PIANA. I SINDACI: «ESTINTO IL MUTUO, CHIUDEREMO L’INCENERITORE»

I Sindaci Betti, Mazzanti e Mangoni
I Sindaci Betti, Mazzanti e Mangoni

QUARRATA. I Sindaci proprietari del Cis e quindi dell’inceneritore di Montale Marco Mazzanti (Quarrata), Giacomo Mangoni (Agliana) e Ferdinando Betti (Montale) in una conferenza stampa svoltasi stamani a Quarrata – con delibere e lettere alla mano – hanno fatto il punto della situazione cercando di chiarire al meglio la propria univoca posizione riguardo alle notizie di questi giorni a proposito della firma delle due convenzioni (una per il conferimento all’impianto termico di Montale di rifiuti urbani differenziati, provenienti dalla gestione dei rifiuti urbani dell’Ato Toscana Centro e l’altra per il conferimento all’impianto termico di Montale di rifiuti provenienti dalla gestione dei rifiuti urbani – css – sempre dell’Ato Toscana Centro).

Il sindaco “con più anzianità di servizio” Marco Mazzanti ha ripercorso in modo puntuale il percorso fatto partendo da una delibera dell’assemblea dei soci di Cis Spa del 14 ottobre 2011 che determinava l’indennità di disagio ambientale e i prezzi di accesso all’impianto di trattamento rifiuti.

Ha quindi parlato della gara di affidamento del servizio di igiene ambientale al gestore unico (i cui termini sono scaduti il 7 novembre scorso) e a cui oltre all’Ati di cui fa parte Cis (insieme alle aziende di Prato, Firenze ed Empoli) è in corsa una Ati senese.

“La gara per il gestore unico – ha detto Mazzanti – è stata rimandata nel tempo ed ora è alle fasi finali. Per parteciparvi però occorreva che fosse sottoscritta la convenzione obbligatoria per il conferimento di rifiuti urbani indifferenziati presso l’impianto di Montale, convenzione il cui testo definitivo era stato approvato dal consiglio di amministrazione di Cis Spa il 15 novembre 2013 dopo che nel settembre dello stesso anno Ato Toscana Centro aveva sollecitato Cis Spa e per conoscenza i sindaci di Montale David Scatragli, Eleanna Ciampolini (di Agliana) e Marco Mazzanti (Quarrata) a sottoscriverla formalmente”.

Il sindaco Mazzanti ha quindi ricordato che su richiesta stessa dell’Ato “è stato necessario inserire nel sistema impiantistico di ambito per la gestione dei rifiuti urbani anche il termovalorizzatore di Montale ma come noto e come deliberato dall’assemblea di ambito n. 4 del 24 aprile 2013 e su richiesta stessa dei sindaci proprietari l’impianto è rimasto in proprietà e gestione dei Comuni di Montale, Agliana e Quarrata che garantiranno l’accesso da parte del futuro gestore e quindi il comodato d’uso.

L’inceneritore di Montale
L’inceneritore di Montale

“Le due convenzioni – ha aggiunto Mazzanti – scadranno formalmente il 31 dicembre prossimo e quindi entro poco andremo a ridiscuterle con l’Ato. La nostra intenzione è quella di rinnovarle fino al 2023 data in cui sarà estinto il mutuo per cui non è previsto alcun ampliamento dell’impianto che continuerà a bruciare 150 tonnellate al giorno. È ovvio che per funzionare visto che si sta facendo la raccolta differenziata porta a porta presso l’impianto dovranno continuare ad arrivare rifiuti anche dai Comuni limitrofi come sta in parte avvenendo ora. Come già fatto in varie sedi in passato e lo riconfermiamo oggi il discorso va visto anche in una ottica più grande ed estesa. È prevista la nascita del termovalorizzatore di Case Passerini che diventerà l’unico impianto dell’Ato Toscana Centro. Ragione per cui una volta attivo questo impianto l’inceneritore di Montale – finito di estinguere il mutuo – potrà essere dismesso o riconvertito”.

