
PISTOIA. Se qualche ben-pensante credesse che sono ammattito, se lo tolga di testa: sono i ben-pensanti che si sono bevuti il cervello, dal 68 – quando tiravano le molotov come D’Alema – a oggi, tempo in cui guidano la politica del disastro, le Asl del disastro, lo Stato del disastro. Insomma il disastro.
Torno un passo indietro e scrivo una letterina al Presidente della [in]Sanità Toscana. Se non ha tempo lui, il Rossi, se le faccia leggere, queste poche righe, dal suo staff di gabinetto, dove ha capi e attendenti che guadagnano fior di quattrini (vedi) solo perché, come San Brandino di Lucciano, scuotono sempre il capino dicendo di sì ogni volta che ricevono un dindo di elemosina (come i fidi cagnolini che un tempo movevano la testina dai lunotti delle automobili).
Ho già detto che, per motivi di salute, avevo perso due o tre giorni per iscrivermi a Poste Italiane onde pagare il ticket senza dover fare file o sforzi inutili dinanzi ai robottini del Menga. Chi se ne fosse scordato, si rilegga Asl 3 & ticket: un’altra ‘tromboviolinata’ alla Rossi.
Dopo aver durato una fatica boia ed essere giunto a ottenere il pin per pagare il ticket online, scopro che – nonostante la pratica attivata attraverso il Cup – secondo Poste Italiane io non avevo prenotazioni a mio nome presso l’Asl 3 Pistoia: quella di Roberto Abati, il responsabile dell’ospedale più bello del mondo, il cosiddetto canotto-gommone costruito nella cassa di espansione naturale dell’Ombrone Pistoiese.
Una persona di mia fiducia, allora, parte e si reca all’ufficio postale di Pistoia-Stadio, con la mia tessera sanitaria e il foglio di prenotazione, per versare, a mio nome, un ticket di € 10. L’impiegata, gentile, risponde che… manca la carta d’identità di me medesimo. E siamo a lunedì 17. Eravamo partiti sabato 15, con gli armeggi mediatici…
Martedì 18, la stessa persona si presta a passare ancora dalla posta (stavolta a Chiazzano): ma viene gentilmente respinta, perché colà non si richiede la carta di identità di me medesimo, ma, al contrario, una mia espressa delega per versare € 10 ad Abati, longa manus di Marroni, a sua volta longa manus di Rossi, oggi Mr President (avrebbe detto Marilyn cantando), ma un tempo, anca lü, Assessore alla sanità cui furono fatti sgusciare di sotto il sedere 420 milioni di € a Massa – bruscolini, si direbbe.
Più tardi, sempre ieri 18 novembre, incazzato nel mio piccolo come la classica formica, io stesso passo dall’ufficio postale della Ferruccia: e lì un’impiegata dalle molte risorse piglia un bollettino postale, me lo compila e mi accetta un versamento-ticket da 10 €, ma con in più la tassa di 1,20 €, a lode e gloria delle reali poste di Re Giorgio, nonagenario stracco di fare il monarca.
Non ho voglia di discutere, anche se so che la Toscana Felix ha dato ordine che i versamenti dei ticket non si facciano più per bollettino, o altrimenti ci tagliano le manine: ma anche il mio tempo costa, non solo quello dei burocrati della Regione Toscana e dell’Asl, quella che dà milionate di nostri quattrini a enti e associazioni che qualche tribunale ha definito inesistenti (chi vuol capire capirà, caro Enrico – Bardelli – Sentenza Roma).
E finalmente arriva stamattina: è il dì dell’esame e della prestazione sanitaria avanzata, adatta a un film di Lucas come Star Wars. Alle 12 sono prenotato per un esame al San Jacopo: eppure, in quest’Italia all’avanguardia nella informatizzazione, per fare un esame da 5-7 minuti, sono dovuto:
- andare al cup e perdere tempo
- iscrivermi a Poste Italiane e perdere tempo
- far perdere tempo a persona di mia fiducia una volta a un ufficio postale a Pistoia
- far ancora perdere tempo a persona di mia fiducia a un altro ufficio postale a Chiazzano
- perdere personalmente tempo io stesso a una terza posta italiana alla Ferruccia per finire per versare in modo anomalo e non più ammesso dal Pcus dell’Asl 3 secondo i dettami dell’organizzazione mondiale della sanità
- presentarmi – infine – all’accettazione perché è così che fa il Partito dopo che ti ha accettato al Cup: ti deve riaccettare e numerare e inviare al tuo block (ti misura perfino il fiato e i passi…)
Ma, caro Enrico, Presidente Rossi… Ecco che arriva la chicca.
