SERRAVALLE. La legge n. 100 del 12 luglio 2012 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 15 maggio 2012, n. 59, recante disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile) prevede che entro 90 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento i Comuni approvino il Piano di emergenza comunale, redatto secondo i criteri e le modalità riportate nelle indicazioni operative del Dipartimento della Protezione Civile e delle Giunte regionali.
Il nostro Comune, però, pur avendo approvato con delibera di Consiglio Comunale n.16 del 20/03/2012 il Piano intercomunale di Protezione Civile tra il Comune di Serravalle Pistoiese e il Comune di Quarrata, risulta ad oggi sprovvisto del Piano di emergenza, come si evince dal sito della Protezione Civile nazionale, aggiornato al 17 settembre 2014.
FdI-Alleanza Nazionale intende denunciare questa nuova grave inadempienza dell’Amministrazione Mungai: il Piano di emergenza comunale, infatti, costituisce una parte essenziale del Piano di Protezione Civile, in quanto contiene l’insieme delle procedure operative di intervento per fronteggiare una qualsiasi calamità attesa in un determinato territorio ed è lo strumento che consente alle autorità di predisporre e coordinare gli interventi di soccorso a tutela della popolazione e dei beni in un’area a rischio.
La mancanza di tale Piano costituisce a nostro avviso un atto di grande irresponsabilità nei confronti della popolazione, soprattutto per quanto riguarda le frazioni di Casalguidi e Cantagrillo, visti i ripetuti eventi alluvionali a carattere calamitoso che in questi ultimi mesi hanno colpito la zona, causando danni all’ambiente e alla cittadinanza, e considerato il rischio idrogeologico a cui è sottoposta questa porzione del territorio comunale.
Il Piano di emergenza è il supporto operativo al quale il Sindaco, in qualità di Autorità di Protezione Civile sul proprio territorio, si riferisce per gestire l’emergenza col massimo livello di efficacia, poiché solo attraverso una precisa distribuzione di sforzi volti a conoscere le vulnerabilità territoriali ed antropiche, e ad organizzare una catena operativa finalizzata al superamento dell’evento, il Comune potrà disporre di un valido riferimento per sopperire alla confusione conseguente ad ogni evento calamitoso.
Il Sindaco quindi, come è avvenuto per gli eventi atmosferici eccezionali del 30 luglio scorso, non può pretendere dalla Regione il riconoscimento dello stato di calamità se poi è il primo inadempiente verso la Protezione Civile e verso la popolazione. Attraverso una interrogazione, che è già stata presentata dalla sottoscritta e a cui attendiamo al più presto risposta scritta, chiediamo quale validità ed efficacia abbia avuto, a partire dal 20/03/2012 fino ad oggi, il Piano intercomunale di Protezione Civile, dal momento che risulta privo dello strumento operativo indispensabile per la sua attuazione in caso di calamità; quale siano i motivi di questa grave inadempienza in riferimento alla legge 100/2012 e se la Giunta ritenga importante relazionare sull’argomento in Consiglio Comunale; infine entro quanto tempo si pensi di normalizzare la situazione di irregolarità.
I cittadini di Serravalle possano rendersi conto che nelle scelte politiche dell’attuale Amministrazione la loro sicurezza e incolumità non sono contemplate.
Elena Bardelli, Portavoce Fdi-Alleanza Nazionale