessità di accorpamento degli enti territoriali non abbia nobili natali, ritiene comunque positivo il merito delle iniziative intraprese nelle varie realtà; ci riferiamo nello specifico al protocollo di intesa tra Agliana e Montale, al progetto del comune unico per la montagna pistoiese e della Valdinievole, con il sindaco Giurlani promotore dell’iniziativa tra i vari comuni presenti.
Come Sel ci adopereremo affinché i nostri eletti nei consigli comunali e i nostri esponenti nelle giunte vigilino perché l’unione dei comuni sia finalmente l’occasione per migliorare l’offerta dei servizi ai cittadini e non una scusa per tagliare ulteriormente quel poco che è rimasto. Vogliamo affermare inoltre che sarebbe opportuno, indipendentemente dal colore politico delle giunte, il coinvolgimento delle forze politiche di opposizione e soprattutto della cittadinanza nella realizzazione di questi ambiziosi progetti, considerando imprescindibile il contributo portato dal contatto diretto con le varie anime e sensibilità del territorio per l’arricchimento delle modalità realizzative delle unioni comunali; è necessario ed ineludibile, nell’ambito dei processi di unione dei servizi e di fusione dei comuni, l’affrontare contestualmente anche la questione della partecipazione autentica e democratica dei cittadini e delle varie forme associative delle nostre comunità alla vita degli enti locali: un terreno questo sul quale si deve ancora fare molta strada in un periodo in cui sembra che conti più il leader e il suo decisionismo della condivisione di obiettivi da parte della comunità amministrata.
Siamo in conclusione qui a sfidare in positivo il Partito Democratico proponendo, oltre al maggior coinvolgimento popolare, anche una accelerazione netta non solo sull’unione dei comuni, ma sulla loro fusione, affinché sia possibile dar vita a progetti di lungo respiro tramite una programmazione puntuale e specifica dell’attività e dei servizi dei nostri enti locali.
Per Sinistra Ecologia e Libertà
Il Coordinatore Provinciale Francesco Romano Natali