Il sindaco di Agliana Giacomo Mangoni ha detto poche parole ma è stato chiaro: “La nostra volontà è di chiudere l’impianto una volta ripagato il mutuo anche perché con l’apertura di Case Passerini l’impianto di Montale non avrà più senso di esistere. Rimango perplesso che i due ex sindaci dicano ora di non sapere nulla riguardo le convenzioni quando le carte parlano”.

Il sindaco di Montale Ferdinando Betti ha aggiunto altri particolari: “Oltre a riconfermare la data del 2023 come data per richiedere la riconversione o la dismissione dell’inceneritore di Montale il nostro impegno è che non ci saranno ampliamenti: l’impianto dovrà bruciare 150 tonnellate/giorno. Per quanto riguarda poi le analisi epidemiologiche la salute rimane al primo posto e quindi se i dati fossero sconfortanti la data del 2023 potrà essere rivista”.

E a proposito delle dichiarazioni rilasciate da Scatragli e Ciampolini ha aggiunto: “Anch’io come Mangoni rimango perplesso dopo il resoconto della cronistoria che qualcuno dica di non sapere o se sapeva di non essere stato attento a ciò che era scritto”.

Alla conferenza stampa erano presenti anche gli assessori Logli (Montale) e Fragai (Agliana).

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5 thoughts on “PIANA. I SINDACI: «ESTINTO IL MUTUO, CHIUDEREMO L’INCENERITORE»

  1. Quante parole, solo parole, se i sindaci come dicono avevano intenzione di ricontrattare le convenzioni al 2023, perché sono stati zitti fino ad oggi? Perché non hanno sollevato la questione prima della scadenza dell’offerte della gara? Perché non sollevano la questione che di fatto una convenzione per i rifiuti indifferenziati è già scaduta il 31.12.2013? La seconda convenzione scade il 31.12.2014, solo se l’ATO nel frattempo non aggiudica la gara. Perchè a suo tempo i sindaci non hanno dato precise e tassative disposizioni al CIS di firmare delle convenzioni solo fino alla scadenza del mutuo, era il tutto molto più semplice prima delle firma delle convenzioni, rispetto ad oggi. I cittadini dei comuni aspettano fatti concreti e non più parole.

    Carlo Massimo Biancalani (da facebook)

  2. Se i Sindaci veramente vogliono tornare a decidere sul futuro del nostro impianto devono iniziare a far seguire alle parole i fatti. E’ grave che tali convenzioni siano state “rivelate” da una forza di opposizione ( dopo mesi di duro lavoro e grazie all’intervento del difensore civico ) e non dai Sindaci. Cosa aspettavano che fossero firmate e valide a tutti gli effetti?!? Noi di Agliana in Comune chiediamo con forza che le convenzioni vengano ridiscusse, come chiediamo nella nostra mozione, permettendo ai Sindaci proprietari ( quindi ai cittadini )la possibilità di rescindere in un anno. Solo così i cittadini di Agliana, Quarrata e Montale potranno tornare a decidere sul futuro dell’impianto. ‪#‎Aglianaprimaditutto‬! ‪#‎Agliana‬ ‪#‎Montale‬ ‪#‎Quarrata‬ ‪#‎Montemurlo‬ Agliana in Comune

    Alberto Guercini (da facebook)

  3. Incapaci, ma fortunati.
    Se la gara fosse chiusa davvero entro fine anno, vorrei vedere come fate, sindaci, a rinegoziare la convenzione firmata…….
    Fortunati, ma incapaci.

    Alessandro Cialdi (da facebook)

  4. Il più grande rammarico è sapere di essere amministrati da soggetti che ignorano (ignoranti – che non conoscono) ed in modo arrogante determinano le percetuali di mortalità per tumori nella mia terra. Tra inceneritori e acquedotti con amianto i nostri amministratori ci stanno uccidendo per misero tornaconto. Qualche poltrona ci costa troppo in salute. Non mi ritengo illimitato o meglio di altri, ma anche il nostro sindaco mazzanti non credo sia all’altezza di scegliere per la salute dei miei bambini.

    Leonardo Gestri (da fb)

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