Allo sportello – dove il personale è bene umanizzato, come scrive la tua velineria doc in loco pistoiese – la gentile impiegata mi dice – con garbo degno della sua umanizzazione aslo-sanitaria – di non azzardarmi più a presentarmi con un ticket pagato con bollettino postale, «ché mal potrebbe incogliermi”.
E quando, stufo della burocrazia sovietica di questa Regione e di questa Asl che leva il midollo alla gente e restituisce calci ai cittadini, le fo notare di aver sudato le classiche sette camicie per essere arrivato fin lì facendo più fatica dello spermatozoo che – mio malgrado e assolutamente contro la mia volontà –, ahimè, mi generò e senza eterologa: la risposta è (ascolta bene, leggiadro filosofo Enrico): «Se poi le arriva da pagare qualcosa a casa (tipo una multa), cazzi sua!».
Hai capito perfettamente, Mr President: cazzi sua, proprio cazzi sua. E con il punto esclamativo in fondo.
Questo è l’ospedale 10 e lode di Pistoia, caro Enrico Rossi che si prepara e chiede di tornare in sella. È l’ospedale 10 e lode di Abati, il mite tagliatore della sanità pistoiese e della Montagna. È l’ospedale 10 e lode della dottoressa Turco. È l’ospedale 10 e lode dell’avvocato Cei. È, purtroppo, il mio ospedale 10 e lode (sottozzero): insomma è l’ospedale Chiquita.
Davvero morire è una grazia di Dio, se vivere significa affogare in questa poltiglia di comunistica friendly administration globalizzata e avveniristica.
Hai capito, Mr President?
P.S. – Ma te lo hanno detto che, oltretutto, nel gommone di Pistoia ci piove…?
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CERTIFICATO PEC REGIONE TOSCANA
Il giorno 20/11/2014 alle ore 08:31:15 (+0100) il messaggio con Oggetto “[OSPEDALI 10 & LODE ? 2]. «CAZZI SUA», SIGNOR PRESIDENTE ROSSI!” inviato da “lineefuturequotidiano@pec.it“ ed indirizzato a “regionetoscana@postacert.toscana.it“ è stato correttamente consegnato al destinatario. Identificativo del messaggio: opec275.20141120083115.08577.10.1.15@pec.aruba.it Il messaggio originale è incluso in allegato, per aprirlo cliccare sul file “postacert.eml”.
CERTIFICATO PEC ASL 3 PISTOIA
Il giorno 20/11/2014 alle ore 08:23:46 (+0100) il messaggio “[OSPEDALI 10 & LODE ? 2]. «CAZZI SUA», SIGNOR PRESIDENTE ROSSI!” proveniente da “lineefuturequotidiano@pec.it“ ed indirizzato a: “protocollo@pec.usl3.toscana.it“ è stato consegnato nella casella di destinazione. Identificativo messaggio: opec275.20141120082343.28717.03.1.48@pec.aruba.it
Bianchini, saranno “cazzi sua”? di certo, finché non si passa alle cattive, poi sono “cazzi amari” particolarmente per chi non ha mai tirato su una lira di pil, perché gli toccherà andare a cercarsi un lavoro e nessuno glielo darà. A una che mi dice “cazzi sua” non gli farei neanche fare le faccende, sia chiaro.
In questo momento sai che la mia situazione e’ una miccia pronta a fare esplodere un magazzino di dinamite e con una famiglia da sfamare, guai parlare dei nostri grandi politici, ben oliati da la grande massoneria cittadina. Ma caro Direttore se devi fare una semplice prestazione sanitaria, con tutti gli accidenti che prendi giornalmente, devi accendere un cero alla Madonna, scusa conoscendo la tua fede, fatti un bicchiere di rosso, meglio bianco, o forse ………. un abbraccio Loppa
PREMESSO CHE “LE MALATTIE CHE GUARISCONO AL 100% SONO QUELLE CHE NON SONO MAI VENUTE!
Rossi era Assessore alla SALUTE non alla sanità …. ahahahahahaha salute!!! Rossi che ha preteso una sfilza di nuovi ospedali PER CURARE la gente ahahahahaha
Gli ospedali sono pensati proprio per avere sempre più ammalati e le decisioni politiche sono funzionali a produrre ammalati …. ma che volete di più se tutti sono contenti di avere un NUOVO ospedale e non PRETENDONO dalla politica DECISIONI NELL’INTERESSE DELLA SALUTE DEI CITTADINI !!!?
Che ne dite facciamo un nuovo mega inceneritore? (perché come dicono i politici “non ci sono alternative!”) e magari difendiamo i vivaisti concedendo altre nuove espansioni in cui possono trattare con i prodotti chimici concessi dalla legge (i politici dicono che è concesso dalla legge quindi …) infatti è appurato che vale il principio : MORIRE AI SENSI DI LEGGE!!! e facciamo anche un piano del traffico dove per andare da qui a li si fa un bel “giro pesca” e così si può far respirare ai cittadini tanto-tanto “tubo di scappamento” , poi , naturalmente, costruiamo un altro nuovo ospedale … secondo voi c’è un nesso ???
e allora ecco la gimcana per pagare un tiket , ecco l’impazzimento per la registrazione della smart card sanitaria , ecco la permanenza al pronto soccorso per giornate intere, esattamente come avveniva al “vecchio” ospedale, ecco che nel nuovo ci piove come nel vecchio , ecco che è il giusto posto di sofferenza adatto ai cittadini che NON PRETENDONO dalla politica decisioni a favore della salute ….
I soloni e manovratori del San Jacopo, invece di stare nei piani alti (che si allagano anche), potrebbero spostare i loro uffici accanto all’accettazione, all’ingresso dell’eco mostro.
Allora sì cazzi loro!
Ma i signori Rossi e Marroni, quanto ancora hanno intenzione di stare nel loro mondo dorato ed autoreferenziale, circondati da insulsi signorsì? Questo è un episodio che più chiarificatore di come vanno le cose nella realtà di tutti i giorni, non potrebbe essere.
Già che ci siamo aggiungiamo pure la notizia che ieri l’altro nell’ospedalaccio nuovo è anche piovuto.
Ed intanto i servi sciocchi di Toscana Notizie e dintorni insistono, come se niente fosse, a magnificare tutto quanto ruota nell’orbita del nostro amato governatore senza neppure essere sfiorati da un po’ di ridicolo.
Piero
Sono cosciente di non raccogliere consensi nello scrivere queste poche frasi…ma la responsabilità è anche “nostra”…perchè il consenso a queste persone gli è stato assicurato per quarant’anni, sempre allo stesso partito, cambiato il nome ma non la sostanza.
Adesso sono riusciti perfino a governare senza passare dalle elezioni.
Meglio di così !!!
Quassù, in montagna in una riunione a Maresca, argomento Ospedale di San Marcello, ero presente, gli esponenti del PD presenti, tra cui l’On. Fanucci, non riuscirono a parlare tanta fu la contestazione nei loro confronti.
A distanza di alcuni mesi dalla riunione, si votava per le europee ed amministrative, il PD prese il 66%.
L’unico strumento ” democratico” che abbiamo è il voto !
A primavera ci sono le Regionali….sarebbe un’errore non andare a votare !
Alessandro Belli
Egr sig. Belli,
Lei non si deve preoccupare di non raccogliere consensi, perché, anche se magari non tutta, ha una notevole parte di ragione nello scrivere ciò che ha scritto. Ero presente anch’io a Maresca quella sera ed ho visto bene sia l’episodio che ha coinvolto il Fanucci (ancora inesperto a dire il vero, perchè non si esordisce facendo prediche da maestrino contro la violenza quando la gente è incazzata…avrebbe dovuto intelligentemente lasciar perdere su quel punto); come ho notato la presenza, quella a mio avviso ben più sciagurata, di Valerio Sichi, il quale si permetteva anche di fare lo spazientito durante l’intervento di Paolo Brunetti, per poi, quando è intervenuto lui, far cadere le braccia (ed anche altro) ai pochi rimasti, tanto banale, insulso, privo di contenuti concreti era il suo discorso. Detto questo, io sono un iscritto al P.D, ed aggiungo due cose:
1) penso che anche la lotta dall’interno paghi, se condotta con tenacia e senza guardare in faccia a nessuno. Spesso, infatti, rispetto a quello che viene fatto e proposto in casa P.D, mi comporto come un vero oppositore. Sono, ad es, contrarissimo alla politica sanitaria del sig. Enrico Rossi e suoi tirapiedi; sono contrarissimo alla terza pista all’aeroporto di Peretola, alla terza corsia dell’autostrada e, per venire a cose di casa mia, alla cassa di espansione ai Laghi Primavera. Tutto questo, naturalmente, per quanto può contare una persona, proponendo in ogni caso alternative possibilmente costruttive, per non passare dalla parte di quelli che dicono no a tutto. E posizioni come queste, Le posso assicurare, possono dare noia all’apparato più che se venissero dall’esterno del partito.
2) Per me, essere iscritto al P.D non significa affatto votare tutti quelli che il partito mi propone. Di fronte ad eventuali nuove candidature Venturi-Morelli-Rossi, posso dichiarare pubblicamente che il mio voto il P.D non lo vedrebbe neppure per sogno (tanto per citare solo questi tre personaggi).
Piero Giovannelli